John Davis (cacciatore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

John Davis (1784 – ...), nato nel Surrey, in Inghilterra, e trasferitosi poi nel Connecticut, negli Stati Uniti d'America[1], è stato un cacciatore di foche ed è famoso per il fatto di essere ritenuto da molti il primo uomo ad aver messo piede sul suolo antartico.

Lo sbarco del capitano Davis, il quale, dopo aver esplorato le isole Shetland Meridionali, aveva deciso di spingersi più a sud alla ricerca di nuovi terreni di caccia, sarebbe avvenuto il 7 febbraio 1821, poco dopo i primi avvistamenti del nuovo continente, effettuati tutti nel 1820, ad opera di Fabian Gottlieb von Bellingshausen e Mikhail Lazarev, il 28 gennaio, Edward Bransfield, il 30 gennaio, e Nathaniel Palmer, a novembre.

Lo sbarco[modifica | modifica wikitesto]

Il tratto di costa della penisola Antartica dove sarebbe avvenuto lo sbarco, oggi battezzato "costa di Davis".

Alcuni membri dell'equipaggio della nave da caccia alla foca Cecilia, comandata da Davis, potrebbero essere sbarcati, sempre al comando di Davis, nei pressi della baia di Hughes, ad una latitudine di 64°01'S, in cerca di esemplari di otaria orsina antartica, trattenendosi per meno di un'ora. Nel libro di bordo della nave si legge:

«Commences with open Cloudy Weather and Light winds a standing for a Large Body of Land in that Direction SE at 10A.M. close in with it our Boat and Sent her on Shore to look for Seal at 11A.M. the Boat returned but find no sign of Seal at noon our Latitude was 64°01 South Stood up a Large Bay, the Land high and covered intirely [sic] with snow the wind coming Round to the North & Eastward with Thick weather Tacked ship and headed off Shore. At 4P.M. fresh Gale and Thick weather with snow…Ends with Strong Gales at ENE Concluded to make the Best of our way for the Ship I think this Southern Land to be a Continent.[2]»

Sembra quindi che, in una giornata iniziata con tempo nuvoloso e venti leggeri, dopo essersi avvicinati a un "vasto pezzo di terra", una lancia sia stata inviata alle 10 del mattino sulla spiaggia in cerca di foche da cacciare e che essa abbia fatto ritorno dopo circa un'ora senza aver trovato tracce di preda. Secondo il redattore del diario di bordo (verosimilmente il capitano Davis) poi, la loro latitudine a mezzogiorno sarebbe stata di 64°01'S, con la nave ferma in una grande baia circondata da coste innevate e battuta da un forte vento che soffiava in direzione nord e in direzione est. Sempre stando al diario di bordo, dopo le 4 di pomeriggio i venti sarebbero diventati vere e proprie burrasche. L'annotazione si conclude con l'espressione del parere del capitano secondo cui quella terra meridionale potrebbe essere un continente.

Dato che le notizie di precedenti sbarchi sul territorio antartico sono poco più che leggende (come quella riguardante Ui-te-Rangiora, un navigatore polinesiano del VII secolo), questi uomini sono le prime persone di cui si abbia notizia ad aver sostenuto di aver messo piede sull'appena scoperto continente antartico.[3]

Posto che lo sbarco di Davis abbia effettivamente avuto luogo, il primo sbarco certo in terra antartica sarebbe avvenuto ben 74 anni dopo, il 24 gennaio 1895, quando un gruppo di uomini della nave norvegese Antarctic raggiunse la riva presso capo Adare per raccogliere campioni geologici. Tale gruppo includeva i norvegesi Henryk Johan Bull e Carsten Borchgrevink, e il neozelandese Alexander von Tunzelmann.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il tratto costiero dove si suppone che gli uomini della Cecilia siano sbarcati è stato chiamato costa di Davis in onore, ovviamente, di John Davis.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ An Antarctic Time Line: 1519 - 1959, su south-pole.com. URL consultato il 4 luglio 2017.
  2. ^ Edouard A. Stackpole, The Voyage of the Huron and The Huntress (TXT), 1955.
  3. ^ Introduction, Antarctica Online. URL consultato il 4 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2008).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]