Galassia Leo A

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Galassia Leo A
Galassia irregolare
Galassia Leo A (Telescopio spaziale Hubble)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneLeone
Ascensione retta09h 59m 26.4s
Declinazione+30° 44′ 47″
Distanza2,6 milioni di a.l.
(790.000 pc)
Redshift0,000067
Velocità radiale20 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia irregolare
Altre designazioni
Leo III, Leo A, LEO Dwarf Irregular Galaxy, UGC 5364, DDO 69, MCG +05-24-008, PGC 28868
Mappa di localizzazione
Galassia Leo A
Categoria di galassie irregolari

Coordinate: Carta celeste 09h 59m 26.4s, +30° 44′ 47″

La zona centrale della Galassia Leo A (Telescopio spaziale Hubble)

La Galassia Leo A (o Leo III) è una galassia irregolare situata nell'omonima costellazione alla distanza di circa 2,6 milioni di anni luce dalla Terra.

Fu scoperta da Fritz Zwicky nel 1942[1]. La sua massa è stimata in 8,0 ± 2,7 × 107 di masse solari, di cui almeno l'80% è costituito dalla materia oscura[2].

Si tratta di una delle galassie più isolate del Gruppo Locale e non mostra segni di interazione o fusione con altre galassie da diversi miliardi di anni. Leo A è tra le poche galassie irregolari in cui oltre il 90% delle stelle si sono formate da meno di 8 miliardi di anni[3] e ciò suggerisce un'insolita storia evolutiva[4]. Inoltre la presenza di stelle variabile RR Lyrae dimostra che la galassia ha una popolazione di stelle di età non superiore a 10 miliardi di anni[5].

L'idrogeno neutro occupa un volume equivalente alla componente stellare ed è distribuito lungo un anello appiattito e il gas si muove casualmente dal momento che la galassia non ha un movimento rotatorio. Gli elementi chimici più pesanti dell'elio presenti nelle stelle sono solo l'1-2% della quantità presente nel Sole e ciò implica che la conversione di gas verso la formazione di stelle procede in generale a ritmi molto bassi ed è avvenuta in gran parte negli ultimi 1-4 miliardi di anni, ed attualmente appare molto rallentata. Infine, sono presenti quattro regioni H II alimentate da stelle di classe O con ciclo di vita breve[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F. Zwicky, On the Large Scale Distribution of Matter in the Universe, in Physical Review, vol. 61, 1º aprile 1942, pp. 489-503, DOI:10.1103/PhysRev.61.489. URL consultato il 26 aprile 2016.
  2. ^ Warren R. Brown, Margaret J. Geller e Scott J. Kenyon, Stellar Velocity Dispersion of the Leo A Dwarf Galaxy, in The Astrophysical Journal, vol. 666, n. 1, pp. 231-235, DOI:10.1086/519547. URL consultato il 26 aprile 2016.
  3. ^ (EN) information@eso.org, A case of suspended animation?, su spacetelescope.org. URL consultato il 26 aprile 2016.
  4. ^ A. A. Cole, E. D. Skillman e E. Tolstoy, Leo A: A Late-Blooming Survivor of the Epoch of Reionization in the Local Group, in The Astrophysical Journal, vol. 659, n. 1, 10 aprile 2007, pp. L17–L20, DOI:10.1086/516711. URL consultato il 26 aprile 2016.
  5. ^ Vladas Vansevicius, Nobuo Arimoto e Takashi Hasegawa, Full-Fledged Dwarf Irregular Galaxy Leo A, in The Astrophysical Journal, vol. 611, n. 2, 20 agosto 2004, pp. L93–L96, DOI:10.1086/423802. URL consultato il 26 aprile 2016.
  6. ^ L. M. Young e K. Y. Lo, The Neutral Interstellar Medium in Nearby Dwarf Galaxies. I. Leo A, in The Astrophysical Journal, vol. 462, 1º maggio 1996, p. 203, DOI:10.1086/177141. URL consultato il 26 aprile 2016.

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