Faro di Pierres Noires

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Faro di Pierres Noires
Faro di Pierres Noires
StatoBandiera della Francia Francia
Regione  Bretagna
Dipartimento  Finistère
ArrondissementBrest
LocalitàLe Conquet
Coordinate48°18′40″N 4°54′52″W / 48.311111°N 4.914444°W48.311111; -4.914444
Mappa di localizzazione: Francia
Faro di Pierres Noires
Costruzione1867-1871
Anno di attivazione1872
Altezza28 m
Elevazione28 m s.l.m.
Portata20 miglia nautiche
Tipo otticaLed
Visitabileno
Automatizzato1992
Segnale
1 luce rossa ogni 5 secondi

Il Faro di Pierres Noires (in francese: Phare des Pierres Noires) è un faro del dipartimento di Finistere in Bretagna, situato nel mare d'Iroise. Costruito tra il 1867 e il 1871, è automatizzato dal 1992. Nel 2016, dopo un restauro conservativo, è entrato a far parte dei monumenti storici francesi[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Foto ritraente i lavori di costruzione del faro.

Il faro si trova in un punto particolarmente pericoloso e trafficato per la navigazione, dove l'Oceano Atlantico e il canale della Manica si congiungono, nel punto più occidentale di tutta Francia. Nel tempo, la zona è stata teatro di parecchi naufragi[2]. Alla metà del XIX secolo questo braccio di mare era segnalato solo dai fari di Saint-Mathieu e di Kermovan; nel 1863, la commissione dei fari francesi approvò la realizzazione di altri due fari per rendere più agevole il tratto di mare; il faro di Four e, appunto, il faro di Pierres Noire. La costruzione del faro, che prende il nome dall'imponente scoglio di pietra nera su cui sorge, iniziò nel 1867 e finì il 1º maggio 1872, quando venne finalmente accesa la luce rossa di segnalamento[3]. Nel 1944, le acque nelle vicinanze del faro faro sono state teatro di una battaglia navale della Seconda guerra mondiale. Elettrificato nel 1984, il faro è stato definitivamente automatizzato nel 1992.

Il restauro del 2017[modifica | modifica wikitesto]

Dopo esser entrato nel 2016 nel novero dei monumenti storici francesi, il faro nel corso del 2017-2018 è stato sottoposto a importanti lavori di restauro che hanno riguardato soprattutto la lanterna[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://raa.bretagne.sit.gouv.fr/sit_1_ALK/upload/raa_00_ALK/acte/12345/update_word12345.pdf.
  2. ^ GORGONE, su histomar.net. URL consultato il 1º novembre 2019.
  3. ^ (FR) DIRM NAMO, Phare des Pierres Noires, su www.affaires-maritimes.pays-de-la-loire.developpement-durable.gouv.fr, 2 ottobre 2018. URL consultato il 1º novembre 2019.
  4. ^ (FR) Modernisation du phare des Pierres Noires : un chantier hors-norme, su France 3 Bretagne. URL consultato il 1º novembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su dirm.nord-atlantique-manche-ouest.developpement-durable.gouv.fr. Modifica su Wikidata