Gaean Reach

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Il Gaean Reach,[1] a volte tradotto come Distesa gaeana[2] o Dominazione Gaenica,[3] è un'immaginaria regione dello spazio dove Jack Vance ha ambientato alcune delle sue opere di fantascienza.

Tutti i suoi cicli e le opere autonome che sono evidentemente ambientate nell'universo del Gaean Reach, sia all'interno dei suoi confini che al di fuori, sono stati catalogati come ciclo o super-ciclo del Gaean Reach.

Il Gaean Reach comprende tutti i mondi colonizzati da esseri umani tra i quali il commercio e i viaggi fluiscono - per la maggior parte - liberamente.

Il suo nome apparentemente significa "il campo (reach) [della gente proveniente dalla] Terra (Gaea)"; potrebbe anche essere derivato dall'Inglese antico 'rice' (pronouncia reech-e), che significa 'regno' (cfr. tedesco reich).

Alcuni di questi mondi sono avanzati e cosmopoliti, come ad esempio Alphanor, altri, come Thamber, sono abitati da persone naufragate e dimenticate che sono tornate al feudalesimo.

Alcuni, come il mondo di Wyst nell'Ammasso di Alastor, hanno innegabilmente strane culture e costumi.

L'epoca del Gaean Reach copre molti secoli, se non millenni, in un tempo indeterminato del futuro. Date specifiche sono indicate nei primi libri del ciclo dei Principi Demoni, ma non negli altri. L'insieme dei mondi colonizzati dalla civiltà umana, nei Principi Demoni, è l'Oikumene, che può essere visto come un precursore o una variante del Gaean Reach.

Il Reach è menzionato nei tre libri di Alastor, ne Le cronache di Cadwal e in Fuga nei mondi perduti [3] e Lurulu, come pure in opere singole, quali Crociata spaziale, La fiamma della notte, Maske: Thaery[1] e Il principe grigio, dove è definito come segue:

(EN)

«the Gaean Reach encompasses a perceptible fraction of the galaxy. Trade routes thread space like capillaries in living tissue; thousands of worlds have been colonized, each different from every other, each working its specific change upon those men who live there. Never has the human race been less homogenous.»

(IT)

«Il Gaean Reach comprende una frazione percettibile della galassia. Le vie commerciali intessono lo spazio come capillari nel tessuto vivo; migliaia di mondi sono stati colonizzati, ognuno diverso dagli altri, ognuno opera un suo specifico cambiamento sugli uomini che vi abitano. Il genere umano non è mai stato meno omogeneo.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jack Vance, Maske: Thaery, collana Cosmo, traduzione di Alessandro Monti, n. 76, Milano, Editrice Nord, giugno 1978.
  • Jack Vance, Fuga nei mondi perduti, collana Urania, traduzione di Maura Arduini, n. 1352, Mondadori, 3 gennaio 1999, ISSN 1120-5288 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]