Impianti sportivi di Ñuñoa

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Campos de Sports
Informazioni generali
StatoBandiera del Cile Cile
UbicazioneÑuñoa
Inizio lavori1918
Inaugurazione1918
Chiusura1937
Demolizione1937
Informazioni tecniche
Posti a sedere20 000
Strutturarettangolare
Coperturanessuna
Uso e beneficiari
CalcioBandiera del Cile Cile
Deportivo Ñuñoa (1932)
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 33°27′26.24″S 70°36′34″W / 33.457288°S 70.609445°W-33.457288; -70.609445

Gli impianti sportivi di Ñuñoa sono stati un impianto sportivo multiuso di Ñuñoa, in Cile. Essi includevano campi da tennis e di calcio, nonché altre strutture adibite alla pratica degli sport.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I campi furono edificati nel 1918: i terreni su cui vennero costruiti erano il lascito testamentario di José Domingo Cañas, che aveva previsto, nelle sue ultime volontà, la cessione di una parte di essi affinché venissero impiegati per la creazione di campi per vari sport, segnatamente ideati per i ragazzi delle scuole e i giovani.[1] Fin dai primi anni la struttura ospitò importanti eventi sportivi: nel 1923 il campionato sudamericano di pugilato,[2] nel 1926 il Campeonato Sudamericano de Football[3] e nel 1927 la quinta edizione dei Campionati sudamericani di atletica leggera.[4] Il campo da calcio era orientato da est a ovest, anziché da nord a sud, com'era tradizione fare per evitare che il sole interferisse con la visuale dei giocatori.[5] In occasione del Campeonato Sudamericano de Football, massima competizione calcistica del continente sudamericano, fu sede unica di tutti i 10 incontri.[3] Nel 1932 ospitò gli incontri casalinghi del Deportivo Ñuñoa, club calcistico che durò un solo anno.[6] Nel 1933 vi si tenne lo spareggio decisivo per l'assegnazione del titolo del primo campionato professionistico cileno tra Magallanes e Colo-Colo. Lo stadio di calcio fu poi demolito nel 1937, lasciando spazio all'Estadio Nacional de Chile, inaugurato l'anno successivo.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ES) Historia de las calles de Ñuñoa, su nunoa.cl. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2009).
  2. ^ (ES) Gonzalo Ramírez Cruz, Campeonato sudamericano de box (1923), su ccplm.cl. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
  3. ^ a b (EN) Southamerican Championship 1926, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 24 aprile 2012.
  4. ^ González Moraga, pp. 82-83.
  5. ^ (ES) Luis Godoy Ortiz, El glamour se toma los estadios chilenos, in Triunfo. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  6. ^ Salinas, p. 296.
  7. ^ (ES) Diego Rodríguez, Un elefante lleno, su dechalaca.com, 2 maggio 2011. URL consultato il 24 aprile 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Renato González Moraga, Las memorias de Mister Huifa, Editorial la Noria, 1986.
  • (ES) Sebastián Salinas, Por Empuje Y Coraje. Los Albos en la época amateur 1925-1933, Santiago, Central de Estadísticas Deportivas, 2004, ISBN 956-299-125-3.

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