Fusi orari dell'Europa

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Fusi orari dell'Europa:
Azzurro Western European Time (UTC+0)
Blu Western European Time (UTC+0)
Western European Summer Time (UTC+1)
Rosso Central European Time (UTC+1)
Central European Summer Time (UTC+2)
Giallo Ora di Kaliningrad (UTC+2).
Ocra Eastern European Time (UTC+2)
Eastern European Summer Time (UTC+3)
Verde Ora di Mosca (UTC+3)
I colori più chiari indicano i paesi che non osservano l'ora legale

I fusi orari in Europa sono determinati in parte dalle singole legislazioni nazionali ed in parte dall'Unione europea.

Norme[modifica | modifica wikitesto]

Come riconosciuto dalle autorità comunitarie, la determinazione del fuso orario di appartenenza di ogni Stato europeo è determinata dai singoli parlamenti nazionali.[1] La situazione del continente, con l'esclusione quindi dei territori d'oltremare, ad oggi, prevede, con riferimento all'orario invernale, tre fasce temporali:

Come accennato, questi fusi hanno un meccanismo di doppio orario dovuto all'uso estivo della (singola) ora legale. Questo porta in totale ad avere quattro diversi orari utilizzati, due dei quali con doppia denominazione (WET e CEST , CET ed EEST). È in discussione presso la comunità europea la ridefinizione dei confini di utilizzo di questi fusi orari come conseguenza del passaggio ad un meccanismo che abolisce l'uso dell'orario estivo.

Ora legale[modifica | modifica wikitesto]

Diversa è la legislazione sull'ora legale, che è imposta in maniera unica dall'Unione europea dal 1996, durando da fine marzo a fine ottobre.[2] Il parlamento Europeo, dopo un sondaggio consultivo via internet[3] tenutosi a livello europeo nel 2018, ha preso atto della volontà della maggioranza a favore dell'abolizione del cambio ora solare-legale due volte l'anno. La Commissione europea sancì l'ultimo cambio d'ora nel 2019. La scelta di mantenere l'ora solare o l'ora legale sarebbe stata di competenza dei singoli Paesi e avrebbe dovuto essere presa entro la primavera 2019, per poi procedere all'ultimo cambio ora a marzo 2019, per quei paese che avessero scelto di mantenere l'ora legale, e a ottobre 2019 per gli altri che avessero optato invece per l'ora solare tutto l'anno.[4]

Il procedimento tuttavia si è arenato dopo la fase di approvazione avvenuta da parte della Commissione europea. Dopo inevitabili ritardi burocratici, si è passati in periodo di COVID-19. L'iter, ad oggi, deve essere ancora ripreso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ UE, su eur-lex.europa.eu.
  2. ^ UE, su eur-lex.europa.eu.
  3. ^ Referendum consultivo ora solare e legale in UE, su ec.europa.eu.
  4. ^ UE abolito il cambio d'ora solare e legale, su nationalgeographic.it. URL consultato il 21 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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