Giuseppe Gagini (orafo)

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Giuseppe Gagini (Palermo, ... – Palermo, 26 ottobre 1610) è stato un orafo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Gagini figlio di Annibale Gagini, appartiene alla quinta generazione della corrente lombardo-ticinese dei Gagini o Gaggini in Sicilia. Occorre fare distinzione fra Giuseppe Gagini, lo zio Giuseppe Gagini e l'omonimo, più contemporaneo Giuseppe Gagini scultore (Genova 1791 - Genova 1867) appartenente al ramo ticinese-genovese della famiglia.

Segue la tradizione familiare per la statuaria e la scultura, coniuga le capacità di cesello applicandole all'oreficeria e all'argenteria, determinando un'attività rappresentata da opere tardogotiche in collaborazione col padre, spaziando per lo stile Rinascimentale fino alle nuove esperienze con tendenze manieristiche.

Marito di Angela figlia di Leonardo Lancella e padre di Angela e Baldassarre Gagini rimasti orfani in tenerissima età.

I capolavori d'oreficeria sparsi per la Sicilia e già scarsamente documentati subirono la spoliazione operata da Ferdinando I delle Due Sicilie per risanare le disastrate casse del Regno. Tra essi numerose opere di Giuseppe Gagini.

È sepolto accanto al padre nella Cappella della Compagnia della Carità, detta di Sant'Ivone, nella chiesa di San Giacomo la Marina di Palermo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 647 e 648

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gioacchino di Marzo, Delle belle arti in Sicilia dai Normanni alla fine del sec. XVI, Palermo, 1858 - 1862.
  • Gioacchino di Marzo, Memorie storiche di Antonello Gagini e dei suoi figli e nipoti, scultori siciliani del secolo XVI, Palermo, 1858.
  • Gioacchino di Marzo, I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI. Memorie storiche e documenti, 2 voll., Palermo, 1880-1883.
  • (IT) "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano.
  • (IT) Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti", Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, Volume I e II, Palermo, Stamperia del Giornale di Sicilia.