Elezioni presidenziali in Messico del 1920
Elezioni presidenziali in Messico del 1920 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Stato | Messico | |||||
Data
|
5 settembre | |||||
Candidati | ||||||
Partiti | ||||||
Voti | 1.131.751
95,79% |
47.442
4,02% |
2.357
0,20% | |||
Presidente uscente | ||||||
Adolfo de la Huerta (Partito Laburista) | ||||||
|
Le elezioni presidenziali in Messico del 1920 si tennero il 5 settembre e videro la schiacciante vittoria del generale Álvaro Obregón, ex comandante dell'Esercito costituzionale messicano durante la appena conclusa, (almeno de iure), rivoluzione messicana, da cui era uscito vincitore indiscusso e leader della fazione costituzionalista.
Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1920 si ebbe la conclusione della rivoluzione messicana con il consolidamento del potere costituzionalista. Venustiano Carranza, presidente, riconosciuto come tale dagli Stati Uniti d'America, e capo di tale fazione, voleva riportare la disperata situazione nazionale alla normalità, candidando come presidente Ignacio Bonillas, civile, ex ambasciatore negli USA e affermando che: "Nessun militare sarà Presidente della Repubblica". Tale decisione non fu ben accolta da Álvaro Obregón, suo braccio destro e principale alleato, che, insieme agli altri generali del vecchio esercito costituzionale rivoluzionario, gli si ribellò e iniziò la Ribellione di Agua Prieta, terminata con l'uccisione di Carranza a Tlaxcalantongo (Puebla) per ordine dello stesso Obregón, che aspirava a diventare nuovo presidente.
Fu istituita quindi una giunta nazionale con Adolfo de la Huerta, militare, come presidente ad interim e all'elezione presidenziale il 5 settembre, ritenuta antidemocratica e con brogli elettorali, Obregón stravinse e si inaugurò presidente. Il presidente de la Huerta gli cedette tutti i poteri.
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Candidati | Partiti | Voti | % |
---|---|---|---|
1 131 751 | 95,79 | ||
47 442 | 4,02 | ||
2 357 | 0,20 | ||
Totale
|
1 181 550
|
100
|