Giro di Toscana/Pontedera
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| Giro di Toscana/Pontedera | |
|---|---|
| Sport | _pictogram.svg){kind=small} Ciclismo su strada
|
| Tipo | Gara individuale |
| Categoria | Uomini indipendenti, dilettanti |
| Federazione | Unione Ciclistica Internazionale |
| Paese |  Italia
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| Organizzatore | Unione Ciclistica Pontedera |
| Cadenza | Annuale |
| Apertura | agosto (1933), giugno (1934) |
| Chiusura | agosto (1933), luglio (1934) |
| Partecipanti | Variabile |
| Formula | Corsa a tappe |
| Storia | |
| Fondazione | 1933 |
| Soppressione | 1934 |
| Numero edizioni | 2 |
| Record vittorie | .svg){kind=small} Oscar Baronti Renato Scorticati (1)
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| Ultima edizione | Giro di Toscana/Pontedera 1934 |
Il Giro di Toscana era una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada svoltasi nel 1933 e nel 1934 in Toscana, Italia. In entrambe le edizioni ebbe partenza e arrivo a Pontedera, sede della società organizzatrice, l'Unione Ciclistica Pontedera, venendo pertanto ricordato nelle fonti recenti come "Giro di Toscana/Pontedera", allo scopo di evitare confusione con l'omonimo Giro di Toscana in linea.
La prima edizione, aperta a indipendenti e dilettanti, si tenne su due tappe e fu vinta da Oscar Baronti.[1] La seconda edizione, aperta agli indipendenti, si svolse invece in quattro tappe (con la denominazione "Grande Giro della Toscana") e fu vinta da Renato Scorticati.[2]
Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]
Aggiornato all'edizione 1934.
| Anno | Vincitore | Secondo | Terzo |
|---|---|---|---|
| 1933[1] | Oscar Baronti
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Orlando Teani
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Rinaldo Gerini
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| 1934[2] | Renato Scorticati
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Ruggero Balli
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Agostino Bellandi
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Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Oscar Baronti della "Mens Sana" di Siena vince il primo Giro della Toscana, in Il Littoriale, Anno VII, n. 206, 20 agosto 1933. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ a b SCORTICATI conferma la sua classe e vince anche il GIRO DELLA TOSCANA, in Il Littoriale, Anno VIII, n. 163, 2 luglio 1934. URL consultato l'11 marzo 2023.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La corsa, su museociclismo.it.