Galassia Nana dell'Aquario

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Galassia Nana dell'Acquario
Galassia irregolare
Galassia Nana dell'Aquario (Telescopio spaziale Hubble)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAcquario
Ascensione retta20h 46m 51.8s
Declinazione-12° 50′ 53″
Distanza6,599 milioni di a.l.
(2,023 milioni di pc)
Redshift- 0,000470
Velocità radiale-141 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia irregolare
Altre designazioni
Aquarius Dwarf, AqrDIG, DDO 210, IC 380, PGC 65367, MCG -02-53-003
Categoria di galassie irregolari

Coordinate: Carta celeste 20h 46m 51.8s, -12° 50′ 53″

La Galassia Nana dell'Acquario (AqrDIG) è una galassia nana irregolare situata nell'omonima costellazione alla distanza di circa 7 milioni di anni luce dalla Terra. Catalogata nel 1959 nel catalogo DDO (David Dunlap Observatory), fu poi descritta nel 1966 da Sidney van den Bergh[1].

La galassia mostra un blueshift, cioè è in avvicinamento verso la Via Lattea alla velocità di 137 km/s. Rispetto ad altre galassie simili la Nana dell'Aquario risulta di più debole luminosità[2]. Il diametro è stimato in circa 5.000 anni luce.

Anche se sussistono ancora alcuni dubbi, viene solitamente considerata un membro del Gruppo Locale e comunque si trova in una zona periferica.

In questa galassia sono state scoperte stelle del tipo variabili RR Lyrae, il che suggerisce l'esistenza di astri di età superiore a 10 miliardi di anni, anche se la maggior parte delle stelle presenti è molto più giovane con un'età media di circa 6,8 miliardi di anni[3]. Dal momento che nell'ambito del Gruppo Locale solo la Galassia Leo A possiede stelle con età media più bassa, si ipotizza una formazione stellare più recente possa essere associata all'isolamento in cui si è trovata questa galassia nel corso della sua esistenza[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sidney van den Bergh e Sidney van den Bergh, Updated Information on the Local Group, in Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 112, n. 770, 1º aprile 2000, pp. 529-536, DOI:10.1086/316548. URL consultato il 31 marzo 2016.
  2. ^ Ayesha Begum e Jayaram N. Chengalur, Kinematics of Extremely Faint Dwarf Galaxies, in arXiv:astro-ph/0310171, 7 ottobre 2003. URL consultato il 31 marzo 2016.
  3. ^ Alan W. McConnachie, Nobuo Arimoto e Mike Irwin, The stellar content of the isolated transition dwarf galaxy DDO210, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 373, n. 2, 1º dicembre 2006, pp. 715-728, DOI:10.1111/j.1365-2966.2006.11053.x. URL consultato il 31 marzo 2016.
  4. ^ Andrew A. Cole, Daniel R. Weisz e Andrew E. Dolphin, Delayed Star Formation in Isolated Dwarf Galaxies: HST Star Formation History of the Aquarius Dwarf Irregular, in The Astrophysical Journal, vol. 795, n. 1, 13 ottobre 2014, p. 54, DOI:10.1088/0004-637X/795/1/54. URL consultato il 31 marzo 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari