Esara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Esara (in greco antico: Αἴσαρα?, Aísara; Grumentum, VI secolo a.C.Crotone, V secolo a.C.) è stata una filosofa greca antica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Grumentum, fu una filosofa della scuola pitagorica vissuta tra il VI e il V secolo a.C.

A Esara, citata da Giamblico[1], è attribuito il frammento περὶ φύσιος ἀνθρώπου ("sull'anima dell'uomo")[2], che alcuni studiosi attribuiscono a Arata o Aresa di Lucania, filosofo della stessa scuola[3].

«Pare a me che la natura dell'uomo debba servire di regola alla legge del diritto, alla casa e alla città; imperocché esaminandola bene, in essa se ne troverebbero basi. Avvengacché in essa si rinvenga la legge ed il diritto, essendo l'uomo adorno di anima raziocinante. Doppoiché essendo l'anima fornita di tre qualità o potenze, presiede a tre diverse operazioni, e le manifesta colla prudenza,con la fortezza e con l'amore congiunto a benevolenza. E queste operazioni avvengono in tale maniera inverso le cose tutte; che la potenza principale ordina, la potenza inferiore eseguisce, e l'intermedia poi in parte comanda ed in parte obbedisce (...).»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr. I pitagorici (elenco) http://www.filosofico.net/tavpitagoriciintera.htm.
  2. ^ In Stobeo, I 846; Cfr. G. Calogero, s.v. Aresa di Lucania, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1929, vol. 1.
  3. ^ Cfr. F. Schoel, Istoria della letteratura greca profana, Tip. Alvisopoli, Venezia, 1825, v. 2, parte 3, p. 123.
  4. ^ A. Bozza, La Lucania, Rionero, Tip. Torquato Ercolani, 1880, p. 120.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pitagora, Versi aurei, seguiti dalle Vite di Pitagora di Porfirio e Fozio, da testi pitagorici e da lettere di donne pitagoriche, Mimesis Edizioni, 1996, p. 100.
  • Guido Calogero, Enciclopedia Italiana, 1929, s.v. Aresa di Lucania.
  • Angelo Bozza, La Lucania, Tip. Torquato Ercolani, Rionero, 1880.
  • F. Schoell, Istoria della letteratura greca profana, v. 2, parte 3, Tip. Alvisopoli, Venezia, 1825.
  • C. Wachsmuth, Studien zu den griech. Florilegien, Berlino, 1882 (rist. Amsterdam, 1971).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN42229977 · CERL cnp00283246 · GND (DE102378207