Hockey Club Lodi

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Hockey Club Lodi
Hockey su pista
Bianconeri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Bianco e nero
Dati societari
Città Lodi Lodi
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Campionato n.a.
Fondazione 1948
Scioglimento 1996
Impianto Palazzetto dello Sport "Eugenio Castellotti"
(2 655 posti)
Palmarès

L'Hockey Club Lodi è stato una società di hockey su pista con sede a Lodi. I suoi colori sociali, ispirati allo stemma che campeggiava sullo scudo del condottiero Fanfulla da Lodi, erano il bianco e il nero.

Fondato nel 1948, il sodalizio cessò l'attività nel 1996, dopo aver militato per 12 stagioni – ancorché non consecutive – nel massimo campionato nazionale e aver raggiunto la finale dell'edizione inaugurale della Coppa Italia[1][2].

Nel 1965, come «succursale giovanile» del club bianconero, nacque l'Amatori Lodi, che divenne rapidamente la compagine sportiva più seguita e titolata della città[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Hockey Club Lodi

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: PalaRiboni e PalaCastellotti.

L'Hockey Club Lodi giocò alla pista di pattinaggio all'aperto del quartiere Revellino. L'impianto, realizzato agli inizi degli anni cinquanta, fu trasformato in arena coperta nel 1968 con il nome di PalaRiboni e poteva accogliere circa 2 000 persone[1]. Dal 1993 la squadra si trasferì al PalaCastellotti.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 6 1961 1966 12
Serie A1 6 1989-1990 1995-1996

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c La storia dell'hockey a Lodi, in Il Cittadino – Speciale Eurolega, 24 maggio 2012, p. 15.
  2. ^ Marco Opizzi, L'Hockey Lodi, la "rivalità" con il Novara e quella coppa assegnata per... pioggia, in Il Cittadino, 21 novembre 2011.
  3. ^ Il lungo tramonto dell'hockey: in A1 una sola squadra lombarda., su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 25 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianfranco Capra Mario Scendrate, Hockey su pista in Italia e nel mondo, Novara, S.E.N., 1984.
  • Paolo Virdi, 50 minuti di gloria. Gli anni moderni dell'hockey pista. Volume 1, Lodi, Lodinotizie, 2012.ISBN 9788890880308
  • Paolo Virdi, 50 minuti di gloria. Gli anni moderni dell'hockey pista. Volume 2, Lodi, Lodinotizie, 2013.ISBN 9788890880315
  • Fernando Castro, Campeonatos do mundo de hóquei em patins: contributos para a sua história, Despertar Memórias, agosto 2011.ISBN 978-989-20-2611-4

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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