Discussione:Essere

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Filosofia
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)


La teoria di Parmenide sull'essere deve essere espressa solo alla voce Parmenide, che contiene parte della voce essere. Comunque, non credo che l'articolo sia stato preso da qualche altra parte.

copy e doppione
copy: la prima parte (l'attuale par .1) l'ho scritta io e confermo che non ho copiato (naturalmente da q.che parte ho studiato ma è farina del mio sacco giuro), il seguito non so.
Doppione...non esattamente: qui se siete d'accordo metterei solo un breve cenno a ciò che Parm. dice sul tema, ovviamente facendo un rimando alla voce principale Parmenide per approfondimenti. che ne dite? Il tutto perChé se non esponi la varie teorie sulle E. che si sono succedute nel corso della storia (almeno per sommissimi capi) dovresti mettere teorie personali....cosa ovviamente non consentita in wiki - può andare? p.s. per favore loggatevi e firmate --Qskwatsch 19:08, 17 mag 2006 (CEST)[rispondi]


Manca un riferimento all'essere secondo Sartre. --Codas 11:10, 1 set 2007 (CEST)[rispondi]


Tullius del 18/11: «Rimuovo interventi piuttosto personali per non dire alla brunirob»[modifica wikitesto]

Con la motivazione in oggetto Tullius ha eliminato un mio intervento del 18 novembre, dove avevo inserito alcune frasi che ritenevo di buon senso, al fine di rendere più chiara la premessa al navigatore non particolarmente preparato che cercasse la voce essere su Wikipedia.

Si tratta dei due blocchi seguenti:

1)

«Nella concezione parmenidea lessere è eterno, immutabile e non materiale, quindi non collocato nello spazio né soggetto al tempo né passibile di mutamento o di movimento alcuno. Su questo concetto base, troppo rigido per apparire plausibile in accordo con la realtà, si sono poi innestate modifiche marginali o importanti da parte di quasi tutti i filosofi posteriori già nell'antichità, a cominciare da Platone e Aristotele.»

2)

«Parmenide vive drammaticamente il conflitto tra astrazione teorica e naturalismo; vede che il mondo è molteplice ma lo nega, egli vede la sua ragione e il suo compito di filosofo indurlo coerentemente a negare la realtà del movimento in quanto non essere, che il suo allievo Zenone esprimerà al meglio. Egli nega validità gnoseologica agli sensi per riservarla unicamente alla ragione astratta che ne prescinde. La conclusione è che il divenire, il mondo, la vita, gli enti singoli e particolari sono tutte illusioni provocate dai nostri sensi. C'è un solo essere, vero, statico, uno, eterno, indivisibile, ossia uguale a sé stesso nello spazio e nel tempo perché diversamente, differenziandosi, sarebbe il non-essere »

Non penso con essi di aver fatto qualcosa di “personale”, ma semplicemente di aver cercato di rendere più chiaro il fatto che il concetto parmenideo di “essere” ha senso solo se correlato a quello di non essere” (almeno questo ho imparato sui banchi dell’università in teoretica) . Mi chiedo quindi perché Tullius non abbia considerato l'opportunità di ciò. E in ogni caso: perché non sottoporre l’eliminazione alla "discussione" prima di effettuarla?

Perciò domando a Tullius:

1°) Che ruolo hai in wikipedia per agire così d’autorità?

2°) Che cosa ci sarebbe stato di così sbagliato nel mio edit?

3°) Che vorrebbe dire alla brunirob?


Senza rancore, ma tanto per capire e sapermi regolare in futuro --Aristo.tele6 (msg) 07:24, 3 dic 2008 (CET)[rispondi]

Più volte è stato cancellato un mio intervento nell'ambito di FISICA CONTEMPORANEA da parte di TULLIUS e sostituito con altre parole sbagliate. L'equivalenza energia-massa di Einstein non porta affatto alla non concretezza delle cose. Inoltre ho sottolineato che la scienza non ha lo scopo di dire cosa sia l'Essere e tu l'hai cancellato producendo una FALSA interpretazione di ciò che realmente è. Ancora, il terzo punto, riferito alla possibilità di un "quid" al di là dello spazio-tempo (che viene generato nel Big Bang) è ravvisabile chiaramente nella Teoria del Big Bang. Quindi, prima di scrivere scempiaggini col rischio di passare informazioni errate, informati e non cancellare le cose giuste dette da altri.

Utente anonimo[modifica wikitesto]

Invito l'utente anonimo a moderare i termini, evitando espressioni come giusto/sbagliato ed altre ingiuriose sulla mia pagina discussione. Questa voce è già stata oggetto dei vandalismi di Brunirob e dei suoi cloni (bloccati all'infinito), dopodichè aveva raggiunto un certo livello di sistemazione. Ora le tue modifiche su Democrito, Epicuro e il medioevo biblico come puoi notare sono pressochè rimaste intatte, ho solo aggiunto una piccola parte sul nuovo concetto di materia, documentata in bibliografia. Cosa vuoi di più? Non penso di doverti ulteriori spiegazioni. --Tullius (msg) 17:00, 11 mar 2009 (CET)[rispondi]

Per Tullius[modifica wikitesto]

Il problema è che ci sono cose giuste e sbagliate e quelle che si è tentato di correggerti sono proprio sbagliate e alterano ingiustamente il significato della ricerca scientifica, soprattutto se rientrano nel paragrafo "Fisica contemporanea".

Ci sono cose giuste e sbagliate secondo te. Sei stato tu a introdurre il paragrafo sulla fisica contemporanea, ma qui se ne deve parlare in relazione al pensiero filosofico sull'essere. Ti consiglio di documentarti prima di dare giudizi sommari. --Tullius (msg) 18:00, 11 mar 2009 (CET)[rispondi]

Per Tullius[modifica wikitesto]

Chi ha scritto l'ultimo messaggio sono io. Leggi prima di cancellare. La tua interpretazione del concetto di energia-materia è scientificamente sbagliato, come la tua interpretazione del ruolo della scienza. Leggi quello che ho cambiato: così è più corretto.

Inoltre sbagli a considerare come semplice Neoplatonismo e Neoaristotelismo le teorie di Agostino e Tommaso perché il loro pensiero nasce prima di tutto dal Cistianesimo, il quale prende i concetti da Platone e Aristotele solo per spiegare concetto ad esso propri. Il concetto di Dio cristiano, e di Essere, non è quello platonico e aristotelico.

Utente: Martin il grande.

L'utente Martin continua a porre la discussione nei termini di giusto/sbagliato, quando il compito di wikipedia non è di riferire la versione "giusta", ma quella verificabile. La parte da me inserita sui risvolti filosofici delle scoperte scientifiche sulla materia-energia tratta di temi tutti rintracciabili ad esempio nei seguenti testi: Il tao della fisica di F. Capra; La medicina della luce di G. Conforto. Questa è la parte che è stata da lui più volte rimossa:

«Di quest'ultima si è giunti a rivoluzionarne totalmente il concetto, scoprendo che la materia non è affatto qualcosa di fisso, scontato, e rigidamente meccanico come pensavano i democritei e gli empiristi dell'età moderna, ma è al contrario una funzione dell'energia, il risultato macroscopico di fenomeni non meccanici e immateriali. Ne risulta che i corpi non sono fatti di materia inerte, bensì di luce, di energia.»

--Tullius (msg) 18:27, 11 mar 2009 (CET)[rispondi]

Pagina protetta una settimana per edit war, cercate un po' di dialogare. {Sirabder87}Static age 18:28, 11 mar 2009 (CET)[rispondi]
Io dialogherei volentieri, ma vorrei sapere dall'utente Martin per quale motivo quella parte da me inserita sia da rimuovere, dato che sull'argomento ci sono i pareri di filosofi e scienziati. Il fatto che lui dica che io "scrivo scempiaggini" non è un motivo valido.--Tullius (msg) 20:09, 11 mar 2009 (CET)[rispondi]

Per una corretta diffusione del sapere, fondato sui libri e non sull'interpretazione soggettiva e spesso erronea dei medesimi[modifica wikitesto]

Sono Martin il grande. Ci sono dei concetti giusti e sbagliati: la loro verità si fonda proprio sulla interpretazione corretta di quello che è il lavoro o lo studio di altre persone. Pertanto la tua affermazione è scorretta e non giusta, dal momento che introduce dei significati che non c'entrano affatto con la teoria in questione, rintracciabile in qualunque libro che tratti di Relatività. La rivoluzione della formula che esprime l'equivalenza tra massa ed energia sta nella sua utilità ad esempio a livello di termodinamica nucleare o di ingegneria nucleare (vedi bomba atomica), oppure sul suo uso all'interno della fisica delle interazioni fondamentali e della teoria del Big Bang. E' rivoluzionaria, ma non vuol dire nulla l'affermazione che "la materia non è affatto qualcosa di fisso, scontato, e rigidamente meccanico"! Da sempre, fin dai tempi di Eraclito, Democrito, e poi di Empedocle e Anassagora, la materia non era né qualcosa di scontato (che cosa vuol dire in questo caso?), né di fisso: dal momento che è fatta di atomi o particelle elementari in moto. Invece è proprio sbagliato il fatto che la materia non sia qualcosa di meccanico!! Anzitutto che cosa significa? Si parla infatti di MECCANICA RELATIVISTICA, facendo riferimento alla meccanica che utilizzi le formule della Relatività. Quanto detto si trova chiaro e tondo, senza che ci sia bisogno di darne interpretazioni soggettive, su qualunque testo del settore e di filosofia, tra l'altro. La massa sarebbe il risultato macroscopico di fenomeni immateriali e non meccanici?! Ma che senso ha una frase del genere? La relazione E=mc^2 indica che per il fatto stesso che un corpo ha la massa, esso ha a disposizione una certa quantità di energia: si può quindi misurare l'energia (attraverso il segnale elettrico che compare in un rivelatore) per scoprire la massa di una particella. Non dice che la materia è fatta di "aria" o di niente! Tutto qui: il resto sono cose inventate. Addirittura i corpi sarebbero fatti DI LUCE?! Ti sfido a trovare un testo che dica questa roba! Soprattutto se si sta parlando di fisica e non è un romanzo!

Il concetto essenziale in filosofia della Relatività è semmai la messa in discussione dell'assolutezza di tempo e spazio, i quali a secondo dell'osservatore possono dilatarsi o allungarsi. Sul superamento del determinismo è essenziale invece la MECCANICA QUANTISTICA, con la sua interpretazione probabilistica della realtà. Pensa che Einstein, come ebbi a riportare, scrisse a tal proposito la famosa frasa:"Dio non gioca a dadi". Anche per Einstein fu sconvolgente e da ciò si evince la concezione deterministica ancora radicata in Einstein. Quanto detto si trova in qualunque testo di Relatività e di Meccanica quantistica.

Aggiungo e sottolineo ancora la scorrettezza dal punto di vista storico-filosofico del collocare la concezione dell'Essere di San Tommaso e Sant'Agostino nel Neoplatonismo!! Plotino fa parte del Neoplatonismo! Gli altri sono prima di tutto pensatori CRISTIANI, che fanno riferimento all'Essere della Bibbia, al Dio cristiano, che si differenzia dal Dio greco. E anche questo si trova su qualunque libro di filosofia.

Detto questo, capita a tutti di sbagliare, ma l'importante è ad un certo punto riconoscerlo: "Errare humanum est, perseverare diabolicum".

L'ennesimo clone di Brunirob[modifica wikitesto]

Come supponevo, l'anonimo che si è rinominato "Martin il grande" è l'ennesimo clone di Brunirob, un utente che è stato bloccato all'infinito a seguito di reiterati vandalismi, tra cui quello di crearsi il consenso attorno a sé ricorrendo a più sockpuppet. Vedere qui, qui, qui,qui, e qui per averne conferma. Finora ne ha utilizzati una trentina, ma evidentemente non gli bastano, dato che continua a evadere il blocco e a prendere in giro gli altri utenti di wikipedia. Intanto provvedo a cancellare i suoi interventi su questa discussione. --Tullius (msg) 18:47, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]

Ma non è vero!![modifica wikitesto]

Io prima sono intervenuto con il mio Ip, poi ho capito che ci si può registrare con un nome e mi sono registrato come Martin ilgrande! Ma qua stiamo scherzando! Non so neanche chi sia sto tizio. Avete qualche serio problema! Vi sentite perseguitati a quanto vedo! A me sembra invece che questo TULLIUS vada in giro a scrivere cose non vere e danneggiando l'informazione. Io non so come si fa, ma vorrei che quello che ho scritto nel messaggio precedente fosse preso in considerazione perché è giusto e se volete vi riporto bibliografia con le pagine da cui ho letto quelle cose. Mentre le cose che ha scritto TULLIUS sono inventate di sana pianta.

Sono quanto mai stupito dal clima che si respira in questi spazi. E man mano mi convinco che wikipedia non è quel paradiso che all'inizio sembrava che fosse. C'è una ignoranza che dilaga, mascherata dietro alla citazione di titoli di libri che dubito siano stati letti. Questa scorrettezza è una mancanza grave. Cercherò a questo punto di rivolgermi a qualcuno che possa porre rimedio, almeno per quanto riguarda que pochissimo che mi sono proposto di regolarizzare, a questa situazione. E' tristissimo che certa gente possa scambiare altra gente, solo perché si sente presa in fallo e scoperta nella sua non conoscenza dell'argomento. E' VERGOGNOSO.

Al di là di questo, solo per il futuro lettore della voce ESSERE, ti invito a rileggere le considerazioni che ho fatto e a interrogarti sulla pertinenza delle tue argomentazioni. Grazie.

Una nuova sceneggiata[modifica wikitesto]

Adesso dà inizio ad un'altra sceneggiata. Certo che come attore è davvero insuperabile, è capace persino di intrattenere animate discussioni con i propri sockpuppet pur di confondere gli altri. --Tullius (msg) 19:38, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]

Correzzione su definizione Platonica essere raggiungibile attraverso la intuizione[modifica wikitesto]

In realtà l'essere è raggiungibile per Platone attraverso la dialettica,infatti la idea del bene è l'oggetto della dialettica ed è raggiungibile sottoponendo la idea a tutte le confutazioni,per giungere così al principio anipotetico.E' vero che è una intuizione ma il percorso è particolare,è una intuizione indotta da questo modo caratteristico della dialettica appunto,sostenere solo che l'essere è raggiungibile secondo Platone attraverso solo la intuizione,Prevede la inutilità della filosofia e della dialettica,che in Platone sono la stessa cosa.Anche il Budda usa questo tipo di procedimento,che prevede sempre una intuizione certo,però indotta dalla ripetizione degli esempi sempre de lo stesso motivo ma con spiegazioni diverse. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.36.151.150 (discussioni · contributi) 28 mar 2011, 20:13 (CEST).

  1. Aiuto:Cita le fonti
  2. Aiuto:Firma
  3. Ti do qualche dritta sull'ortografia:
    1. "E'" non esiste, devi scrivere "È"
    2. Dopo la punteggiatura va lo spazio
    3. Spero che "correzzione" sia un errore di battitura--Horcrux92. (contattami) 20:25, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Filosofia greca dentro la Bibbia[modifica wikitesto]

Sulle citazioni bibliche dobbiamo stare attenti, vi è molta filosofia greca dentro alcuni testi.

Ricordo che gran parte dell'esegetica biblica è basata sulla Bibbia dei 70 tradotta in greco ad Alessandria durante il regno Tolemaico. Quindi dal testo ebraico (secondo la lettera di Arimastea a Filocrate anche per intervento dello Spirito Santo) è stata fatta la traduzione in greco. Concetti come l'Essere, Nous, Logos erano concetti ben conosciuti dalle elite culturali ebree di Alessandria e non solo. Nella traduzione si è fatta un pò di esegetica e quindi i significati sono esplosi. Il "ruhac" ebraico cioè brezza che annunciava la presenza di Dio è divenuto "Spirito di Dio o Spirito Santo" assumendo gli aspetti di "persona" Essere/Logos. Andando al di là del fatto puramente sensibile. Io sono colui che sono, cioè io sono l'essere. nella Bibbia ebraica è un più semplice io sono YHWH. Il tetragramma è stato poi tradotto semplicemente come "Signore" nelle innumerevoli altre parti bibliche. La traduzione in greco comunque è considerata, dai cristiani, fatta per intervento dello Spirito Santo, infatti vi è il miracolo delle 72 "traduzioni identiche". L'esplosione di significati e l'uso dei precisi e molteplici vocaboli greci (tipici della filosofia) sono stati quindi voluti dallo Spirito. Gli ebrei l'hanno progressivamente abbandonata quando è stata adottata dal mondo Cristiano. Ma comunque neanche il più recente testo Masoretico ebraico e i testi degli Esseni trovati a Qumram sono "pre-influenza greco-ellenistica". Ricordo a tal proposito i testi scritti da ebrei direttamente in greco come quelli sapienziali(etici) anche se si riferiscono a periodi precedenti "mitici". Riguardo al significato "assoluto" del tetragramma è un problema irrisolto, non sappiamo quali vocali mettere (la scrittura non ha vocali), quindi non sappiamo il significato originario. Nella fase più antica si usava seplicemente in nome EL (Dio di...) Isra-el / Micha-el come nei fenici vi è Ba-al. (perido politeista). Invece durante il periodo Iavista (verso il monoteismo) non si poteva scrivere Dio come non lo si poteva rappresentare e questo può spiegare la "non parola". --Andriolo (msg) 10:21, 11 nov 2011 (CET)[rispondi]

Mi correggo il passo ebraico tradotto in greco Io sono l'essere nella bibbia: significa "ci sono" .... Ma comunque il problema non cambia, la lingue ebraica è molto ambigua, mentre il greco è molto preciso. I 70 devono aver fatto una "faticaccia enorme".--Andriolo (msg) 00:36, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Parte iniziale[modifica wikitesto]

Ho aggiunto "essere ontologico" nella parte iniziale perché è lo studio dell'essere in se che è importante. Ho tolto il riferimento alla filosofia indiana per il fatto che non analizza e si pone domande sull'essere, ma dice semplicemnete che è così. Infatti la grande invenzione della filosofia greca, cioè il porsi problemi sulla definizioni delle premesse e sul metodo (episteme). In parole povere nessun altra cultura si pone il problema "posso io conoscere l'essere?". "cosà intendo per Essere?" "quali sono i miei mezzi?" "sull'uso e sui limiti dello strumento comparativo di quantità (logica)?". Le altre culture come quella indiana danno per scontato ciò e semplicemente cercano di arrivare a conoscere all'essere(Dio) partendo da premesse indiscutibili. Questo vale per la "filosofia" Ebraica (pre-ellenistica) e Cinese e molte altre. Dopo con i contatti, vari regni indo-greci e i sultanati musulmani, le cose sono cambiante le filosofie si sono mescolate ma spesso è difficile dire quanto antica e originaria è un idea.

Vi è un grande testo del canone buddista "il discorso di Menandro" che da un idea delle iterazioni fra la filosfia greca e quella orientale, anche se il problema esaminato è solo quello etico. Comunque Shankhara (Metafisica) il grande commentatore delle Upanishad mostra di conoscere Platone comunque non continuando a porsi il problema di metodo. --84.222.76.35 (msg) 12:12, 11 nov 2011 (CET)[rispondi]

Ho ritenuto di dover lasciare il riferimento alla filosofia indiana perchè ci sono testi che confermano come anch'essa in maniera più o meno simile ne abbia trattato.--Trambolot (msg) 01:26, 16 nov 2011 (CET)[rispondi]

Se togliamo l'episteme ("analisi critica ad opera del logos sul metodo e l'oggetto"), l'intuzione intellettuale dell'essere ontologico risolve un problema teoretico essenziale per l'uomo cioè la ricerca di senso, ma questo è tipico di tutte le culture umane, di ogni tempo e luogo, quindi non solo di quella Indiana. In tutte queste culture l'intuizione si manifesta attraverso l'idea tipica del naturalismo panteistico. Penso che un paragrafo sulle culture che non usano l'episteme possa ben starci qui. Quindi non solo gli Indiani, ma ovviamente anche gli Ebrei antichi, i Mesopotamici, gli Indiani d'America e gli Aborigeni Australiani, e tutte le culture sciamaniche ecc. Però il metodo di analisi, e il concetto dell'essere ontologico "a prescindere" è solo greco e ovviamente di noi contemporanei. --Andriolo (msg) 16:12, 16 nov 2011 (CET)[rispondi]


Sicuramente i testi indiani a cui ti riferisci sono le Upanishad. Ma la datazione di tali testi, almeno secondo il metro occidentale, è alquanto problematica. Il Brahman che conosce se stesso ed è nel tutto [visione panteista] è presente nelle Upanishad. Il rischio però è che le parti in oggetto possano benissimo essere collocate in un epoca in cui la dialettica sull’essere era patrimonio comune un pò come succede nella Bibbia. Sappiamo che la “tradizione indiana” colloca la composizione in un periodo ampio e incerto riferibile probabilmente al nostro VIII-III sec. a.c. (guarda caso fino a Chandragupta) (movimenti contro i Brahmini, e difesa ("simil-apologetica") induista). Ma esse sono state cristallizzate e iniziate a scrivere (quindi divenute oggetto di analisi filologica) in epoca molto molto tarda corrispondente al nostro basso medioevo. Con la Bibbia abbiamo esattamente gli stessi problemi interpretativi. Testi scritti in periodo ellenistico su "tradizioni" orali e scritte precedenti, mesopotamiche ed egizie (gli ebrei avevano la scrittura molto prima degli indiani, (forse già al tempo di Giosia, vi era un lavoro di sintesi). Il tutto in una grande commistione di elementi disparati. Infatti noi troviamo nel libro dell'Esodo, fatti del XIII sec a.c. (Es 3,14-15) un espressione tipica della filosofia greca ("io sono colui che sono" cioè Dio è Essere. Anche nei vangeli vi è la stessa espressione Gesù dice "io sono" ma grazie alla filologia sappiamo che al tempo di Mosé, Dio era semplicemente "El". Anche il misterioso JHWH è più tardivo forse "post-esilio". L'esamina "storica" dei vari "taglia e cuci" all'interno delle Upanishad non è mai stata fatta e sempre per il ben noto problema epistemologico "non c'è mai stata critica del testo". Inoltre anche oggi tale operazione viene vista negativamente e respinta fideisticamente dai maggiormente interessati. Direi di modificare IX sec. con Upanishad... --Andriolo (msg) 16:12, 16 nov 2011 (CET)[rispondi]

Filosofia in senso lato[modifica wikitesto]

Se consideriamo la filosofia in senso ampio, a prescindere dal metodo e dal dubbio sistematico, è il caso di inserire a questo punto anche i libri sapienziali dell'antico testamento. Il problema dell'essere è indubbiamente stato risolto in maniera "geniale" dall'ebraismo con il Dio persona, dotato di volontà.

Se estendiamo alle Upanishad il concetto di testo filosofico, dobbiamo considerare anche i Sapienziali dell'A.T. e il Corpus Hermeticorum. Cosa ne pensate ? Andriolo

Paragrafo Fisica Quantistica[modifica wikitesto]

Per quanto riguarda la stabilità del protone, sono in corso esperimenti per verificare quella che rimane un' ipotesi.
Il libro di Gaetano Conforto è estremamente discusso e non trova un gran numero di estimatori fra scienziati e ricercatori di fisica; inoltre le sue idee non sono mai state sottoposte a validazione scientifica o non hanno mai superato il vaglio della stessa.
Viene utilizzata una terminologia pseudoscientifica dal significato vago o sbagliato, per esempio quando si parla di "energia universale" o quando si accostano in maniera sinonimica termini come luce ed energia.
Personalmente ritengo che l'unico significato accettabile di esistenza sia quello di appartenenza ad una classe e che le disquisizioni secolari sugli altri significati siano dovute per lo più a difficoltà linguistiche nel definire propriamente il significato di essere. In tal senso segnalo che alcune lingue sono prive della forma al presente del verbo essere e ciò rende estremamente difficoltosa la traduzione di ragionamenti riguardo alla questione.

Errore grammaticale?[modifica wikitesto]

Vorrei far notare a chi ha apportato l'ultima modifica che scrivere "che cosa" o semplicemente "cosa" e' uguale, e togliere il "che" non e' un errore di grammatica.--Rembw (msg)

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Essere. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 23:17, 30 nov 2017 (CET)[rispondi]

Ente Vs essere[modifica wikitesto]

Ho visto che diversi anni fa la ex voce ente è stata dirottata in questa (essere), come se fossero equivalenti. Però, questo è in contrasto con un bel po' di manuali di storia della filosofia. Poi, il povero Heidegger e l'amico Aristotele non saranno mica tanto d'accordo che ente ed essere siano la stessa cosa. Comunque valeva la pena di lasciarla per descriverne le peculiarità dottrinali e formali. Propongo di distinguere le 2 voci e riesumare quella sull'ente. Attendo pareri. --Sistoiv (msg) 15:41, 16 ago 2019 (CEST)[rispondi]