Duomo di San Stino di Livenza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di Santo Stefano Protomartire
Il duomo in una foto del 1917
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSan Stino di Livenza
Indirizzopiazzale Santo Stefano
Coordinate45°43′46.73″N 12°40′29.33″E / 45.729648°N 12.674813°E45.729648; 12.674813
Religionecattolica di rito romano
TitolareSanto Stefano
Diocesi Concordia-Pordenone
ArchitettoAntonio Bon
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1864
Completamento1865
Sito webwww.parrocchiasanstino.it

La chiesa di Santo Stefano è il principale luogo di culto cattolico di San Stino di Livenza, in città metropolitana di Venezia e diocesi di Concordia-Pordenone; fa parte della forania del Basso Livenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si sa che nel Medioevo a San Stino esisteva una chiesetta dipendente dalla pieve di Lorenzaga. Col passare dei secoli questa chiesetta fu ampliata fino a raggiungere i trenta metri di lunghezza e i nove in larghezza, come attestato in un documento del 1846.

Fu eretta nel 1864-65 a breve distanza dalla Livenza, nello stesso luogo di quella precedente, in posizione piuttosto decentrata rispetto all’abitato. Ha una semplice facciata a salienti in mattoni faccia a vista. L’aula, voltata a botte, è composta da un’unica navata con quattro cappelle laterali in cui sono inseriti altari marmorei policromi settecenteschi provenienti dalla vecchia chiesa demolita. In questi sono collocate le seguenti opere: Vergine dell’Apocalisse, Giuseppe Calore, olio, 1804; San Biagio, Giuseppe Cherubini, olio, 1905; San Valentino (?) e S.Antonio di Padova, olio, XVII sec.; Sacro Cuore, statua lignea di scultore gardenese, 1950 circa. Nel 1920 Giovanni Fantoni di Gemona dipinse a tempera quattro medaglioni con gli Evangelisti nella crociera del vano presbiteriale, la Sacra Famiglia nel catino absidale, Santo Stefano Jet la carità a un paralitico nel lunettone di controfacciata e il Martirio di Santo Stefano nel soffitto dell’aula (copia di analogo dipinto di Cesare Mariani eseguito a Roma nella Basilica di San Lorenzo al Verano, distrutto durante i bombardamenti del 1943).

Nel 2001, sopra gli ingressi laterali, sono state collocate due tele del pittore sanstinese Antonio Boatto: l’Incontro di Gesù con la Samaritana e la: Moltiplicazione dei pani e dei pesci Dello stesso autore è L’ultima cena, paliotto in bronzo che dal 2002 arricchisce la mensa dell’altare maggiore.

Il vecchio campanile della Parrocchiale fu abbattuto nel 1804; quello attuale, le cui fondamenta furono poste nel 1872, fu ultimato nel 1895; è alto 59 metri.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]