Guaimaro di Sorrento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guaimaro di Sorrento
detto "Jefuno"
Nascita1035 circa
Morte?
DinastiaPrincipi di Salerno
PadreGuido di Sorrento

Guaimaro (Jefuno; 1035 circa – ...) è stato un nobile longobardo.

Figlio del duca Guido di Sorrento, fu il capostipite della famiglia Giffone.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Camillo Pellegrino Historia Principum Langobardorum, Guaimario de "Jefuno" origine della famiglia Giffone

Figlio del duca di Sorrento Guido, cognato di Guglielmo Braccio di Ferro e Guglielmo d'Altavilla.

In un documento del 1091, dell'archivio dell'Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni, si legge che Guaimaro di Sorrento fu il capostipite della famiglia Giffone. Il documento viene confermato dallo scrittore Camillo Pellegrino.[2]

La regione detta Stato di Giffoni fu contea longobarda, e nel 1066 il feudo era in possesso di Guaimario, nipote del principe di Salerno (Guaimario III di Salerno).[3] In tempi medioevali, la dorsale principale dei Monti Picentini faceva da confine tra i ducati longobardi di Benevento e Salerno. Numerosi sono i ruderi di fortini longobardi sulle cime strategiche per il controllo dei valichi, tra cui il castello di Terravecchia.[4]

Sua sorella Maria di Sorrento sposa nel 1058 o 1059, Guglielmo d'Altavilla. Guglielmo ereditò tutti i possedimenti di Guido nel Principato di Salerno e combatté contro il successore di Guaimario, Gisulfo II, le cui terre occupò fino a lasciare ben pochi possedimenti all'effettivo Principe di Salerno. Entrò quindi in conflitto anche contro il fratello Roberto, quando questi venne in aiuto di Gisulfo che gli aveva promesso in moglie sua sorella Sichelgaita di Salerno. Le relazioni tra i fratelli si appianarono poi in seguito. [5][6][7]

Suo zio Guaimario IV, riconobbe a Guglielmo I d'Altavilla il primo titolo di Conte di Puglia. Per legarlo a sé gli offrì in moglie la sorella di Guaimario di Sorrento, Guida di Sorrento. Nacque così la Contea di Puglia.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Discorso della famiglia Giffone de' marchesi Napoli editore Giuseppe Roselli 1703 da pag.3 a pag.9
  2. ^ Camillo Pellegrino nel secondo ardore de' principi di Salerno-Discorso della famiglia Giffone de' marchesi Napoli editore Giuseppe Roselli 1703 pag.3-4
  3. ^ Discorso della famiglia Giffone de' marchesi Napoli editore Giuseppe Roselli 1703 pag.6
  4. ^ Giffoni storia, arte e tradizioni a cura di Salvatore Mancino ed Elena Sica 1998
  5. ^ Gina Fasoli, Guglielmo d'Altavilla, su treccani.it, Istituto della Enciclopedia Italiana. URL consultato il 30 settembre 2017.
  6. ^ (EN) The Deeds of Count Ruggero of Calabria and Sicily and of Duke Robert Guiscard his brother Archiviato l'11 aprile 2008 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis (ZIP), su cesn.it. URL consultato il 28 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
  8. ^ Guglielmo di Puglia, Gesta Roberti Wiscardi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Caravale (a cura di), Dizionario Biografico degli Italiani, vol. LX (Grosso – Guglielmo da Forlì), Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, gennaio 2003, EAN: 9786001485541.
  • Francesco Ruffo, Discorso della famiglia Giffone de' marchesi di Cinquefondi, con le notizie della sua prima origine e delle sue discendenze, Napoli, 1703.
  • Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, Volume 2, di conte Berardo Candida-Gonzaga, 1875. https://books.google.it/books?id=3kFKAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
  • H.M. Gwatkin, J.P. Whitney, ed altri, The Cambridge Medieval History: Volume III, Cambridge University Press, 1926.
  • John Julius Norwich, I Normanni nel Sud: 1016-1130, Mursia, Milano, 1971 (ed. orig. The Normans in the South 1016-1130, Longmans, Londra, 1967).
  • Barbara Visentin, PANDOLFO IV, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 80, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014. Modifica su Wikidata
  • Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti libro documento, gennaio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]