Discussioni utente:Henry Bighammers

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Bramfab Parlami 00:03, 29 ott 2023 (CEST)[rispondi]

Avviso (fonti)[modifica wikitesto]

--TrinacrianGolem (msg) 19:08, 1 nov 2023 (CET)[rispondi]

le fonti che invece erano precedenti sono false. La Russia non esiste prima della fine del XVIII e resta fino ad allora uno zarato. Leggetevi Voltaire, provate a studiare le cartine geografiche. Siete una contraddizione in termini. La vulgata russa da cui prendete spunto non ha assolutamente valore storico ed è inattendibile per gli infiniti crimini compiuti per la completa inaccettabilità ai documenti.
Non solo, ma proprio dalle fonti che voi citate su altre vostre pagine si evince ciò che ho scritto. Sì scrive e si chiama Kyiiv e non Kiev. Kyiiv è del V secolo, Moskwa è del tardo XIII.
Bogoljubskij non è un Riurikovich ma mongolo tartaro. È la propaganda della cosiddetta Russia e le iconografie lo fanno apparire slavo e come da voi proposto si capisce benissimo dalla foto di un busto.
Cordiali saluti --Henry Bighammers (msg) 13:17, 13 nov 2023 (CET)[rispondi]
Libri, pubblicazioni scientifiche e storiche, altre enciclopedie e via dicendo sono fonti ed è su quelle che si costruiscono i contenuti di Wikipedia. Se ritieni di voler proporre modifiche ad una voce sta a te l'onere di riportarle nel testo. Questo è il metodo corretto per un'enciclopedia come del resto lo è per gli studi storici, che devono prendere le mosse e restare fedeli a quanto si desume dai documenti. Perciò ribadisco l'invito a portare fonti a sostegno dei tuoi argomenti, ad eventualmente discuterne nelle pagine di discussione delle voci e nei progetti: puoi stare certo che troverai interlocutori attenti e rispettosi e non certo propagandisti del Cremlino.--TrinacrianGolem (msg) 22:32, 13 nov 2023 (CET) P.S.: sulla questione della denominazione della città capitale dell'Ucraina t'invito a dare uno sguardo al lungo ed articolato confronto svoltosi sulla relativa pagina di discussione dove, di nuovo, sono le fonti - in questo caso riferibili alla traslitterazione prevalente in lingua italiana - ad essere dirimenti[rispondi]
Ti ripeto , state sbagliando e ti invito nuovamente a parlare e ad andare in Ucraina..
Voi non avete nessuna voce che confermi ciò che scrivete. Io ho le fonti perché io tocco con mano direttamentre. Voi avete testi sovietici, o dei cosiddetti russi che non sono tali se non nel nome che si sono dati poco meno di duecento cinquanta anni fa.
Si dice e si scrive Kyiiv e ti invito nuovamente a comprendere, non a divagare su quello che ti ho scritto, senza fare l'indiano., se ti chiami John non è Giovanni. L' Ucraina è qui vicina e tutti gli ucraini ti diranno come stanno le cose che non sai e non sapete e vivete dall' esterno.
Poi leggi e leggete lo storico,Timothy Snider, Olena Snigir, diplomatica, puoi leggere Cinnellla. Io le fonti, vere le ho. Non le avete voi, che scrivete per sentito dire da chi le ha edulcorate o nascoste. Non solo, le mie fonti sono vissute e vere.
Un popolo, quindi anche i suoi storici, che hanno sull'anima i genocidi e gli stermini compiuti nei lager e l' Holodomor, furono tre, subiti in Ucraina e in Kazakistan, abituati dai tempi di Gengis Kan ad avere, appunto, un Kan o uno zar, come supremo capo indiscusso e che ancora oggi usa gli stessi metodi di allora tra veleni, omicidi, occupazioni, delazioni e torture, deportazioni, non ha nessuna credibilità. Nessuna. Leggi Solzenicyn..uno a caso --Henry Bighammers (msg) 01:03, 14 nov 2023 (CET)[rispondi]

Kiev, Kyiv o Kyiiv[modifica wikitesto]

In merito alle convenzioni usate per le voci su Wikipedia, ti consiglio di guardare Aiuto:Esonimi_italiani e Esonimo ed endonimo. Nel caso poi dei nomi in cirillico, ci sono diverse altre discussioni su come traslitterarli in italiano. In breve: vince la forma più utilizzata più comune in lingua italian, cioè la forma più facilmente riconoscibile da un ialofono --Skyfall (msg) 15:04, 13 nov 2023 (CET)[rispondi]

Capisco che è una questione di lana caprina, ma Firenze si scrive così e non Florence, John non è Giovanni così si scrive Kyiiv o kyiv e non Kiev. Non c'è Esonimo o Endonimo che tenga. Come Ivan Grozny era tartaro e non era lo zar di tutte le Russie perché era uno zarato.
E soprattutto crede, o diffondere la vulgata di Moskwa è essere uguale ad un criminale. Né più e ne meno. --Henry Bighammers (msg) 21:58, 13 nov 2023 (CET)[rispondi]

l'etrusco (msg) 10:06, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]

I riferimenti, sono la realtà dei fatti: in Ucraina si parla russo quindi è risibile dire " russofono". Questo è un fatto concreto. L'occupazione e il controllo dell'Ucraina per trecento anni , i soprusi gli Holodomor, hanno imposto il cosiddetto russo. Chi ha scritto il precedente commento al mio, dice una sonoro corbelleria ed è di parte. Mellifluo è falso fino al midollo pro crimminale.
Vai in Ucraina e constatterai che ho ragione. Poi ho moglie ucraina docente di università ora in pensione e parla russo per imposizione, anche se conosce bene l'ucraino.
Non solo: l'ucraino è più antico di mille anni rispetto al cosiddetto russo e questo è un fatto.
Dovreste fare scrivere chi sa, e non chi racconta sciocchezze. --94.35.69.180 (msg) 11:44, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]
l'ucraino nasce nel quinto secolo dopo cristo dal popolo rutero, slavo e variago viene codificato dal cirillico a Kyiv e le sue lettere sono riportate all'interno della Chiesa di Santa Sofia, Sofiska, del XIsecolo. La Rossiya, Mosca, non esistevano e fino all'accordo di Pereyaslav del 1654, di cui non esiste certezza, la rozza terra di Mosca non aveva nessuno credito se non quella della bestialità. Da quell'anno la propaganda russa racconta che L'Ucraina era alleata e poi parte e origine della Rossiya. Ma è un clamoroso falso costruito per opprimere L'Ucraina e gli ucraini come da sempre è stato da parte dei mongo tartari. Pereyaslav come altri miti vedi la battaglia sul lago ghiacciato sono falsi storici.
Del resto uno stato che ha nascosto i propri crimini come ha fatto Mosca, non ha nessuna credibilità storica: tutto è menzogna.
Basti pensare ai lager , all'arcipelago delle Solovki, ai tre Holodomor , le stragi gli sterminio compiuti come Zkatin, Vinnycja, e negli ultimi trent'anni, la Cecenia, Grozny rasa al suolo, l'occupazione della Georgia in Abkazia e Ossezia, nell' invasione dell'ucraina nel 2014, e nel febbraio 2022, nelle distruzione di Sjevjerodonec'k e Mariupol.
Tutto dimostra la falsità storica della cosiddetta russia che nulla e per nulla ha a che vedere con la Rus di Kyiv, altra invenzione degli oppressori.
Mi fermo perché ho altro da fare.
Buona giornata. --94.35.69.180 (msg) 11:59, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]
Raccontare che chi parla russo in Ucraina è una minoranza racconta il falso. Purtroppo è la maggioranza, a causa dell'oppressione che gli ucraini hanno subito per secoli. Oggi, finalmente, l'ultimo è risorto e questo per gli immensi crimini compiuti dai moscoviti. --Henry Bighammers (msg) 12:18, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]
OK. Servono le fonti però, sennò qua sopra tutto questo discorso non serve a niente.--l'etrusco (msg) 15:16, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]
e te che ti nascondi dietro uno pseudonimo, sei una fonte. Quali fonti hai tu per mantenere e accettare quello che si legge? Sei stato in Ucraina?
In unione sovietica si parlava russo ovunque.
Oggi solo l'ultima generazione parla solo ucraino. Tutte le altre parlano russo e devono rispolverare l'ucraino.
Io voglio le prove di quello che avete scritto, perché in realtà è una grande bugia. --Henry Bighammers (msg) 16:36, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]
Non basta l,'occupazione dell'Ucraina? Sapete perché è avvenuta ? Bhe' la lingua russa è stato il cavallo di Troia e ha permesso equivoci e infiltrazioni finché gli ucraini poi hanno capito come stavano le cose.
Le fonti sono lo stesso Zelensky che, da russofono, ebreo, come tutta la famiglia e tutte le persone parlava russo.
Zelensky è del 1978, tanto per fare capire. Mia nipote è del 2005 e ha dovuto imparare l'ucraino dopo essere stata distrutta madre lingua russa.
Vi basta Zelensky? O vi devo raccontare l'Holodomor e che cosa ha significato per chi parlava ucraino? --Henry Bighammers (msg) 16:45, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Dneper: le vostre ino sbagliate e false[modifica wikitesto]

io mi domando dove avete preso certe informazioni. Quali sono le fonti se completamente false.L'Ucraina ha maggioranza russofona e questo solo perché è stata schiacciata per secoli, ma soprattutto con l'unione sovietica. --Henry Bighammers (msg) 14:49, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Pseudonimo può essere usato per falsità[modifica wikitesto]

Uno che si nasconde dietro uno pseudonimo, come fa ad essere credibile? Mai lo sarà, come non lo sono i moscoviti. --Henry Bighammers (msg) 14:52, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Mazzini in Ucraina[modifica wikitesto]

Mazzini in Ucraina

di Enrico Martelloni

Ciò che distingue  patria da nazione è la lingua in comune di un popolo.  E’  ” l’amor patrio di Dante”, come scriverà Mazzini; quella lingua ch’è identità, parlata dai padri. Essa è la chiave di volta. E’ la prima forma di unità che  per l’ ucraina vale, come per gli altri popoli. Per secoli, invece, la lingua ucraina ha sopravvissuto, soffocata dallo Zar, prima, e dall’ Unione Sovietica, che ovunque nel suo impero aveva imposto la neo lingua: il russo.

Un migliaio di insegnanti, artisti, letterati, furono già ai tempi di Lenin, deportati e trucidati alle Solovky, l’arcipelago vicino al circolo polare artico divenuto da luogo di preghiera a uno dei tanti  lager sparsi tra le repubbliche.

Ci sono, dunque, affinità tra l’Italia e l’Ucraina che nell’ottocento s’incontrarono alla ricerca dell’unità nazionale. Il nome di Mazzini trovò eco per la prima volta nel febbraio del 1834 attraverso le colonne del giornale “ Severnaja pcela “ e “ Moskovskije vedomosti”  dove si parlava della “ Giovine Italia “ in toni negativi. Mazzini era già allora un temuto agitatore anche per l’impero Austroungarico e per lo Zar Alessandro II.

Nell’aprile del 1861 fu ristampato sul “ Kievskij telegraf” l’appello di Mazzini  “di liberare Roma e attaccare l’Austria nelle venezie”  L’attività del nostro Risorgimento destavano, interesse in molte delle persone più emancipate e qualificate della piccolo russia, come veniva chiamata l’Ucraina scippata del proprio nome da Pietro I.  

Molti italiani vivevano già ad Odessa e nelle città di Crimea come Fedosija e Sebastopoli. Tra questi, Giovanni Battista Cuneo, collaboratore di Mazzini, e lo stesso Garibaldi visse un breve periodo laggiù.  Da questo momento in tutto il paese, dalla Galizia in poi si diffusero le idee della “ Giovine Europa” non estranee alla vicina Polonia.

A causa della diffusione delle idee libertarie nelle regione della Galizia, Valina, e Podolia, vi furono molti arresti, tra i quali il mercante di L’viv, o Leopoli,  Milikovskyj. La rivolta contadina Gajdamaca  nell’ Ucraina del settecento era ancora viva nei ricordi e il nome Gonta era riaffiorato nelle società segrete oggetto di controllo della polizia imperiale. D’altra parte, Odessa era una delle città citate dallo stesso Mazzini con Barcellona, Siviglia, Londra dove aveva corrispondenti.  

Mazzini indica nel programma della “ Giovine Europa” esplicitamente il nome di Bogdan Chemel’nyckyi , atamano dei Cosacchi di Zaporozhye degli ucraini del XVII secolo, quando  “ le moltitudini della Lituania, della Galizia, dell’Ucraina fremevano speranze di libertà “, ricordando anche la rivolta Decabrista della più tarda epoca napoleonica a Pietroburgo e in Ucraina, specie a Poltava.

Il risveglio dei principi democratici che preoccupavano  gli imperi centrali, si ripercossero attraverso le affiliazioni alla “Giovane Polonia” fino ad arrivare nell’università di Kiev. Gli universitari ucraini Sosnovs’kyi e Cornyj, furono condannati a morte dal tribunale zarista, pena commutata nell’obbligo del servizio militare.  “ Ogni popolo, oltre ai propri obblighi, ha significativi doveri verso l’umanità ”, afferma l’apostolo d’Italia.

L’atto di fratellanza e lo statuto della “Giovane Europa” era diventato attraverso Konarski, il principio di liberazione di Polacchi e Ucraini senza però risolvere le questioni tra i due stessi popoli. Negli anni seguenti  al 1836 l’influenza del risorgimento italiano provocò intense condanne a studenti e attivisti delle scuole e delle università di Kharkiv e Kiev dove era docente di Storia Mycola Kostamarov.

Tra i letterati,  prima di tutti, Taras Shevchenko, il più grande poeta ucraino ed esponete del “Risveglio”, nella sua poesia “ l’Eretico” univa il motto della libertà nazionale all’appello per  tutti gli Slavi che “ diventino buoni fratelli e figli del sole della verità”.  Oltre a questi fondamentali uomini, che presero parte alla società segreta dei santi Cirillo e Metodio, furono ancora tanti altri i nomi che provarono a creare quel moto di libertà per troppo tempo  soffocato, come Mykola Savic di Poltava che aveva incontrato a Firenze e Roma il confratello slavofilo  Fjodor Cizov.

La Repubblica romana del ’49 e dieci anni dopo, la guerra d’indipendenza italiana del 1859 animarono ancor più l’Ucraina e l’interesse per l’Italia. Le circostanze e le affinità verso la ricerca dell’indipendenza ucraina si era però, concentrata sui rapporti tra slavi, seguendo ancora l’impostazione di Mazzini e di altri pensatori europei. Da qui il “ Libro dell’essere Ucraino “ di Kostamarov.  

Molti furono coloro che sentirono necessario l’impegno per la libertà. Nel 1861 Krasovskyj scriveva : “ Non abbiamo bisogni di regni ! Non abbiamo bisogno di signori ! Zar e signore sarà il popolo !”. Il professor Dragomanov che aveva visitato Firenze, dove aveva vissuto,  e altre città d’Italia e d’Europa, però, lamentava che in Ucraina non esistesse una figura come Mazzini, Garibaldi e Manin. La polemica, affermava Varvacev, aiutò gli ucraini a scoprire Mazzini e i mazziniani, segnando una pietra miliare che portò all’indipendenza nel nuovo secolo.

L’agitatore Dragomanov, venne citato da Franko nel 1885, che scriveva nella lingua ucraina, apprezzando l’attività intellettuale tesa al risveglio del popolo.  L’Eco di Mazzini,  si espresse in fine nella grande poetessa Lesja Ukrainka che da San Remo nel gennaio del 1903 scrisse al professore dell’università di Roma Angelo De Gubernatis, quando evidentemente ancora non erano sopite le speranze di libertà per il suo popolo.

Fonte bibliografica

Professore Mikail Varvacev “ Il mazzinianesimo nel mondo”

Edizione Domus mazziniana --Henry Bighammers (msg) 16:49, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]

I vostri errori sulla voce Dneper[modifica wikitesto]

La vostra nota Dneper, non è corretta. Non avete nessuna prove di di quello che scrivete. In Ucraina la lingua parlata nella stragrande maggioranza è malauguratamente russo

La prova provata e verità è empirica.

Siete clamorosamente in errore scrivere "russofono" come lingua minoritaria.

Lo sarà in futuro, speriamo, ma per ora scrivete falsità con frasi surrettizie.

--Henry Bighammers (msg) 10:30, 24 apr 2024 (CEST)[rispondi]