Herbert Wagner (fisico)

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Herbert Wagner (6 aprile 1935) è un fisico tedesco, noto soprattutto per il teorema di Mermin-Wagner.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Wagner conseguì il dottorato in fisica presso l'Università tecnica di Monaco nel 1963, lavorando negli successivi presso il Max-Planck-Institut für Physik und Astrophysik sempre a Monaco di Baviera (dove fu uno degli ultimi collaboratori di Werner Heisenberg[1]), e alla Cornell University (dove appunto ebbe modo di lavorare con David Mermin). Nel 1970 divenne il primo direttore dell'istituto di fisica dello stato solido presso il Forschungszentrum Jülich, e nel 1976 tornò a Monaco come professore presso l'Università Ludwig Maximilian, della quale è emerito dal 2003.[2] Nel 2016 ha ricevuto la Medaglia Max Planck da parte della Società Tedesca di Fisica, per i suoi contributi alla fisica teorica.[3]

Ricerche[modifica | modifica wikitesto]

Herbert Wagner si è occupato nel tempo di vari argomenti della meccanica statistica e della fisica dello stato solido teorica. Il suo contributo senza dubbio più noto, in collaborazione con David Mermin (e separatamente da Pierre Hohenberg), è la formulazione di quello che adesso è noto come teorema di Mermin-Wagner,[4] che vieta la rottura spontanea di simmetria continua in sistemi all'equilibrio termico aventi dimensioni spaziali. È considerato rilevante anche il suo studio dei fenomeni critici dinamici mediante una formulazione del gruppo di rinormalizzazione basata su integrali di cammino lagrangiani.[3] A fine carriera si è occupato anche di morfologia delle galassie.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) W. Heisenberg, H. Wagner e K. Yamazaki, Magnons in a model with antiferromagnetic properties, in Il Nuovo Cimento A (1965-1970), vol. 59, n. 3, 1º febbraio 1969, pp. 377–391, DOI:10.1007/BF02755024. URL consultato il 1º maggio 2022.
  2. ^ (EN) Prof. Dr. Herbert Wagner - Theoretical Solid State Physics - LMU Munich, su theorie.physik.uni-muenchen.de. URL consultato il 1º maggio 2022.
  3. ^ a b (DE) Preisträgerinnen und Preisträger, su dpg-physik.de. URL consultato il 1º maggio 2022.
  4. ^ (EN) N. D. Mermin e H. Wagner, Absence of Ferromagnetism or Antiferromagnetism in One- or Two-Dimensional Isotropic Heisenberg Models, in Physical Review Letters, vol. 17, n. 22, 28 novembre 1966, pp. 1133–1136, DOI:10.1103/PhysRevLett.17.1133. URL consultato il 1º maggio 2022.
  5. ^ (EN) K. R. Mecke, T. Buchert e H. Wagner, Robust Morphological Measures for Large-Scale Structure in the Universe, in Astronomy and Astrophysics, vol. 288, 14 dicembre 1993, pp. 697-704. URL consultato il 1º maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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