Heptaplus

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Heptaplus: della settemplice interpretazione dei sei giorni della Genesi
Titolo originaleHeptaplus: de septiformi sex dierum Geneseos enarratione
Proemio dell'Heptaplus del 1490
AutoreGiovanni Pico della Mirandola
1ª ed. originale1489
Generesaggio
Lingua originalelatino

Heptaplus: della settemplice interpretazione dei sei giorni della Genesi (Heptaplus: de septiformi sex dierum Geneseos enarratione) è un'opera letteraria scritta nel 1489 da Giovanni Pico della Mirandola,[1] noto umanista vissuto nel XV secolo.

L'opera costituisce il più grande lavoro di approfondimento filosofico e cabalistico della Bibbia compiuto da Giovanni Pico. Grazie alla grande conoscenza della filosofia e della lingua ebraica, Pico scrisse questa settemplice (divisa in sette parti) interpretazione allegorica dei primi 26 versi del libro della Genesi, riuscendo a sintetizzare e riunire in un'unica opera di natura cosmologica la rivelazione ebraica di Mosè, le dottrine di Platone e Aristotele, la scolastica medievale, l'ermetismo e le teorie sulla cabala.[2]

L'Heptaplus è una delle più note opere di ricerca erudita del Rinascimento.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

L'Heptaplus (termine latino che significa "sette volte sette") rappresenta una teoresi del mondo[3] e una lettura allegorica della creazione biblica, attraverso sette libri composti da sette capitoli ciascuno, oltre a un proemio.[4]

L'opera, scritta a Fiesole nel convento di San Francesco,[5] si apre con un'avvertenza dell'editore Roberto Salviati, dalla dedica a Lorenzo de' Medici e dal proemio, diviso in due parti, in cui l'umanista mirandolese spiega i presupposti e gli obiettivi del suo lavoro. Le sette "esposizioni" trattano i temi del mondo corruttibile, il mondo celeste, il mondo angelico e invisibile, la natura umana, le diverse connessioni tra i tre mondi e la vita eterna. L'ultimo capitolo è dedicato all'interpretazione personale di Pico, in particolare delle parole iniziali della Bibbia (in ebraico בראשית?, bereshìt, in principio).[6]

Indice[modifica | modifica wikitesto]

Proemio

  1. De mundo elementari
  2. De mundo caelesti
  3. De mundo angelico & invisibili
  4. De mundo humano, id est, de hominis natura
  5. De omnibus mundis divisim ordine consequenti
  6. De mundorum inter se & rerum omnium cognatione
  7. De felicitate quae est vita aeterna

Expositio primae dictionis, id est, in principio

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Le sette sposizioni del S. Giovanni Pico de la Mirandola intitolate Heptaplo, tradotte in lingua toscana da Antonio Buonagrazia (Firenze, 1555)
traduzioni in italiano
traduzioni in inglese
  • Heptaplus or Discourse on the Seven Days of Creation, traduzione di Jessie Brewer McGaw, New York, Philosophical Library, 1977.
  • Heptaplus, in On the Dignity of Man, traduzione di Douglas Carmichael, Indianapolis, The Bobbs-Merrill Company, 1965, pp. 67-174.; seconda edizione, con nuova bibliografia, Indianapolis, Hackett Publishing, 1998.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pico e il contesto fiorentino: Cronologia, in Progetto Pico Project, Università di Bologna - Brown University. URL consultato il 16 ottobre 2017.
  2. ^ Heptaplus. La Settemplice Interpretazione dei Sei Giorni della Genesi, su Libreria medievale.
  3. ^ Federica Caldera, Pico della Mirandola: filosofia, cabala e il progetto della concordia universalis, su Oilproject. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2017).
  4. ^ Heptaplus - Pico Della Mirandola, su Il reame d'inverno.
  5. ^ Fumagalli, p. 130.
  6. ^ (EN) Gaetana Marrone e Paolo Puppa (a cura di), Giovanni Pico della Mirandola, in Encyclopedia of Italian Literary Studies: A-J, New York-Londra, Taylor & Francis, 2007, p. 1441, ISBN 1579583903.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]