Jessika Gedin

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Jessika Gedin nel 2007

Jessika Gedin (Härnösand, 12 aprile 1970) è un'editrice, conduttrice televisiva e conduttrice radiofonica svedese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jessika Gedin è nata a Härnösand, figlia dell'insegnante Hans Gedin e della traduttrice Lena Fries-Gedin, nonché nipote dell'editore Per Gedin,[1] insieme a sua sorella Eva Gedin ha fondato le case editrici Koala Press e Tivoli Publishing. Ha lavorato come traduttrice letteraria ed è stata nella giuria per l'August Award.

Come conduttrice radiofonica Jessika Gedin è nota per lo spettacolo Spanarna alla Sveriges Radio P1. Il 29 giugno 2007 Gedin è stato un "Sommarpratare" nel programma radiofonico di Sveriges Sommar i P1.[2] È diventata una presentatrice televisiva quando ha iniziato a presentare il programma SVT Babel nel marzo 2012.[3] È anche nota per aver partecipato allo spettacolo di intrattenimento SVT På spåret e come guest nel panel su Gomorron Sverige dal 1993.[4][5]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

La Gedin ha una relazione con l'artista Pål Hollender. La coppia ha una figlia nata nel 2004.[1]

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Douglas Coupland: Livet efter Gud (Life after God) (Koala press, 1995)
  • Alan Warner: Morvern Callar (Morvern Callar) (Tivoli, 1999)
  • Douglas Coupland: Tio noveller (Tivoli, 2000)
  • Tim Burton: Voodooflickan och andra rysarsagor för vuxna (översatt tillsammans med Stephen Farran-Lee) (voli, 2001)
  • Nick McDonell: Nr tolv (Twelve) (Tivoli, 2003)
  • Douglas Coupland: Hej Nostradamus! (Hey Nostradamus!) (Norstedt, 2004)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Av kött och bok, su SvD.se. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  2. ^ Sveriges Radio, Jessika Gedin, su sverigesradio.se, Sveriges Radio. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  3. ^ (SV) Jessika Gedin leder Babel, su Svd.se, 20 dicembre 2014.
  4. ^ (SV) Finalklart i "På spåret", su Aftonbladet. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  5. ^ (SV) Vi måste prata om Gedin, su enligt O. URL consultato il 20 dicembre 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN106738570 · ISNI (EN0000 0000 7483 8077 · GND (DE1162294353 · WorldCat Identities (ENviaf-106738570