Discussione:Pelasgi

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Zacharia Mayani[modifica wikitesto]

Ho un po' sistemato questo paragrafo e ho aggiunto la bibliografia che ho trovato su en:Pelasgians. Ho ritenuto quindi che il template "da controllare" si potesse togliere. --Lucio Di Madaura (disputationes) 02:41, 1 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Pelasgi = Albanesi[modifica wikitesto]

In Toscana si trova un’antichissima città, verosimilmente fondata dai Pelasgi, che si chiama Cortona, (Nota, in Albanese: COR=raccolti, TONA=nostri, cioè “i nostri raccolti”). Dalla vasta e fertile pianura della Val di Chiana si accede a una rapida collina, in cima alla quale si trova un bellissimo castello, trasformato in museo archeologico. In mezzo ad un grosso patrimonio epigrafico, vi è anche una iscrizione particolarmente bella e interessante, su un sarcofago con addobbi floreali.

Su questo sarcofago appare la seguente scritta:


Nermin Vlora Falaski tradusse questa scritta pelasgica semplicemente con la lingua Albanese:


“La nave è per noi fierezza, coraggio e libertà”

Queste sono teorie pseudoscientifiche, non andare in giro a dire che Cortona è una città albanese perché penso che molti storici ti riderebbero in faccia.93.39.215.147 (msg) 02:03, 20 apr 2011 (CEST)[rispondi]
Non è una città Albanese, ma la lingua Albanese conserva intatta la prima lingua parlata sulla Terra, mentre i altri popoli lo hanno perso, facendo morire tutte le lingue antiche, parlo di Ititi, Sumeri, Sanscrito, perché il Greco e il Latino furono lingue fatte in laboratorio, cioè il popolo parlava diversamente nel confronto della amministrazione ecc. Molti documenti o iscrizioni antichi, specialmente pre greca, sono rimasti enigmi e rimarranno tali se non usano la lingua Albanese per decifrare. --109.53.10.186 (msg) 15:35, 1 nov 2021 (CET)[rispondi]
veramente Cortona è una città Etrusca e in Etrusco si chiamava Curtun, il Nome Cortona è in lingua italiana quindi la tua traduzione è semplicemente errata. --77.32.18.138 (msg) 01:41, 8 gen 2024 (CET)[rispondi]

questa voce è pari alla peggior delle puntate di Voyager

affinità accertate tra lingua etrusca/lemnia e lingua albanese[modifica wikitesto]

Una affinità tra la lingua etrusca/lemnia con la lingua albanese è stata avanzata da Zacharia Mayani,[1] e la stessa somiglianza è stata notata in precedenza da altri studiosi come G. I. Ascoli, 1877,[2] É. Schneider, 1889,[3] J. Thomopoulos, 1912,[4] G. Buonamici, 1919,[5].

A mio avviso non bisogna mettere in discredito una teoria riconosciuta da molti eminenti studiosi. La spiegazione potrebbe essere molto semplice. Oggi molti linguisti riconoscono un'affinità dell'albanese più con la Lingua tracica che con le lingue dell'illiria. La regione originaria degli albanesi potrebbe essere dunque la valle del fiume Strimone nel sudovest dell'attuale Bulgaria, dalla quale emigrarono nell'attuale Albania nel XI sec. d.C., a causa delle invasioni dei popoli slavi. Secondo lo storico tedesco G. Schramm gli albanesi potrebbero essere i discendenti della tribu' tracia dei Bessi, sopravvissuta con la sua lingua fino almeno al VI sec d.C.[6]. Sappiamo da Erodoto,[7] che la regione Crestonia sulla costa alle foci dello Strimone, a nord del mare Egeo, era abitata ai suoi tempi dai pelasgi e dai tirreni. Quindi è abbastanza logico pensare che nella sua formazione la lingua albanese abbia preso in prestito molte parole da lingue affini all'etrusco.

  1. ^ Zacharie Mayani, The Etruscans Begin to Speak, 1961, Trans. Patrick Evans, London: Souvenir Press, 1962.
  2. ^ Graziadio Isaia Ascoli, Studj ario-semitici, in "Memorie del Reale Istituto Lombardo", cl. II, vol. 10 (1867), pp. 1-36.
  3. ^ Édouard Schneider, Une race oubliée:les Pélasges et leurs descendants, E. Leroux, 1894.
  4. ^ Jakobos Thomopoulos, Ithaka und Homer: ein beitrag zur Homerischen geographie, Sakellarios, 1908.
  5. ^ G. Buonamici, rivista Studi etruschi, 1921.
  6. ^ Grottfried Schramm, "Anfänge des albanischen Christentums. Die frühe Bekehrung der Bessen und ihre langen Folgen, zweite, überarbeitete Aufl.", Freiburg 1999, 284 S
  7. ^ Erodoto, "Guerra persiana", I.57.

Teorie moderne[modifica wikitesto]

Andrebbero completamente tolte. Sono teorie prive di valore scientifico che non dovrebbero trovare ospitalità in una enciclopedia. --Tursclan (msg) 17:23, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Se nessuno è contrario, io inizierei a rimuovere le informazioni meno scientifiche da questa voce. Si accettano consigli. --Tur-X-clan (msg) 15:45, 9 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Bibliografia[modifica wikitesto]

Questa bibliografia comprende sia le tesi più accreditate che quelle minoritarie o discutibili.

  • 1774, Johann Thunman - Untersuchungen über die Geschichte der östlichen europaeischen Völker
  • 1777, Niccolò Chetta, Tesoro di notizie su de’ Macedoni
  • 1831, Giuseppe Crispi, Memoria sulla lingua albanese
  • 1854, J.G. Hahn, Albanische Strudien
  • 1864, Demetrio Camarda, Saggio di grammatologia comparata sulla lingua albanese
  • 1877, Louis Benloew, Grèce avant les grecs: étude linguistique e ethnographique
  • 1879, Pashko Vasa, The Truth on Albania and the Albanians
  • 1888, Marchiano Stanislao, I Pelasgi e la loro lingua
  • 1890, Ellis Hesselmeyer, Die Pelasgerfrage und Ihre Losbarkeit
  • 1894, Eduard Schneider, Une race oublièe: Les Pelasges et leurs descendantes
  • 1899, Bernardo Bilotta, Gli Enti Sacri della Bibbia ne' numi mitologici venerati dai Pelasgi Albanesi
  • 1907, J.L. Myres, A History of the Pelasgian Theory, The Journal of Hellenic Studies, Vol. 27, 1907, 170-225.
  • 1912, Iakovo Thomopoulos, Pelasgika
  • 1917, Donald Mackenzie, Myths of Crete and Pre-Hellenic Europe
  • 1934, J.A. Munro, Pelasgians and Ionians
  • 1936, Leonida Ndrenika, I Pelasgi e la loro lingua
  • 1960, Albert van Windekens, Etudes Pelasgiques
  • 1960, Fritz Lochner-Hüttenbach, Die Pelasger
  • 1964, Spiro Konda, Shqiptarët dhe problemi Pellazgjik
  • 1965, D.A. Hester, Pelasgian: a new Indo-European language?
  • 1973, Zacharie Mayani, Fundi i misterit Etrusk
  • 1975, James Melaart, The Neolithic of the Near East
  • 1977, Michael Sakellariou, Peuple préhelléniques d'origine indo-européennee
  • 1979, E.J. Furnee, Vorgriechisch-Kartvelisches: Studium zum ostmediterranen Subtrat nebst einem Versuch zu einer neuen pelasgischen Theorie
  • 1979, Fritz Schachermeyr, Die Ägäische Frühzeit
  • 1985, Rismag Gordeziani, Pre-Grecian and Georgian
  • 1985, Aristeidē P. Kolias, Arvanites kai hē katagōgē tōn Hellēnōn: historikē, laographikē, politistikē, glōssologikē episkopisē
  • 1990, Ludwig Klages, I Pelasgi
  • 1995, Edwin Jacques, The Albanians: an ethnic history from prehistoric times to the present
  • 1998, Robert D'Angely, Enigma
  • 2001, Jean Faucounau, The Proto-Ionians: Story of a Forgotten People
  • 2002, Giuseppe Capone, Alatri: Il nome antico di una città più antica. Un’allettante ipotesi cullata dalla storia
  • 2003, Mathieu Aref, Albanie ou l'incroyable odyssée d'un peuple préhellénique
  • 2003, Christiane Sourvinou-Inwood, Herodotus and others on Pelasgians: Some Perceptions of Ethnicity
  • 2004, Mathieu Aref, Grèce: (Mycéniens = Pélasges) ou la solution d'une énigme
  • 2004, Νίκος Στύλος, Η Προϊστορία των Αρβανιτών
  • 2005, Dhimitër Pilika, Pellazget
  • 2007, Ignacy Ryszard Danka, Pelazgowie, autochtoni Hellady: Pochodzenie, język, religia
  • 2008, Shaban Demiraj, Epiri, Pellazgët, Etruskët dhe Shqiptarët

13 agosto 2018 18:41

Prima di cercare improbabili origini con i popoli preellenici bisognerebbe trovare una spiegazione ad alcune grosse incertezze della storia del popolo albanese. I dardani a cui spesso si fa riferimento dovrebbero far riflettere sull'assonanza col nome dello stretto dei Dardanelli, che potrebbe far ipotizzare una migrazione storica da questa zona o attraverso questo luogo. Le recenti indagini genetiche concordano sul fatto che gli albanesi attuali e in special modo quelli del Kosovo hanno una forte componente genetica mediorientale creatasi da un numero esiguo di persone, questo si spiegherebbe con una migrazione da sud-est. Tale tesi trova inoltre un'ulteriore prova, cioè una forte similitudina tra molte parole rumene e albanesi, a prova di un'origine affine dei due popoli. Mentre i rumeni a nord subirono una lenta ma inesorabile romanizzazione, gli albanesi probabilmente rifugiatisi nelle impervie montagne balcaniche riuscirono a mantenere più o meno integra la loro lingua evitando però anche un'eventuale elenizzazione proveniente da sud. Questo corridoio-rifugio si trovava quindi abbastanza a sud da evitare la romanizzazione come accuduto ai rumeni, ma anche abbastanza a nord da evitare l'influenza linguistica greca, come l'hanno subita gli antichi macedoni. Tutti i termini albanesi riguardanti la vita marittima infatti sono stati presi in prestito dalle popolazioni vicine, il che significa che l'attuale posizione sulle coste adriatiche è da ritenersi relativamente recente. Oltre a questo in Albania e in Kosovo troviamo un'altra importante anomalia riguardante la presenza molto consistente di toponimi slavi. Quest'ultimi sono davvero numerosissimi: Korcë(Kor'ca-Gorica), Kamenicë(Kamenice), Pogradec, Leshnicë(Leśnica), Trebinjë(Trebinje-Trebnje), Dishnicë(Dišnica) , Drenovë(Drenovo), Rehovë(Orehovo), Borovë(Borovo), Novoselë(Novo Selo), Leskovik(Leskovo), Glinë(Glina), Goricë(Gorica), Bistricë(Bistrica), Drashovicë(Dražovica), Kremenar(Krémen), Grabovë(Grabovo), Karkavec(Krakovec), Selishtë(Selište) , Sllatinë(Slatina), Kollovoz(Kolovoz), Prosek(Prosek), Guri Bardë(Gornje Brdo), Oreshkë(Oreške), Selcë(Selce), Jezercë(Jezerce), Bradoshnicë(Bradošnica), Patok(Potok), Gradishtë(Gradište), Pojan(Poljana), Topojë(Topoli), Selo(Selo), Selenica(Zelenica), Gradec, Koritë(Korita), Malinë(Maline), Shebenik-Jabllanicë(Šibenik-Jablanica), Podgorcë(Podgorica), Sllatinë(Slatina), Zagrad(Zagrad), Shirokë(Široko), Tërnova(Trnova) ecc. Questi sono solo alcuni toponimi che hanno un chiarissimo significato in tutte le lingue slave. Quasi sicuramente questi toponimi sono ciò che resta dell'antico regno della Croazia Rossa(Crvena Hrvatska) o addirittura sono ciò che è rimasto di un'antica presenza slava che è rimasta solo nell'antica Croazia Bianca, l'odierno litorale croato. Dove sono finiti questi antichi abitanti slavi? In parte si sono albanesizzati e in parte sono sopravvissuti attraverso i popoli croato, serbo, macedone. Prima di cercare chissà che leggende mitologiche sull'origine albanese quindi, bisognerebbe risolvere questi dilemmi che rimanendo senza risposta rischiano di trasformare il dilagante nazionalismo albanese in un gigante dai piedi di argilla.

Descrizione classica[modifica wikitesto]

La voce inizia con un capitolo (descrizione classica) che sostiene numerose tesi ma è completamente privo di fonti. Penso che siano necessarie citazioni o altrimenti debba essere drasticamente ridotto. Se non ci sono obiezioni, ci provo nei prossimi giorni (a reperire citazioni e a tagliare ciò che resta privo di fonti).--Federico Bardanzellu (msg) 21:11, 2 nov 2014 (CET)[rispondi]

Abbiamo percorso tutti gli interventi, che risultano del tutto innapropriati. Se si vuole svelare il dilemma lingustico europeo, giammai sarà risolto, se non si studia a fondo scientificamente la lingua albanese. Essa di persestessa, ha la facoltà unica, di potere corrispondere a tutte le pronuciie vocali delle altre lingue. Unica in tale senso. Quindi solamente se i linguisti e altri studiosi, approfondiranno gli studi sulla lingua albanese, si arriverà a sorprendenti scoperte, in cui la lingua albanese, che conta su 750 radici di nomi monosillabici di origine prettamente pellasgica, che nessuna altra lingua possiede. Quseto e tutto. Chi vuole intendeere, intenda. Academicus.