Dusty Hare

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Dusty Hare
Dati biografici
Paese Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 177 cm
Peso 80 kg
Rugby a 15
Union Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Ruolo Estremo
Ritirato 1989
Carriera
Attività di club[1]
1971-76Nottingham176 (1578)
1976-89Leicester394 (4507)
Attività da giocatore internazionale
1974-84Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra25 (240)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 31 dicembre 2021

Dusty Hare, vero nome William Henry Hare (Newark-on-Trent, 29 novembre 1952), è un ex rugbista a 15 internazionale per l'Inghilterra, che nel ruolo di estremo è tra i più prolifici marcatori della disciplina, avendo realizzato in carriera seniores più di settemila punti. Oltre alla vittoria con il Grande Slam nel Cinque Nazioni 1980 con la nazionale inglese, vanta la presenza nel tour 1983 dei British and Irish Lions in Nuova Zelanda. Agricoltore di professione, ha lavorato anche come talent-scout per Leicester e Northampton.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Proveniente da una famiglia di agricoltori del villaggio di South Clifton, parrocchia civile di Newark nel Nottinghamshire[1], Hare si dedicò originariamente al cricket nel ruolo di battitore, disciplina nella quale rappresentò la contea in sei incontri Limited Overs tra il 1971 e il 1977[1]; parallelamente militava nelle giovanili del club rugbistico del Nottingham e, dopo tre anni in prima squadra, fu convocato per l'Inghilterra con cui esordì nel corso del Cinque Nazioni 1974 a Twickenham contro il Galles.

Nel 1976 si trasferì al Leicester nel quale trascorse 13 stagioni durante cui si impose come uno dei più prolifici realizzatori e, nel 1981, il più prolifico in assoluto, raggiungendo la quota-record di 3651 punti in tutti gli incontri seniores (prima squadra di club, nazionale, rappresentativa di contea e Barbarians) disputati[2]; tale record fu ritoccato più volte fino al picco di 7337[1] a fine carriera, dei quali 4507 solo a Leicester[2] ed è, al 2022, insuperato[1].

Con la squadra nazionale Hare vinse il Cinque Nazioni 1980 con il Grande Slam; nel 1981, pur non vincendolo, si impose come miglior marcatore di quell'edizione con 30 punti; nel 1983 fu convocato per il tour dei British and Irish Lions in Nuova Zelanda, in nessun test match dei quali fu tuttavia schierato: scese in campo in sei incontri infrasettimanali nei quali marcò 88 punti[3]. Nell'anno di fine carriera fu insignito dell'onorificenza di membro dell'Ordine dell'Impero Britannico per il suo contributo al rugby[4].

Dopo la fine dell'attività sportiva divenne allevatore[3], ma nel 2001 vendette la sua fattoria per seguire a tempo pieno la sua professione di osservatore e talent-scout di rugby presso il Leicester[3], incarico che ricopriva dal 1994; dopo una parentesi di 7 anni al Northampton, dal 2017 lavora di nuovo per Leicester[5].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo al rugby»
— 31 dicembre 1988[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Connor Thompson, Dusty Hare recalls playing days at Trent Bridge and the return of the cricket, in Newark Advertiser, 23 luglio 2020. URL consultato il 23 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2020).
  2. ^ a b (EN) Dusty Hare, su leicestertigers.com, Leicester Tigers. URL consultato il 23 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2021).
  3. ^ a b c (EN) Dusty Hare, su lionsrugby.com, British and Irish Lions. URL consultato il 23 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2022).
  4. ^ a b (EN) The Queen’s New Year Honours list 1989, in The London Gazette, 51578 (supplemento), Londra, 31 dicembre 1988, p. 13. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Gary Sherrard, Dusty returns 'home' to the Tigers, su leicestertigers.com, Leicester Tigers, 31 ottobre 2017. URL consultato il 23 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]