Discussione:Disturbo da deficit di attenzione/iperattività

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Medicina
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BLievi problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Informazioni esaustive nella gran parte dei casi, ma alcuni aspetti non sono del tutto approfonditi o altri non sono direttamente attinenti. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
BLievi problemi di scrittura. Qualche inciampo nello stile. Linguaggio non sempre scorrevole. Strutturazione in paragrafi adeguata, ma ancora migliorabile sotto alcuni aspetti. (che significa?)
AI contenuti della voce sono interamente verificabili tramite fonti autorevoli e attendibili. Il tema è stabile e non dovrebbe necessitare di aggiornamenti futuri. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file o altri sono inadeguati. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel febbraio 2016

Vorrei aggiungere che la voce mi sembra eccessivamente sintetica e personalmente la ritengo tutt'altro che 'neutrale'. L'opinione di centinaia di specialisti in tutto il mondo viene confrontata con le opinioni (seppure eminenti) di qualche specialista 'locale', nonchè dell'onnipresente Sasz il quale per inciso negava (o sarebbe meglio dire nega) l'esistenza di gravi patologie mentali come la schizofrenia in virtù dell'idea che la malattia mentale (o meglio con un termine più moderno) un disturbo neurocomportamentale banalmente sono invenzioni della società. Personalmente comincerei a redigere questa voce a partire da una BUONA TRADUZIONE della voce originale in inglese dato che allo stato attuale mi pare che questa voce faccia più DISINFORMAZIONE che INFORMAZIONE sull'ADHD rischiando di sviare l'attenzione da un problema che per sua natura ('sono solo ragazzipasserà) tende ad essere sottovalutato o è poco conosciuto. In particolare, in riferimento ai farmaci, vengono presentati soltanto alcuni prodotti ed evidenziati esclusivamente i possibili effetti collaterali. Questo denota una profonda ignoranza da parte del compilatore di questa voce sui meccanismi di 'report' degli effetti collaterali e sul fatto che praticamente qualunque farmaco potrebbe avere o ha degli effetti avversi in talune, particolari circostanze (la comune aspirina ad esempio è un vasodilatatore che può aumentare sensibilmente il rischio di ictus nelle persone con arteriosclerosi o predisposte a fragilità capillare). Nessuno tuttavia sulla base dell'effettiva letalità dell'aspirina in alcuni casi si è mai sognato di affermare che a) l'aspirina non è un farmaco efficace o b) il mal di testa non esiste!!!

Spero di aver dato il mio contributo. Tralaltro mi offro per la traduzione dall'originale inglese, come da me sopra proposto.

Cordiali Saluti,

F.F.

proposta accettata, traduci in Utente:Ignlig/strumenti1 e poi vediamo di integrarla in questa voce --ignis Fammi un fischio 23:20, 24 mar 2010 (CET)[rispondi]


Ho rimosso il riferimento ad LSD e cocaina, perchè da come era scritto sembrava che si dicesse che LSD e cocaina sono amfetamine. --Loryball 16:33, 14 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Rimossa sezione riguardante i test

Ho rimosso la sezione riguardante i test nella quale era addirittura contenuta una indicazione di valutazione. Non credo sia compito di una voce enciclopedica fornire dettagli diagnostici e guide generali sulla valutazione di test psicologici, soprattutto se questi sono al centro di grandi dibattitti che ne contestano la validita' e non ne fissano le modalita' di applicazione. Tutti i neuropsichiatri infantili che trattano la sindrome mettono in guardia dal rischio di valutazioni "fai da te", fondate su semplici osservazioni soggettive e non su valutazioni cliniche ripetute e prolungate. Wikipedia non deve in nessun modo favorire questa pratica e deve pertanto limitarsi a riferire esclusivi contenuti scientifici verificabili.--192.91.60.10 13:22, 2 lug 2007 (CEST)[rispondi]

A sostegno della "inopportunita'", estrema soggettivita' e pericolosita' di una sezione "Test" nella voce, copio e incollo quanto riportato in: "American Academy of Pediatrics Annual Meeting Attention Deficit Hyperactivity Disorder: Current Diagnosis and Treatment, Mark L. Wolraich"

« ... la diagnosi dell'ADHD resta legata a criteri diagnostici limitati. La diagnosi dipende dall'osservazione del comportamento dei bambini da parte di diverse fonti, in particolare genitori ed insegnanti, spesso discordanti tra loro, senza un metodo chiaro per risolvere queste discrepanze. Una delle fonti di discrepanza è il fatto che i comportamenti sono influenzati dall'ambiente. La classe scolastica quindi potrebbe dare adito a comportamenti diversi da quanto osservato a casa, inoltre i rapporti delle osservazioni sono spesso soggettivi a causa dell'assenza di specifiche competenze per l'osservazione dei comportamenti stessi, gli osservatori dovrebbero usare il loro proprio metodo personale di giudizio. Inoltre i criteri sono gli stessi indipendentemente da età e stato di sviluppo, mentre in realtà il comportamento dei bambini varia anche in base al loro stato di crescita” . »

Parlare di "candidatura" e "candidati" in ambito medico-scientifico mi sembra inoltre inadeguato. In medicina si parla di rischio o fattori di rischio. --192.91.60.10 13:44, 2 lug 2007 (CEST)[rispondi]

I dati sulle società /affiliazioni di Giù le mani dai bambini sono errati: nessun Ordine dei medici o "associazione di specialisti" supporta la campagna, che in tempi recenti ha anche iniziato ad essere pesantemente messa in discussione per la sua vicinanza a Scientology. Inoltre, la figura del "Pedagogista Clinico" in Italia, per Legge, non esiste, ed i dati riportati sono relativi a tipi di intervento psicologico clinico, e non pedagogico. Sarebbe interessante citarne la fonte... Se non vengono precisati prossimamente, passo io a correggere le parti scorrette.

Seguendo le indicazioni dell'anonimo di cui sopra e con i dati reperibili in rete, ho provveduto a modificare i dati che sembrano effettivamente "inventati" e privi di riscontro (240.000 soci (!), supporto in effetti "inventato" degli ordini dei medici, etc.), ed a ridurre il forte POV dell'ultima sezione, che riportava solo il parere dei gruppi antipsichiatrici, ma ignorava quello delle società scientifiche, delle associazioni dei genitori e del Ministero della Sanità. Veneziano 19:08, 2 set 2007 (CEST)[rispondi]

perchenonaccada.org e giu[modifica wikitesto]

Non mi risulta che ci sia alcun collegamento tra la campagna in oggetto e giù le mani dai bambini.. anzi ci sono stati diversi contrasti tra quest'ultima ed il CCDU promotore della campagna perchè non accada. Ho quindi modificato la descrizione del link in basso
--ignis 19:36, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]

Nel complesso l'articolo è "abbastanza" neutrale ma tende a far prevalere la tesi "negazioniosta" cioè che l'adhd è una sorta di invenzione.
Farò qualche correzione qua e la e toglierò il link della nota 2 perchè rimanda ad un video "promozionale" del CCDU (non si tratta infatti di un video della abc). Il dato sugli effetti collaterali è vero, cioè ci sono dei warning in tal senso ma secondo me è meglio citare una fonte più indipendente.
--ignis 10:23, 7 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Perchè non cancellare del tutto la voce?[modifica wikitesto]

L'ADHD non è una malattia (o perlomeno non ci sono strumenti scientifici che dimostrino che lo sia), ma è una artefatto fatto ad hoc per scroccare dei soldi a persone non molto colte e in buona fede, perchè non dirlo chiaramrente e cancellare tutte quelle cose prive di evidenze scientifiche di cui la voce abbonda? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 91.80.104.76 (discussioni · contributi).

Visto che nella voce ci sono delle fonti riferite a ricerche e ad enti, tra i quali l'Istituto Superiore di Sanità, se hai fonti scientifiche che vanno in direzione della infondatezza della malattia, portale pure ed inseriscile nella voce. Per la cancellazione, penso che la pagina dovrebbe rimanere anche solo per dimostrarne l'eventuale falsità ;), che però va appunto dimostrata scientificamente. Altrimenti a qualcuno potrebbe venire il dubbio che il falso sia tuo... --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 19:32, 15 mar 2009 (CET)[rispondi]
Poi il bello del mettere la firma è che tutti possono vedere l'elendo dei contributi; per esempio, i tuoi sono tutti su voci di medicina e nella stessa giornata. Quindi le cose sono due: o sei un esperto, e quindi non avrai difficoltà a portare fonti a supporto della tua affermazione, oppure sei un millantatore (oppure troll, c'est plus facile). --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 19:34, 15 mar 2009 (CET)[rispondi]
Però chiariamo che in effetti l'ADHD è una sindrome, non una malattia. In sostanza, come tutti i disturbi del comportamento, non ha un fondamento istologico. --Pequod76(talk) 04:37, 17 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Apprendo dalla voce "sindrome" che l'uso che riferisco all'ADHD è comune ma scorretto dal punto di vista dell'etimologia. --Pequod76(talk) 04:40, 17 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Contributo alla discussione in merito all'adhd da parte della Campagna Culturale "Perchè Non Accada":

La confusione che si crea comincia dal momento in cui non si distingue più un problema da UNA MALATTIA. Nel caso dell'ADHD si tratterebbe di una malattia che si configura come "mentale", ma – con la consueta sportività scientifica dell'organicismo imperante negli ambienti medici — viene trattata come cerebrale, afferente cioè al cervello (che, è cosa diversa dalla "mente") e "trattata" con sostanze chimiche, gli psicofarmaci. Se la malattia è a carico del cerebro — che è una ghiandola — il medico dovrebbe esibire la specifica lesione da cui rileva il disfunzionamento, gli strumenti e le metodiche con cui è stata rilevata e deve sottoporre questi elementi al dibattito perché se ne ricavino delle prove che confermino l'eventuale ipotesi che ha presieduto alla ricerca, come si farebbe e si fa con qualsiasi altra malattia ma non con l'ADHD. Il DSM IV (la bibbia della psichiatria americana e quindi di tutti gli psichiatri) non lavora cosi, tant'è vero che da quando questo Manuale è stato istituito le "malattie mentali" sono cresciute al ritmo di centinaia ad ogni nuova edizione. Se ogni problema, ogni comportamento socialmente disturbante (magari anche a ragione) diventasse una malattia, saremmo in uno stato totalitario retto da una iatrocrazia, come purtroppo per taluni è auspicabile.

Entrano nel merito delle questioni sollevate, si nota spesso che attorno all'ADHD e agli altri presunti disturbi comportamentali si fa appello ancora una volta al principio di autorità. Le affermazioni: “…l’ADHD è dovuto al concorso di fattori genetici, neurofisiologici e neurobiologici…” non sono infatti suffragate da prove scientifiche inoppugnabili; si fondano invece su ipotesi sostenute tramite correlazioni e soprattutto sulla presunta “autorevolezza” di chi le sostiene. L’International Consensus Statement (consenso internazionale delle dichiarazioni) è appunto UN CONSENSO. In pratica vari esperti si riuniscono e dichiarano ufficialmente ciò su cui sono d’accordo. Ma la scienza non si fonda sul principio dell’accordo, tantomeno su quello dell’autorità, bensì su quello delle prove. Gli accordi, i consensi e l’autorità SONO STRUMENTI POLITICI, non scientifici. Anche se tutti gli scienziati del mondo si riunissero domani e dichiarassero che il Sole ruota attorno alla Terra, questo non significherebbe nulla (se non che si sbagliano). Quali sono dunque le prove scientifiche normalmente richieste? Nel caso specifico dell'ADHD ecco cosa dovrebbero dimostrare: A. dire quali sono gli esami strumentali organici e oggettivi tramite i quali si rileverebbero le alterazioni genetiche e neurobiologiche affermate; B. precisare di quale tipo di alterazioni specifiche si tratta; Come abbiamo più volte richiesto, con le indicazioni di A e B di cui sopra, potremmo prendere 1000 bambini a caso e sottoporli ai test indicati in A. Una volta eseguiti i test – senza mai far vedere loro i bambini – chiediamo loro di vedere solo i risultati dei test e di distinguere i sani dai malati. Sappiamo bene che non sono in grado di farlo. Se lo fossero, nessuno utilizzerebbe gli attuali test di domandine (quali “muove spesso le mani o i piedi o si agita sulla sedia?” - “è distratto facilmente da stimoli esterni?”- “spesso ha difficoltà a giocare quietamente?”- “spesso chiacchiera troppo?”, ecc.) e la semplice osservazione del comportamento del bambino per fare diagnosi.

Perché dunque tali affermazioni (cause genetiche, neurobiologiche…)? Possiamo ipotizzare che servano a convincere la popolazione, poiché in assenza di tali basi ben pochi sarebbero disposti a credere nell’ADHD.

Certamente esistono bambini con problemi di varia natura e genere. Vi sono anche bambini che manifestano esasperata attività e disattenzione, ma racchiuderli solo ed in un’unica categoria patologica e dire che queste manifestazioni sono una specifica malattia, è semplicemente un pasticcio scientifico. Le cause possono essere moltissime, di natura differente tra loro e in alcuni casi può persino trattarsi di bambini iperdotati e non di uno svantaggio.

Se si tratta di un problema medico vero (ricordiamo che svariate patologie mediche possono provocare questi sintomi – irrequietezza, disattenzione, ecc.), allora vi sarà una diagnosi medica, si tratterà di questa o di quella malattia fisica e vi sarà una terapia specifica conseguente. Se si tratta di un problema di relazioni umane, ci si dovrà muovere su un altro terreno e non si tratta di una malattia medica. La gravità della situazione, la sua intensità, non può essere confusa con le cause che la determinano.

In pratica si confonde una sintomatologia o manifestazione, che può essere provocata da centinaia di cause differenti, con una specifica malattia, raggruppando così insieme, in una categoria fittizia, fanciulli che hanno tra loro problemi diversissimi, sempre ammesso che ne abbiano realmente.

Queste sono alcune delle argomentazioni della campagna “Perché Non Accada” e lasciamo ai lettori stabilire se si tratti di argomentazioni ideologiche o scientifiche. Le telefonate ricevute e i ringraziamenti da parte di insegnanti e genitori sono per noi indice che il lavoro che facciamo ha aperto un varco e una discussione su una tematica che non può e non deve essere monopolio della psichiatria.


Cordiali saluti,

Per La direzione scientifico-culturale

L'Ufficio Stampa della Campagna Perchè Non Accada Lisa Foschia www.perchenonaccada.org

Ringrazio i responsabili del sito per il contributo alla discussione. Noto d'altra parte che lo scopo di wikipedia non è quello di portare avanti battaglie anche giuste, ma di informare in qualità di fonte terziaria. Io resto comunque convinto che non esiste nessuna evidenza scientifica in favore dello status di malattia dell'ADHD, per cui, anche in chiave squisitamente wikipediana, non sarà facile menzionare studi seri che asseverino questo status: allo stato della ricerca sarebbe solo propaganda. D'altra parte sarei ben lieto di dare un'occhiata a testi di chi la pensa diversamente da me. Io ho letto soprattutto Oliver Sacks al proposito in un sito. Devo trovare il sito, era molto interessante. Esiste poi [www.chadd.org il sito del CHADD]. --Pequod76(talk) 08:56, 19 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Pubblicità[modifica wikitesto]

Innanzitutto mi scuso per il commento anonimo, vedrò di registrarmi presto, comunque ho modificato la parte riguardante l'AIFA ("* L'associazione delle famiglie con figli ADHD Associazione Italiana Famiglie ADHD la quale si occupa di dare supporto alle famiglie. Si tratta di una Onlus senza influenze religiose o economiche, composta da genitori che hanno come unico interesse quello di curare i propri figli") perchè sinceramente mi è sembrata più uno spot promozionale. Inoltre esistono alcuni dubbi su questa associazione che non si capisce perchè insiste moltissimo sulla assoluta necessità dell'uso di psicofarmaci nella cura dell' ADHD. Salvo. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.36.108.83 (discussioni · contributi) 16 mag 2009 (CEST).

La voce non è neutrale.[modifica wikitesto]

La voce attualmente non è neutrale. Fa parecchie affermazioni apodittiche citando praticamente poche fonti o sempre la stessa. Mentre tutta una serie di affermazioni sul comportamento degli psichiatri sono discutibili, nel senso non sono oggettive, ma opinioni di parte. Ci saranno psichiatri attenti nella diagnosi e altri meno, scrivere che la diagnosi è fatta su criteri oggettivi e stringenti è una affermazione senza fonte. Aggiungerò qualche Template:Citazione mancante. La parte di critica alla versione mainstream è ridotta alla sola versione della campagna "Perché non accada", una campagna portata avanti dal CCDU che com'è noto è una costola di Scientology, la quale è su posizioni acriticamente antipsichiatriche. Bisognerebbe integrare la parte con la posizione meno radicale di " Giù le mani dai bambini", in modo da aumentare la neutralità della voce. Longagnani (msg) 23:27, 8 dic 2015 (CET)[rispondi]

anche giù le mani dai bambini non è stata esente da critiche. Comunque se hai fonti di rilievo citale e ne discuteremo. Per adesso mi pare che ci sia grn consenso scientifico nel considerare la sindrome come una patologia. A breve annullerò parte dei tuoi edit perchè volti ad esprimere una opinione e non lo stato delle fonti. --ignis scrivimi qui 10:28, 9 dic 2015 (CET)[rispondi]
Questo intervento è motivato dal fatto che in passato mi sono interessato di questa sindrome e ne ho cavato il quadro che segue, ma la mia è una conoscenza superficiale, per cui mi interessa capire meglio, magari sbaglio.
Se ci fosse un chiaro consenso in ambito scientifico a considerare l'ADHD una patologia (o "malattia") non si chiamerebbe "sindrome" (http://www.corriere.it/salute/dizionario/sindrome/). E cmq per la definizione di una malattia come tale non basta il consenso del consesso scientifico, ci vuole una chiara rintracciabilità istologica, altrimenti è un consenso politico e non scienza. In certi casi il ricorso al termine "sindrome" si riferisce alla non conoscenza della causa del morbo, che però è adeguatamente e univocamente rintracciato in termini di sintomi e segni. Non mi pare che per l'ADHD tali sintomi e segni siano così ben definiti e in molti casi mi pare riconducano a comportamenti facilmente rintracciabili anche in individui sani. Dalla voce deve imho trasparire che sull'ADHD non c'è il consenso scientifico che esiste su altre condizioni a vario titolo anomale, come la sindrome di Down.
Credo che la neutralità di WP non si esprima nell'adottare la posizione del mainstream (se è quella del DSM), ma nell'offrire un quadro esauriente, che deve comprendere anche le controversie (controversie che in questo caso sono consustanziali all'argomento e che quindi dovrebbero avere spazio a partire dall'incipit). pqd...Ƿƿ 12:44, 9 dic 2015 (CET)[rispondi]
Premetto che non ho ancora letto la voce, ho fatto prima a inserire Attention-deficit hyperactivity disorder su PubMed pagina iniziale e il menù a tendina mi ha evidenziato 14 possibilità di scelta dei temi. Se apro il primo mi compaiono 27.046 articoli (di cui 5948 free): mi paiono un po' troppi per ipotizzare di non avere un consenso scientifico, semmai non parliamo di malattia in senso organico-istologico, nel qual caso entreremmo nel mondo dei neurologi e non degli psichiatri (professioni che spesso si confondono e si fondono in un tutt'uno assolutamente impossibile). Mi farò sentire appena avrò letto la voce.--Geoide (msg) 18:19, 9 dic 2015 (CET)[rispondi]
credo che Pequod si sia fatto prendere la mano dalle deduzioni. Già il fatto che sia inclusa nel DSM dovrebbe togliere ogni dubbio tuttavia se ci sono fonti che dicono i contrario di quello che in voce si dice sono disponibile a valutarle --ignis scrivimi qui 18:56, 9 dic 2015 (CET)[rispondi]
Può essere, però la sostanza del mio intervento è che c'è una storica controversia intorno all'ADHD. http://www.psychiatrictimes.com/adhd/problems-overdiagnosis-and-overprescribing-adhd/page/0/1 -> anche una fonte che tende a ridimensionarne la portata reale non può che riconoscere che "ADHD is the most extensively studied pediatric mental health disorder, yet controversy and public debate over the diagnosis and medication treatment of the disorder continue to exist". Le numerose controversie devono trasparire dalla voce o quanto meno dall'incipit, se di meglio non è possibile. Quanto al DSM, no, non mi toglie ogni dubbio. Non credo che nel DSM sia compresa l'esigenza di individuare in certe condizioni delle semplici diversità e non solo dei disturbi. Il DSM individua un ordine e dei disordini. Ma è difficile individuare sul piano storico e sociale gli effetti "ordinati" delle persone "ordinate"... Non mi auguro di certo che la voce si adegui al mio livello, che è puramente da bar, ma dubito che nel DSM sia accolta la portata di controversia che il tema reca in sé. E spesso le controversie sono relative al DSM stesso. pqd...Ƿƿ 19:46, 9 dic 2015 (CET)[rispondi]
l'articolo che hai linkato e proprio il passo che citi non mette in dubbio l'esistenza dell'ADHD ma dice che è controversa la diagnosi e il trattamento, in particolare la preoccupazione sta nell'"over-diagnosi" e nell'"over-medicazione". Si vuole inserire questo in voce? no problem. Diversa è però la posizione delle varie giu' le mani dai bambini o perchp non accada, queste campagne negano l'esistenza stessa dell'ADHD. Quindi se si vuole modificare la voce cominciamo a contestualizzare quello di cui si parla in relazione alla critiche. --ignis scrivimi qui 19:57, 9 dic 2015 (CET)[rispondi]
Senz'altro. In ogni caso la nostra voce non deve decidere che l'ADHD esiste o non esiste. Deve piuttosto, tra le altre cose, informare che esiste una controversia che ha varie gradazioni, dalla preoccupazione sull'overdiagnosi fino alla negazione del disturbo stesso. Non credo che esista "disorder" più controverso. Sicuramente non sono dell'idea che si debba prendere in carico e assumere la visione offerta da "Giù le mani dai bambini", posizione che conosco peraltro solo da questo thread. Credo però che la controversia relativa all'ADHD sia una caratteristica importante del tema e che rilevarla e descriverla non debba significare farla propria. Spero che Longagnani abbia un approccio costruttivo in questo senso e sappia fare riferimento a FONTI adeguate. La cosa migliore è prospettare qui in talk un intervento e indicare le fonti che si intende usare, così si fa un lavoro più coordinato. Ciao. pqd...Ƿƿ 03:05, 10 dic 2015 (CET)[rispondi]

[ Rientro] L'articolo che Pequod ha linkato è del 2011, questo è del novembre del 2015 e dice esattamente ...ADHD is under-diagnosed, misdiagnosed, and undertreated... alla fine del Background, di seguito si legge tutto l'articolo. Nel paragrafo che riguarda le controversie, mi pare ci sia spiegato benissimo tutto il problema: vogliamo accennarlo anche nell'incipit? va benissimo, ma la voce per me è neutrale, bisogna solo fare delle modifiche e magari aggiornare con articoli del 2015 (che sono veramente tanti). Il disease mongering è uno degli argomenti più intriganti e più pericolosi che si affrontano in medicina: vi sono patologie e patologie, non si può inserire l'ipercolesterolemia, la sindrome metabolica e il tumore al pancreas (ne cito alcuni), a fianco della calvizie, dell'osteoporosi (seppur con i dovuti distingui) o della terapia ormonale sostitutiva (che peraltro si decide insieme al ginecologo e non viene mai imposta), alcune sono delle vere patologie altre sono delle problematiche che si possono considerare in modo totalmente diverso. In sintesi: la medicina non è una scienza esatta, le terapie e i percorsi diagnostici cambiano molto rapidamente. Chi potrebbe credere che negli anni '80 venisse usata la nifedipina (abbiamo "asfaltato strade" con il suo uso) nell'infarto acuto e che poi sia stata letteralmente bandita dalla terapia dell'IMA perché ne aumentava la mortalità? Chi sa che i betabloccanti sempre negli anni '80 erano strettamente controindicati nella terapia dello scompenso cardiaco e poi ne sono diventati il caposaldo? Ecco, questi esempi vorrei che servissero per capire che non c'è nulla di strano nell'avere delle scuole di pensiero opposte, è la normalità, basta riportarle e mi pare che sia quello che ci sforziamo di fare tutti su wiki: scusate, non volevo annoiarvi e adesso vi saluto proprio;)--Geoide (msg) 20:03, 10 dic 2015 (CET)[rispondi]

Segnalazione[modifica wikitesto]

Ho segnalato al progetto psicologia le numerose modifiche effettuate recentemente, che non sono state proposte, come è raccomandato, in discussione, ma direttamente editate. Si raccomanderebbe non inserire altro...--Geoide (msg) 22:33, 14 mag 2017 (CEST)[rispondi]

La voce non è segnalata come controversa e quindi non sussiste l'obbligo di discussione. Tutti gli edit da me effettuati sono supportati da svariate fonti. Ogni ulteriore edit non può prescindere da un'accurato analisi delle fonti stesso.--Rosso Veneziano (msg) 19:20, 15 mag 2017 (CEST)[rispondi]
Una o due modifiche non richiedono discussione, sempre che siano contenute, 15 e forse di più (considerando le precedenti) sarebbe meglio discuterne:) Vorrei che fosse chiaro, non c'è nulla di personale: controllare le note richiede molto tempo, che, come ho specificato al progetto, in questo momento non ho. Tu ancora non sei un utente autoverificato, ecco perché ci sono gli Osservati Speciali, per evitare che si possa editare qualcosa di non corretto/non adeguatamente fontato (specifico, anche le fonti debbono essere attendibili e quanto più accreditate), sempre per il buon nome dell'enciclopedia. Nel frattempo non ho toccato niente, in attesa che lo faccia il progetto. Comunque, grazie per il lavoro che fai qui, continua pure senza però sentirti offeso se il tuo lavoro sarà letto, magari sarà tutto lasciato al suo posto. --Geoide (msg) 19:35, 15 mag 2017 (CEST)[rispondi]
[@ Geoide]E perché mai devo essere offeso? Come vedi ho aggiunto ulteriori fonti, tratte dai siti affidabili (noti debunker), CICAP e grandi quotidiani per i fatti di cronaca, con modifiche minimali (così non ti incavoli). Tutto assolutamente serio e verificabile. Ho adeguatamente fontato il "disease mongering" che ti infastidiva.
Resto dell'idea che quando si agisce in modo serio, usando fonti serie, non sussite alcun problema. E modestamente penso di aver agito in tale modo. Le fonti parlano per me.--Rosso Veneziano (msg) 18:20, 16 mag 2017 (CEST)[rispondi]
P.S.: ma ieri non doveva intervenire [@ Dapifer]??--Rosso Veneziano (msg) 18:46, 16 mag 2017 (CEST)[rispondi]
Mi pare di averti spiegato in talk ciò che credevo non andasse bene. Ho notato che stai fontando il materiale che vai inserendo, ma ci sono ancora alcune fonti che non hanno rilevanza scientifica; comunque non elimino, supponendo che tu sia in buona fede. --Dapifer il Saggio 00:13, 17 mag 2017 (CEST)[rispondi]
[@ Dapifer] ti prego di riformulare l'obiezione. Non "alcune fonti che non hanno rilevanza scientifica": vorrei sapere "quali" fonti non hanno rilevanza scientifica. Questo servirebbe anche a me, per capire i punti deboli del mio costrutto. Stiamo toccando un tema delicato, dove si scontrano interessi forti e contrapposti. Le fonti devono essere d'acciaio.
Ti rammento comunque che la buona fede non deve essere supposta ;-) Resto in attesa.--Rosso Veneziano (msg) 16:24, 17 mag 2017 (CEST)[rispondi]
Rosso Veneziano, presumo la tua buona fede.
Per fonti poco attendibili intendo, ad esempio: 1 2 3 4. Ti faccio presente che questo link risulta ancora errato.
Noto che tieni all'argomento in modo particolare, ma prendi ciò che ti è stato detto solo come un consiglio per migliorare il tuo contributo e non come critica al tuo lavoro.
Se dovesse esserci altro da aggiungere, ti chiederei di spostare la "discussione" sulla mia talk. Buon lavoro --Dapifer il Saggio 17:23, 17 mag 2017 (CEST)[rispondi]

(rientro)[@ Dapifer], ti rispondo nel seguente modo: 1. Paolo Attivissimo è il più anziano e noto dei debunker italiani, giornalista della radio Svizzera e collaboratore del CICAP [1]. Un punto di rifermiento per la pseudoscienza in Italia. Va ricordato che gli scienziati si occupano di *dimostrare* delle tesi. Se girano delle bufale che affermano tesi difformi, non si trvoverà un "paper" che ne parlerà: non è compito dello scienziato smentire bufale. Per questo ci sono i "debunker" o le associazioni tipo CICAP. Paolo Attivissimo, nello specifico, è un nome affidabile e riporta inoltre solo degli avvenimenti di cronaca.

2. Terranuova non è un sito scientifico. Riporta pari pari le posizioni di giulemanidaibabini sul "diseese mongering". L'ho inserita a riprova che tale associazione porta avanti tale tesi.

3. La Gazzetta di Mantova riporta un puro e semplice fatto di cronaca.

4. Aifaonlus. E' il sito di una onlus di genirtori di bambini ADHD e sono i principali antagonisti di GLMDB.. Diciamo che pur conformandosi a canoni di scientificità, non sono in sé una fonte scientifica. La loro opinione, diciamo, vale alla pari di GLMDB. Ci possiamo ragionare. Alla prossima.--Rosso Veneziano (msg) 16:28, 22 mag 2017 (CEST)[rispondi]

Titolo Pagina: da "Sindrome" a "Disturbo"[modifica wikitesto]

Non sarebbe più opportuno dare al titolo della pagina questo testo: "Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività"? Credo sia più corretto e ufficialmente è chiamato "disturbo".

Direi di sì. --Dapifer Ψ 22:47, 25 dic 2017 (CET)[rispondi]

Ripensandoci propongo un'ulteriore modifica prendendo spunto dalla pagina tedesca. Invece della congiunzione "e" metterei il trattino e la sbarra: " -/ ". Questi due segni hanno un doppio significato che si puó anche scrivere cosí: "e/o". L'ADHD ha 2 sintomi principali (disattenzione e iperattività) che non devono per forza coesistere; mettendo la congiunzione "e" sembra che debbano per forza presentarsi insieme. Quindi le proposte sono due: -/ oppure e/o. Io preferisco la prima perchè cosí risulterebbe un titolo piú breve e facile da leggere (peró sono opinioni). Quindi in sostanza propongo questo titolo: "Disturbo da deficit di attenzione-/iperattività" Fedepic (msg) 01:24, 26 dic 2018 (CET)[rispondi]

Aggiunta info "adulti" e "inattentivo puro" nell'introduzione[modifica wikitesto]

Penso che, come nella versione inglese, sia necessario aggiungere 1-2 righe nell'introduzione riguardo il fatto che l'ADHD permanga negli adolescenti e in buona parte anche negli adulti. Inoltre sarebbe importante scrivere che si possono presentare anche solamente i sintomi inattentivi o solamente quelli iperattivi/impulsivi e non per forza tutti. Entrambe le informazioni sarebbero fondamentali nell'introduzione perchè ancora si pensa che sia solo un disturbo esclusivamente dei bambini e che esista solamente se sia presente l'iperattività (oppure solamente la disattenzione: alcuni non conoscono ancora la sigla ADHD e sono rimasti al nome: "Disturbo da deficit dell'attenzione" o solo "Disturbo dell'attenzione"). Cosa ne pensate? Fedepic (msg) 13:58, 21 gen 2018 (CET)[rispondi]

Ciao, direi di sì, puoi aggiungerlo certamente all'incipit. Poi forse è il caso di creare una sezione proprio sull'ADHD nell'adulto. Se hai tempo a disposizione, fa pure. --Dapifer Ψ 14:32, 21 gen 2018 (CET)[rispondi]
La sezione sull'ADHD nell'adulto c'è già. Se ho tempo provo ad aggiungere.. peró non sono capace di mettere le fonti e nemmeno di scrivere bene... quindi intanto aggiungeró le informazioni nel modo migliore che riesco. Poi correggi pure :) Fedepic (msg) 23:33, 21 gen 2018 (CET)[rispondi]
Hai ragione, ho letto di sfuggita e mi sorprendeva il fatto che non ci fosse :/. Perfetto, da quanto ho capito hai dato un'occhiata alla voce su en.wiki, se non trovi materiale affidabile, allora ti consiglio di prendere spunto o tradurre le informazioni dalla voce inglese. Poi, se sarà opportuno, sistemerò il tuo contributo. A presto. --Dapifer Ψ 00:26, 22 gen 2018 (CET)[rispondi]
Ecco, aggiunta la parte nell'introduzione. Purtroppo non so interire le fonti... mi informo su come fare. Ma se nel frattempo hai bisogno do fare modifiche o se riesce ad aggiungerle te le fonti, va bene. Un'altra cosa: non mi convince molto scrivere prima DDAI rispetto ad ADHD nella prima riga. Lo dico solo perchè ufficialmente in Italia si chiama ADHD non perchè sia sbagliato DDAI Fedepic (msg) 14:39, 22 gen 2018 (CET)[rispondi]
Ciao, ho risistemato il tuo contributo. Alcune cose erano esposte in modo poco chiaro, comunque ho sfoltito un po' e aggiunto le fonti. Buona serata --Dapifer Ψ 23:14, 22 gen 2018 (CET)[rispondi]

Negazionismo Ideologico[modifica wikitesto]

Salve a tutti, dopo aver analizzato alcune fonti, che dimostrano a mio parere l'esatto opposto delle affermazioni a cui sono poste come fonte, vorrei soffermarmi qualche istante su quelle che io trovo "speculazioni" antiscientifiche, puntellate tra l'altro da fonti a supporto di discutibile attendibilità, e non solo scientifica. In particolare trovo l'intero excursus relativo a Scientology, di taglio poco scientifico, fino a sfociare nel pettegolezzo, con botta e risposta, tra sostenitori e detrattori di tale "chiesa" a discapito della scientificità della voce. Propongo quindi di riformulare l'intero paragrafo relativo al Negazionismo Ideologico limitandolo alla cronaca, ed eliminando i siti non autoritari di cui è ampiamente farcito, pur facendo le dovute citazioni. --LoSpecialista (msg)

Ciao, a me le fonti sembrano esserci. L'utente [@ Rosso Veneziano] ha giustamente fatto un rb ad una modifica impropria (relativamente al campo oggetto). La sezione è già striminzita, ridotta a sintesi e fontata, nulla a che vedere rispetto alla sua rispettiva in inglese: Attention deficit hyperactivity disorder controversies; ma non comprendo e non ravvedo un motivo per doverla ridurre ancora di più. --Dapifer Ψ 10:48, 29 gen 2018 (CET)[rispondi]
Le affermazioni cancellate sono supportate da ben 10 fonti. Una delle fonte più significative è quella di "Allarme Scientolgy", che LoSpecialista aveva eliminato, senza peraltro dichiararlo.--Rosso Veneziano (msg) 14:58, 29 gen 2018 (CET)[rispondi]
Prendo atto che la voce sul progetto inglese cita un ampia varietà di fonti mediche-scientifiche di taglio ben differente da quelle qui citate. In riferimento a Scientology il progetto inglese cita solo 3 righe, restando distante rispetto alle 458 parole dedicate a Scientology nella versione italiana. Ed il problema non è nemmeno la lunghezza in sè quanto la citazione di fonti discutibili, tipo "Allarme Scientology" e "Paolo Attivissimo", che danno un taglio complottistico ad una questione scientifica. A questo proposito la penso come Ignis, e auspico la rivisitazione della sezione. Quanto alla dichiarazione di intenti, ogni giorno ne vengono fatte migliaia, ho ritenuto ovvia la modifica, sebbene non immaginassi che qualcuno ne avesse fatta una ragione esistenziale.--LoSpecialista (msg)
allarme scientology tipicamente è fonte terziaria, mentre Attivissimo è un giornalista scientifico ampiamente impegnato nella divulgazione scientifica. Detto questo il paragrafo sulle due associazioni mi pare mal scritto e ripetivo. Deve certamente esserci ma scritto in modo migliore. Ho qualche perplessità sul paragrafa "risposte" che mi pare mal contestualizzato --ignis scrivimi qui 16:27, 29 gen 2018 (CET)[rispondi]
Se permettete riscriverei la sezione al netto delle medesime fonti ed affermazioni, integrando anche una bibliografia scientifica, ma con un taglio differente.--LoSpecialista (msg)
Se non ci sono pareri contrari, direi che puoi procedere. Riscrivere ovviamente non significherà tagliare "in toto". Se le modifiche sono parecchio sostanziali, consiglierei di inserirle prima "qui" e poi in voce. --Dapifer Ψ 17:40, 29 gen 2018 (CET)[rispondi]
Ho fatto una sintesi al netto delle fonti che ho verificato una per una, e delle ripetizioni in essere--LoSpecialista (msg)
Bene. --Dapifer Ψ 17:37, 30 gen 2018 (CET)[rispondi]

[ Rientro] Sto notando che in seguito alla mia modifica sono seguite altre modifiche (sempre benvenute, ci mancherebbe) prive di una preliminare discussione. La citazione è fatta ad un articolo di Panorama, ma ci sono montagne di dati a supporto, e Panorama, quale rivista della Mondadori può, a maggior ragione, dimostrare che, l'informazione è praticamente di pubblico dominio, ma c'è anche uno studio, eventualmente preferibile, di contenuto scientifico [[2]], per cui si puo' togliere il condizionale. :-) Apprezzo le correzioni al testo, cosi' è molto più leggibile, grazie.--LoSpecialista (msg)

ho letto l'abstract dello studio da te linkato e non mi pare parli di sovradiagnosi, se magari hai possibilità di indicarmi quale parte dello studio dice questo mi aiuteresti. Comunque se è dato acclarato (e la sovradiagnosi di una patologia è cmq un dato che ha natura scientifica) di fonti dovrebbero essercene molteplici. --ignis scrivimi qui 23:24, 30 gen 2018 (CET)[rispondi]
In effetti la ricerca è pubblicata su una rivista scientifica a pagamento. E non è interpretativa, ma solo analitica. Una autorevole interpretazione la abbiamo da parte di:
  • (EN) Sanford C. Newmark, MD, A True ADHD Epidemic or an Epidemic of Overdiagnosis?, su Psychiatric Advisor, 28 luglio 2015. URL consultato il 31 gennaio 2018.
    «In summary, I do believe that we have an “epidemic” of overdiagnosis of ADHD, the roots of which are deeply ingrained at many levels in our society. We will have to decide whether to treat more of our children with long-term psychostimulants or work together to find a different approach to this persistent problem.»
  • (EN) Pieter Cohen, M.D, Michael Hochman, M.D. e Rachael Bedard, M.D., Is ADHD overdiagnosed and overtreated?, su Harward health publishing - Harvard medical school, 16 marzo 2017. URL consultato il 31 gennaio 2018.
    «Many of the book’s themes will be well known to readers. For one, ADHD is overdiagnosed. Experts estimate that 5% is a realistic upper limit of children with the disorder»

con cui concludono che i tassi di crescita del disturbo e la loro appartenenza geografica ed etnica indicano sovradiagnosi arbitraria che appare come basata su fattori prevalentemente economici. --LoSpecialista (msg)

entrambi sono articoli non scientifici che esprimono l'opinione di chi li ha scritti, tra l'altro il secondo articolo neanche cita le fonti dei dati. Allo stato delle fonti si potrebbe solo scrivere che per alcuni in USA c'è sovradiagnosi ma non nel contesto di quel paragrafo anche perché non mi pare che la posizione di giù le mani fosse quella contro la sovradiagnosi --ignis scrivimi qui 13:36, 31 gen 2018 (CET)[rispondi]
In ogni caso i sospetti di sovradiagnosi riguardano i soli USA. In Italia le diagnosi sono 1) rigorosissime 2) dai dati del ministero della sanità emerge un quadro drammatico di sottodiagnosi Ad aprile 2017, circa 4000 persone, quando da statistica doverebbero essere sulle 270.000 (posto dati appena posso).
Pare comunque che il discorso della sovradiagnosi in USA sia stato smentito. Posto link contenente un articolo, che rimanda a un report scientifico QUI. Sottolineo che mi è appena arrivato e non ho fatto in tempo a leggerlo (perdonatemi se vi lascio l'onere).--Rosso Veneziano (msg) 14:44, 1 feb 2018 (CET)[rispondi]
Ho letto l'articolo e appare fondato. L'argomento cardine dei negazionisti appare essere stato smontato. Nemmeno negli USA c'è sovraprescrizione di Ritalin.
[@ LoSpecialista]Le argomentazioni che hai posto cadono di conseguenza. Sottolineo che l'articolo è di soli 4 giorni fa, e talune tue obiezioni potevano essere fondate fino alla settimana scorsa. Ma non adesso.--Rosso Veneziano (msg) 10:59, 3 feb 2018 (CET)[rispondi]
Sempre riguardo alla sovradiagnosi, posto questo articolo di Panorama del 31 gennaio, afferma " In Italia sono 3.696 i bambini e gli adolescenti finiti nel registro ufficiale dei pazienti che soffrono questa patologia". Poiché l'incidenza del disturbo è stimata attorno al 4% della popolazione, ne consegue che in Italia le possibilità che vi sia una sovradiagnosi od un abuso è semplicemente inesistente. Di fatto si verifica una drammatica assenza di diagnosi. Chi ha il disturbo se lo tiene, perché non vi è la capacità di identificarlo.--Rosso Veneziano (msg) 15:11, 4 feb 2018 (CET)[rispondi]

[ Rientro] Cordiali e Gentili utenti, nel prendere atto da quanto da Voi significato, sono a sostenere che la sovra-diagnosi è un fatto, e non qualcosa di opinabile. A sostegno di ciò, Vi sottopongo altro materiale:

  • Dr. Massimo Lai, Esiste la malattia mentale? Vecchie polemiche intorno al nuovo DSM, su MedicItalia, 18 Maggio 2013. URL consultato l'11 Aprile 2018. Questo articolo in italiano menziona ben 19 fonti autorevoli nel quale si specifica chiaramente che la comunità scientifica non è concorde circa i criteri diagnostici dell'ADHD.
  • l'andamento del fenomeno, portò la Drug Enforcement Agency ad affermare che: "Il commercio di questo prodotto (il metilfenidato) rappresenta uno dei migliori business di tutto il mercato farmaceutico: si passa, infatti, dalle 2,8 tonnellate prodotte (e dunque vendute) del 1990 alle 15,3 tonnellate del 1997, con un aumento del 546 per cento in soli sette anni. Un affare da 2 miliardi di dollari ogni anno. Inoltre, si stima che dal 1990 al 1995, le ricette di Ritalin siano aumentate del 600 per cento”.
  • In un rapporto del 23 febbraio 1999 il Consiglio Internazionale per il Controllo dei Narcotici (INCB) lanciò un preoccupato allarme: "L'uso di sostanze eccitanti, come il metilfenidato, per la cura dell'ADHD è aumentato di un sorprendente 100 per cento in più di 50 paesi. In molti paesi - Australia, Belgio, Canada, Germania, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna e Regno Unito - l'uso delle sostanze stupefacenti potrebbe raggiungere livelli alti quanto quelli degli Stati Uniti, che al momento consumano più dell'85 per cento della quantità totale mondiale. Il Consiglio si appella affinchè le nazioni valutino la possibile sovrastima dell'ADHD e frenino l'uso eccessivo del metilfenidato. I pazienti curati con questa droga, che all'inizio degli anni novanta erano per la maggior parte studenti della scuola elementare includono ora un numero crescente di bambini, adolescenti ed adulti. Negli Stati Uniti, è stata diagnosticata l'ADHD nei bambini di appena un anno”.

Orbene, premesse le critiche ai criteri di diagnosi di cui sopra, quello che viene evidenziato è che la vendita di farmaci per l’ADHD si è consolidata come un redditizio business nella seconda metà degli anni ’90, per poi stabilizzarsi senza mai diminuire. Il New York Times ha pubblicato un lungo rapporto investigativo dal titolo "La vendita del disturbo da deficit di attenzione" (EN) Alan Schwarz, The Selling of Attention Deficit Disorder, su New York Times, 14 Dicembre 2013. URL consultato l'11 Aprile 2018., che è un convincente resoconto di come le compagnie farmaceutiche hanno perseguito strategie aggressive e ingannevoli (per esempio disease mongering) per potenziare le diagnosi di Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e promuovere vendite di farmaci per un crescente bacino di potenziali utenti. Affermare quindi che “l’ipotesi di sovra-diagnosi è assolutamente inesistente” è davvero “singolare”, per non usare altri termini.--LoSpecialista (msg) 19:17, 11 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Grazie [@ Rosso Veneziano] per le fonti. In realtà le avevo già viste, ma resta sempre un argomento "spinoso". Il database "IMS LifeLink LR" da cui sono stati tratti i dati che hanno costituto la base dell’articolo che hai citato, è un enorme database di circa 60 milioni di persone che organizza i dati per età e tipologia di farmaci e non per patologia. Non essendo organizzati per patologia, ben comprendi che “vale tutto”. Ad esempio nell’articolo si afferma: "L'analisi ha rivelato che al 4,6% dei bambini più grandi e il 3,8% degli adolescenti sono stati prescritti stimolanti; questo è ben al di sotto delle stime di prevalenza ADHD pubblicate dalla comunità nazionale dell'8,6%". Ma gli stimolanti non vengono prescritti solo per l’ADHD, e viceversa l’ADHD viene “curata” anche con psicofarmaci non stimolanti (basti pensare alle corpose vendite di farmaci a base di atomoxetina, che non è una molecola che rientra sotto la classificazione degli "stimolanti”).
E’ tra l’altro arcinoto da sempre che la medicalizzazione è ovunque più bassa della prevalenza della patologia. Questo ha molte spiegazioni, non ultima che molti psichiatri e specialisti non credono esista l'ADHD come categoria diagnostica a se stante per cui non prescrivono lo psicofarmaco, vedi anche la psichiatria francese che lo considera un disturbo psicosociale. Questo non significa affatto che non vi sia sovraprescrizione di psicofarmaci (rispetto alle necessità dei pazienti): il punto è che vi è ovunque un costante sovradimensionamento del fenomeno. Ovviamente se io sovradimensiono l’incidenza e sostengo che su 1 milione di persone il 10% sono malate di mente, ne deriva che se do meno del 10% di psicofarmaci non sono tecnicamente colpevole di sovradiagnosi: ma se noi andiamo a ragionare sui "criteri" con i quali si appone l’etichetta della malattia, e comprendiamo che sono quanto mai largheggianti (vedi critiche al DSM), ne deriva che tutti i criteri applicati sono fallaci, questa è la base del ragionamento per cui è tecnicamente corretto parlare di "sovraprescrizione" anche in Italia. --LoSpecialista (msg) 17:41, 28 mag 2018 (CEST)[rispondi]
[@ LoSpecialista] Francamente non interpreto gli articoli, ma ne riporto le conclusioni, che credo di aver riportato correttamente.
Non è vero che "vi è ovunque un costante sovradimensionamento del fenomeno", anzi: è proprio falso. Gli italiani sono 65 milioni. La popolazione adulta sarà di circa 50 milioni. Il 4% (stima dell'incidenza dell'ADHD nell'adulto) di 50 milioni è pari 2 milioni. Fai pure un milione per prudenza. Nell'ultima edizione del "Registro nazionale dell'ADHD (febbraio 2016) sai quanti erano gli adulti presenti? 12! (leggesi "dodici"). E mi vieni a parlare di sovradiagnosi/sovraprescrizione?!? Per l'età evolutiva si parla di 3696 persone, ossia un 0,000qualcosa. Fa conto, un diagnosticato ogni 4 o 5000 malati (fa un poco te i conti).
ADHD non è un etichetta, ma una diagnosi. I criteri del DSM sono dati con rigore scientifico, ed falso affermare che siano largheggianti. A meno di non portare adeguate prove, che però non esistono.--Rosso Veneziano (msg) 12:33, 2 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Ciao, devo scusarmi per un refuso: “è tecnicamente corretto parlare di rischio potenziale di sovraprescizione anche in Italia”. Intendevo rappresentare che dal momento che vi è stata sovraprescrizione in molti paesi all’estero (e ho fornito ampiamente le fonti), e che l’Italia non è un sistema isolato dal contesto internazionale, vi è anche da noi un rischio potenziale di sovraprescrizione. E’ scorretto esaminare un fenomeno in modo avulso dal contesto nel quale si sviluppa, ed anche da noi come in qualunque altro sistema di salute assistiamo all’applicazione di strategie di disease mongering. In questo momento, la prescrizione di psicofarmaci per l’ADHD è sotto controllo nel nostro paese, anche grazie al lavoro di farmacovigilanza attento che è stato fatto dall’ISS in collaborazione con varie ONG che si occupano di queste tematiche, ma dato che non lo è in molte altre nazioni, non bisogna abbassare la guardia. Per quanto riguarda la tua affermazione "I criteri del DSM sono dati con rigore scientifico, ed falso affermare che siano largheggianti” è senza fonte, laddove invece io di fonti che confermano un applicazione quanto mai largheggiante dei criteri del DSM ne ho citate parecchie. Grazie comunque per questa stimolante opportunità di confronto :) --LoSpecialista (msg) 15:01, 4 giu 2018 (CEST)[rispondi]

[ Rientro] Ne approfitto per aggiungere un altra fonte, fresca di "stampa" come si suol dire:

A Vs. disposizione per commenti. --LoSpecialista (msg) 15:08, 4 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Dunque era un "rischio". Un rischio totalmente inesistente, visto il numero delle diagnosi. L'esistenza del disease mogering è tutta da provare nel caso dell'ADHD, anche in un "contesto internazionle". L'esistenza di campagne pseudoscientifche, che negano il disturbo è invece palese. E si sa anche che esistono gli interessi di chi lucra sulla vendita di rimedi pseudoscientifici.
Mi confermi che le fonti non esistono: Terra Nuova ha la stessa valenza scientifica di Novella 2000. IL DSM invece è scientifico e in quanto tale è una fonte attendibile, che non può essere messa in discussioni da articoli di taglio complottistico. Grazie per l'attenzione.--Rosso Veneziano (msg)
Interessante, per contro, questo recente articolo che spiega bene perché è stato scritto il DSM e quali sono i suoi attuali criteri. E mostra la pretestuosità di certe critiche, che vengono al di fuori dell'ambiente scientifico. Rimarco che le fonti di "Terra Nuova" sono di basso livello, e pescano ampiamente nel negazionismo scientifico. E se si scava più a fondo si arriva dritto dritto alle tesi antipsichiatriche di Scientology. --Rosso Veneziano (msg) 11:40, 9 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Rosso Veneziano] Resto in vero piuttosto allibito da questa faziosità, che non fa ben sperare. Se invece che seguire il metodo tanto in voga tra gli spacciatori di fake news ;) Si andasse oltre al titolo e si leggessero i contenuti e i link multimediali...Non è affatto vero che l’esistenza del disease mongering in un contesto internazionale è tutta da provare, e non basta questa tua affermazione auto-referenziale a smentire le affermazioni di fonti ben più credibili (citate negli articoli di cui ai link che ho richiamato) e certamente degne di interesse. Se poi vogliamo affermare che la terra è piatta “perché così è e non si discute” e chiudere anticipatamente il dibattito applicando l’abusassimo principio di autorità, facciamo pure, ma mi pare assai anti-scientifico come atteggiamento, e piuttosto in linea con Scientology ;)--LoSpecialista (msg) 11:35, 15 giu 2018 (CEST)[rispondi]
1)Ti diffido dall'utilizzare il termine faziosità, quando parli di me. Ti linko le policy sulla presunzione di buona fede e ti consiglio di farne tesoro [3]
2)Ho letto l'articolo e ho preso visione delle sue fonti: per questo parlo. E per questo ribadisco.
3)l'ADHD è un disturbo riconosciuto dall'OMS e dal servizio sanitario nazionale italiano. Non ci sono dispute a livello scientifico sulla sua esistenza, ma solo opinioni di singoli che lo mettono in dubbio, senza portare evidenze. ERGO è falso parlare di Disease Mongering nel caso dell'ADHD.
In conclusione, non è attribuendo a me i vizi che ti sono propri, che ne nasconderai l'evidenza. Per tutto il resto, porta fonti verificabili e credibili.--Rosso Veneziano (msg) 20:54, 15 giu 2018 (CEST)[rispondi]
(addendum)L'articolo che linki è basato su un testo... "questo" testo [4], scritto non da un esperto, ma da un ex alto dirigente di Scientology, come puoi apprendere qui [5].
Queste sono le tue fonti "affidabili", per dire...--Rosso Veneziano (msg) 21:05, 15 giu 2018 (CEST)[rispondi]

[ Rientro]Pare io abbia toccato un tasto dolente, e trovo che questa conversazione stia raggiungendo livelli di suscettibilità davvero deleteri per la scienza, ma non posso esimermi da alcune fondamentali precisazioni: il fatto che tu definisca l’autore del libro “Salviamo Gian Burrasca” un alto dirigente di Scientology conferma un’inaffidabilità delle tue fonti, e forse anche alcuni pregiudizi che stanno gravando su questa conversazione. Questo è il CV di Poma, è online [http:// lucapoma. info/curriculum/] e (ancorché sia del tutto off topic discutere del suo CV in questo contesto) non è certamente un “alto dirigente di Scientology”, e stante la pessima reputazione di quel gruppo è diffamante solo affermarlo e costituisce un attacco personale che viola le regole di Wikipedia:Niente attacchi personali (peraltro ad una persona che non può replicare). La stessa fonte che tu citi, Simonetta Po di Allarme Scientology [6] ha, dopo approfondimenti, affermato l’esatto contrario di quanto tu affermi (qui la fonte) e sullo stesso sito da Te gentilmente citato, puoi anche trovare una fonte che sconfessa quanto da te stesso appena detto (link qui). Precisato questo, tu hai tentato di attribuirmi una presa di posizione non mia, ovvero che Terra Nuova sia una rivista scientifica, è questo è scorretto: non l’ho mai sostenuto. Le fonti che ho linkato sono *contenute* nell’articolo di Terra Nuova e sono assai credibili (a meno che non si ritenga che un’articolata inchiesta NYT, contenente anche link ad articoli scientifici, non sia una fonte, e sarebbe una bella novità…) ed affermano esattamente il contrario di quello che affermi tu, ovvero che vi è un rischio di disease mongering legato all’ADHD. Anche qualificati esperti italiani lo sostengono (tra cui l’ex Prima cattedra di Psichiatria della Sapienza), ecco alcune loro dichiarazioni (qui).Questo non significa ovviamente affermare che non esistono bambini iperattivi o che non si devono utilizzare mai psicofarmaci come coadiuvante terapeutico. Però non andrebbe usato il principio di autorità per confermare in modo autoreferenziale il tuo personale punto di vista: anche questo non mi pare sia in linea con lo stile di questa community. E’ evidente che vi siano punti di vista differenti e tutti degni di attenzione: ciò che dobbiamo fare secondo le regole Wiki è fare *una sintesi*, cercando un compromesso che rappresenti tutti i punti di vista sostenuti da una fonte, e non censurarne alcuni secondo il tuo personale desiderio :) Grazie e buona giornata --LoSpecialista (msg) 14:11, 18 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Nello spirito di Wikipedia, solo per amore del sapere e senza voler compiere alcun tipo di attacco ideologico da cui questa conversazione, mi è parso a tratti non essere immune, allego altri due articoli, di cui uno molto recente, da fonte estremamente qualificata, che mettono ulteriormente in luce, il problema della prescrizione farmacologica ai bambini:

(EN) [110] Stimulants for ADHD in children: Revisited, su Therapeutics Initiative, 28 Maggio 2018. URL consultato il 28 Giugno 2018.

Faccio notare che anche questo articolo cita almeno 15 altre fonti scientifiche.

Poi abbiamo, un altro articolo molto rilevante: uno studio sulle dinamiche di migrazione del disturbo, che pare sia sfuggito ad ogni criterio biologico, ma non alle logiche della globalizzazione (e cito lo studio, senza aggiungere nulla di mio).

(EN) The impending globalization of ADHD: Notes on the expansion and growth of a medicalized disorder, su Science Direct, Dicembre 2014. URL consultato il 28 Giugno 2018.

Credo sia proprio il caso di rivedere bene la voce, o aggiungere nuove sezioni perchè di certo non si puo' parlare più di mancanza o inattendibilità delle fonti. Un caro saluto. --LoSpecialista (msg) 21:37, 28 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Non intendo entrare nel merito di questi scambi personalistici tra voi, e che come tali sono da stigmatizzare. Per quanto riguarda la voce, in ambito sanitario Wikipedia si può basare esclusivamente sulla letteratura scientifica accreditata e non può dare spazio a POV/RO marginali di non chiaro posizionamento nell'ambito della letteratura indicizzata. Come tale, non vi è motivo allo stato attuale di "rivedere bene" la voce. --Veneziano- dai, parliamone! 11:45, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina Disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:55, 29 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Spostamento da "Disturbo da deficit di attenzione e iperattività" a "...attenzione-/iperattività"[modifica wikitesto]

[@ leotig] Salve. :) Rispetto a questo tuo spostamento, dovremmo cercare di rapportare il dettato delle fonti di settore e quello delle fonti divulgative. Se non ci sono differenze, si adotta quella comune. Se ci sono differenze, si ragiona. Se il titolo che hai scelto è completamente inedito, sarebbe bene cambiarlo. Forse qualcosa che contemperi correttezza e popolarità è "attenzione-iperattività", con il trattino, oppure usiamo lo slash. Usarli entrambi mi sembra estraneo alla tradizione tipografica italiana. Non so. Nella copertina di questo testo si usa lo slash, che mi sembra la soluzione migliore, in quanto non è in contraddizione con i connettivi "e/o". pequod Ƿƿ 01:16, 31 dic 2018 (CET)[rispondi]

[@ leotig]Trovo desueto, oltre che errato, lo spostamento che è stato fatto all'ultima versione (con trattino e slash). Su Wikipedia si usa la forma più comune e non quella che dovrebbe dare minori dubbi. Propongo, come detto da Pequod76 di spostare al termine con lo "/" (utilizzato anche dal DSM-5) o al ripristino del nome iniziale, maggiormente diffuso. --Dapifer Ψ 13:00, 31 dic 2018 (CET)[rispondi]

Mi va bene usare anche solo lo slash come scritto sulla versione italiana del DSM-5. Di sicuro non mi va per niente bene come era scritto prima, cioè con la congiunzione “e”. Comunque vorrei fare delle precisazioni. La versione -/ non è desueta dato che nessuno l’ha mai usata. I tedeschi usano sempre questa versione che ha una logica molto precisa. Lo slash ha solo significato di “separazione” oppure “o” mentre il trattino ha il significato di “unione” oppure “e”. Scrivendo solo una delle due versioni si può far pensare che chi ha l’ADHD debba avere per forza SOLAMENTE ed esclusivamente UNO dei due sintomi principali (disattenzione e iperattività) mentre nell’altro caso si può far pensare che chi ha l’ADHD debba avere per forza ENTRAMBI sintomi. Comunque non mi risulta che lo scopo di wikipedia sia quello di usare le frasi più diffuse ma quellp di dare delle informazioni il più corrette possibile. Vi ribadisco che i tedeschi usano questo modo di scrivere per un motivo... comunque accetto anche lo slash da solo. Ma non accetto per niente il trattino da solo oppure la congiunzione “e” leotig 13:49, 31 dic 2018 (CET)

"nessuno l’ha mai usata", quindi difficilmente può dirsi "corretta". Inoltre, tra correttezza e diffusione esiste una dialettica aperta ai nostri fini. pequod Ƿƿ 14:46, 31 dic 2018 (CET)[rispondi]

Polemiche ed errori statistici[modifica wikitesto]

Gentili amici,

sono tornato ad osservare questa pagina, dopo qualche tempo di assenza, per vederne i progressi. L' ho trovata profondamente cambiata, per non dire quasi vandalizzata, da parte di altri utenti che, in torto o ragione hanno voluto apportare contributi senza sentirsi in dovere di una discussione preliminare. Tali modifiche, che ritengo essere di taglio polemico e censorio, sono state operate da un non meglio identificato IP, che pare anche aver insistito nella sua azione. Voglio ricordare a tutti che la pagina non è il luogo dove dare adito a polemiche o dibattiti che sono in seno alla comunità scientifica ed è bene restino lì, perché luogo di interlocutori più adatto ad ospitarli. Le modifiche migliorative sono sempre le benvenute, quando supportate da dati oggettivi e ricerche dotate dell' attendibilità richiesta dal caso. Le cifre, quando riportate, devono rispecchiare quelle delle delle fonti citate, e non, poste a casaccio come sta accadendo, calcolatrice alla mano, in questo momento. Mi dico quindi certo che saluterete le azioni di correzione di questi numeri quale cosa buona e giusta, nonché la modifica delle parti di pagina di taglio "eccessivamente polemico".

Restando sempre a vostra disposizione per discussioni.

--LoSpecialista (msg) 13:27, 6 mar 2019 (CET)[rispondi]

Sezione Polemiche/Controversie - Discussioni/Questioni[modifica wikitesto]

Dopo aver visto alcune modifiche nella sezione attuale "controversie sul trattamento del disturbo" penso che si debba aprire una discussione qui. Tempo fa era stato detto che la parola controversie non andava bene e è stata tenuta la parola "polemiche". Da non molto vedo che è stata cambiata in controversie ma è stata mantenuta... Allora va bene o no la parola controversie?... Parliamo solo dell'esistenza dell'ADHD (ormai certa nel mondo medico scientifico) oppure solo del suo trattamento? Oltre al titolo della sezione ho visto altri cambiamenti da fonti con citazioni da persone non del settore e altre modifiche non chiare. Secondo me si potrebbe anche usare la parola "discussioni" o "questioni" nel titolo della sezione. Ad esempio: "Questioni sul disturbo e sul suo trattamento". Così il titolo è generico e non si mette in dubbio nulla leggendolo. (Mentre nella parte sottostante si scriveranno le eventuali "polemiche" o "controversie"). leotig

Diagnosi ADHD[modifica wikitesto]

[@ Fedepic] La diagnosi in ADHD può essere fatta da qualsiasi professionista della salute mentale adeguatamente formato, non solo medici (neuropsichiatra o psichiatra), ma anche psicologi (neuropsicologo, psicologo clinico, psicologo dell'età evolutiva).

In particolare, alcune fonti affermano:

  1. «La diagnosi di ADHD deve basarsi su una valutazione accurata del bambino condotta da un Neuropsichiatra Infantile con esperienza sull’ADHD. La diagnosi può essere formulata anche da altri operatori della salute mentale dell’età evoluiva (medici o psicologi) con specifiche competenze sulla diagnosi e terapia dell’ADHD e sugli altri disturbi che possono mimarne i sintomi (diagnosi differenziale) o che possono associarsi ad esso (comorbilità)» (fonte: http://old.iss.it/binary/wpop/cont/SINPIA_L.g.ADHD.1116940207.pdf).
  2. «La diagnosi deve essere effettuata da psicologi o da neuropsichiatri infantili che utilizzano i criteri indicati dal DSM-IV (il manuale diagnostico internazionale di psichiatria più importante e diffuso sui disturbi mentali)» (fonte: https://www.tuttodsa.it/diagnosi-adhd-deficit-di-attenzione.html).
  3. «The diagnosis can be made by a mental health professional, like a psychologist or psychiatrist, or by a primary care provider, like a pediatrician». (fonte: https://www.cdc.gov/ncbddd/adhd/diagnosis.html).
  4. «Health care providers, such as pediatricians, psychiatrists, and child psychologists, can diagnose ADHD with the help of standard guidelines from the American Academy of Pediatrics or the American Psychiatric Association’s Diagnostic and Statistical Manual (DSM)». (fonte: https://www.webmd.com/add-adhd/childhood-adhd/diagnosing-adhd#1)
  5. «If the doctor has handled only a few cases, you might be better off going to a specialist — developmental pediatrician, psychiatrist, or psychologist — who has significant experience with ADHD». (fonte: https://www.additudemag.com/diagnosing-adhd/)
  6. «For adults, an ADHD diagnostic evaluation should be conducted by a licensed mental health professional or a physician. These professionals include clinical psychologists, physicians (psychiatrist, neurologist, family doctor or other type of physician) or clinical social workers». (fonte: https://chadd.org/for-adults/diagnosis-of-adhd-in-adults/).

Non si comprende quindi l'insistenza nel voler escludere lo psicologo tra i professionisti che possono effettuare diagnosi di ADHD. Ricordo che è atto tipico dello psicologo quello di porre DIAGNOSI in tutti i casi in cui è presente (o si sospetta) psicopatologia. --Dapifer Ψ 22:38, 5 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Le fonti di siti inglesi non hanno nessuna validità dato che all'estero ci sono altre leggi. La fonte dell'associazione non è una fonte istituzionale. Come specificato nelle modifiche la diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) è diversa da quella di ADHD. Ci sono proprio leggi specifiche sui DSA. Anche per quanto riguarda la scuola hanno leggi diverse. I disturbi dell'apprendimento hanno la legge sui DSA, l'ADHD sui BES (Bisogni Educativi Speciali). Lo psicologo solitamente fa una valutazione di sospetto di ADHD e poi eventualmente invia al neuropsichiatra infantile o psichiatra. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Fedepic (discussioni · contributi) 23:31, 5 apr 2019‎ (CEST).[rispondi]
  1. Questa non è Wikipedia dell'Italia, ma Wikipedia in italiano, quindi le fonti inglesi hanno la stessa validità di quelle italiane/turche/greche/ecc (vedi anche WP:Localismo).
  2. La fonte riportata non è "di un'associazione" ma sono le linee-guida espresse dalla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza) e riportate da quel sito. In ogni caso, ho aggiornato il link.
  3. Lo psicologo effettua Diagnosi, non solo valutazioni/pareri "per conto terzi". È suo atto tipico svolgere Diagnosi in tutti i casi di presente o sospetta psicopatologia, con l'ausilio di qualsiasi test o strumento psicodiagnostico (DSM-5 compreso).
Tutto ciò è abbastanza chiaro. --Dapifer Ψ 00:37, 6 apr 2019 (CEST)[rispondi]

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Quoziente intellettivo e ADHD rispetto ad abuso di sostanze: proposta di modifica e/o approfondimento concernente[modifica wikitesto]

Ciao a tutti e tutte,

Ho avuto modo di imbattermi in una ricerca che afferma il contrario di quanto affermato nel titolo della discussione, ma le ricerche sono tante e tanto contrastanti a dire il vero. La frase, o periodo intero, è comunque senza fonte, compresa l'affermazione della correlazione tra adhd/qi e comportamenti anti-sociali. Servirebbero maggiori approfondimenti, oppure omettere completamente la voce, anche se sono del parere di dare coerenza al testo dell'intero paragrafo, con una semplice affermazione del tipo "non sono evidenziate ancora correlazioni tra quozionte intellettivo ed abuso di sostanze, nonostante le molteplici ricerche a tal riguardo che risultano contrastanti" et similia o qualcosa del genere. Intanto rimane "senza fonte".

Ciao! --France mala (msg) 11:56, 11 feb 2021 (CET)[rispondi]

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Desueta sigla DDAI !?[modifica wikitesto]

La sigla DDAI è desueta da almeno 20 anni, quindi non si usa più e non è nemmeno una sigla ufficiale. L'unica sigla ufficiale del disturbo da deficit di attenzione/iperattività in Italia è ADHD. È vero che la sigla ADHD deriva dall'inglese ma questo non significa che sia una sigla inutilizzabile, anzi è appunto l'unica usata ufficialmente, ad esempio sulla Gazzetta Ufficiale, sui siti del Ministero della Salute e dell'Agenzia del Farmaco (AIFA) nonché sul foglietto illustrativo di tutti i farmaci disponibili in Italia per l'ADHD. Quindi la sigla DDAI non si può più usare perchè non è riconosciuta e non serve usarla dato che ce n'è già un'altra (ADHD). Tra l'altro la sigla inglese ADHD viene usata anche in altri Stati, non solo in Italia o nei Paesi anglosassoni. Però qualcuno continua a insistere di mettere anche la sigla DDAI a inizio pagina con fonti senza data o con data molto vecchia o con fonti dubbie e non ufficiali. Chiedo che venga tolta definitivamente la sigla DDAI dalla pagina per i motivo sopra riportati. --93.70.83.75 (msg) 23:28, 5 mar 2024 (CET)[rispondi]

Buongiorno, mi sembra che venga specificato che la sigla ufficiale sia ADHD, e mi sembra che venga citata solo come acronimo utilizzato per "Disturbo da deficit di attenzione/iperattività". Essa non mi pare che venga utilizzata per parlare direttamente dell'ADHD essendo che viene citata solo una volta. Se preferisce può modificare la frase per specificare che DDAI è desueta, ma non mi pare che ci siano ragioni sufficienti per rimuoverla.
Certamente la pagina avrebbe bisogno di un aggiornamento, e non essendo io un esperto lascio il giudizio a chi ne sa di più. --Flatlandia (msg) 15:12, 6 mar 2024 (CET)[rispondi]
Avevo provato a scrivere proprio che la sigla DDAI è ormai desueta (da più di 20 anni) ma qualcuno ha annullato la mia modifica... --93.70.83.75 (msg) 15:19, 6 mar 2024 (CET)[rispondi]
Grazie per avermi risposto così celermente. La modifica che lei ha fatto mi sembra che sia stata quella di rimuovere direttamente la sigla e tutti i riferimenti ad essa. Nella mia opinione, che non è minimamente quella di un esperto, la sigla, anche se fosse desueta a livelli ufficiali, può essere utilizzata per indicare un possibile acronimo del disturbo. Fintanto che viene utilizzato in tal modo (che mi sembra il modo con la quale viene utilizzata ora) secondo me non c'è ragione di rimuoverla. Se vuole far capire che la sigla è desueta può specificarlo nella pagina se ha in mano delle fonti affidabili che lo testimonino.
In breve: fintanto che la pagina utilizza la sigla DDAI solamente come possibile acronimo del nome del disturbo, non vedo perchè rimuoverla.
Se no può parlare direttamente a Lollo98, l'utente che le ha fatto la modifica, utilizzando la sua pagina di discussione. --Flatlandia (msg) 15:33, 6 mar 2024 (CET)[rispondi]
È questa la sede adatta per discutere. Io ho visto una rimozione di contenuti con fonti, che non sono "datate", hanno meno di 5 anni, suvvia. Segnalo la cosa al Progetto:Psicologia. --Lollo Scrivimi 15:55, 6 mar 2024 (CET)[rispondi]
Mai sentita la sigla DDAI, il disturbo è noto negli ambienti medici e accademici come ADHD. Però visto che l'informazione è fontata e le fonti non sono così datate, per me si può lasciare. Magari riformulerei l'incipit mettendo prima ADHD e poi DDAI. --Agilix (msg) 16:27, 6 mar 2024 (CET)[rispondi]
A me le fonti riporte non sembrano aggiornate a parte una del 2022 ma è un giornale online. Non è una fonte ufficiale. Io sono per omettere la sigla DDAI oppure scrive che è desueta --93.70.82.148 (msg) 17:16, 7 mar 2024 (CET)[rispondi]
A me le fonti riporte non sembrano aggiornate a parte una del 2022 ma è un giornale online. Non è una fonte ufficiale. Io sono per omettere la sigla DDAI oppure scrive che è desueta --93.70.82.148 (msg) 17:17, 7 mar 2024 (CET)[rispondi]
Ho trovato 2 fonti potenzialmente utili al nostro discorso: [7] e [8].In entrambi queste pubblicazione, uno del 2022 e uno del 2023, viene utilizzato il termine DDAI come acronimo del disturbo. Sono dell'opinione di cambiare la disposizione delle sigle, portando avanti quella della ADHD, e aggiungere queste nuove fonti come esempio di utlizzo del termine. Qui sotto riportati per esteso le fonti citate:
Mercuriu, Monica, and Carlo Buonanno. Psicoterapia cognitivo-comportamentale dei disturbi da tic e della sindrome
Carta, Alessandra, and Stefano Sotgiu. "Dimensioni del temperamento in bambini e adolescenti con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività-Impulsività (DDAI) e in controlli sani." SOCIETÀ ITALIANA di NEUROPSICHIATRIA dell’INFANZIA e dell’ADOLESCENZA 43 (2023): 24-33. --Flatlandia (msg) 12:07, 8 mar 2024 (CET)[rispondi]

Modifiche non motivate e annullamento di molte modifiche fatte da altri[modifica wikitesto]

Ho fatto molte modifiche alla pagina e qualcuno ha annullato tutto senza motivare. Ci ho messo anvhe tempo per risistemare la pagina. Per cortesia qualcuno potrebbe ritornare alle modifiche che ho fatto, purtroppo non so come si fa, grazie --93.70.88.217 (msg) 11:27, 29 mar 2024 (CET)[rispondi]

@Lollo98 cortesemente annulla la tua modifica dato che mi hai annullato tutte le mie modifiche per sistemarea pagine e inoltre non hai nemmeno motivato la cosa. Quindi segnalo questa cosa e chiedo anche ad altri di intervenire. Tu volevi cambiare solo quello che ho scritto tra parentesi vicino alla sigla DDAI ma mi hai annullato di conseguenza anche tutte le altre modifiche. Non si fa così. Non puoi annullare senza motivo tutto il lavoro fatto da altri solo perchè non ti va bene una cosetta. Piuttosto potevi cancellare solo la riga che ho scritto se non ti piace e perchè devi cancellarla cmq? --37.161.78.218 (msg) 14:28, 29 mar 2024 (CET)[rispondi]
@Admin verificate la cosa e annuallate la modifica di @Lollo98, grazie --37.161.78.218 (msg) 14:30, 29 mar 2024 (CET)[rispondi]
Non siamo su Telegram, il comando @Admin non funziona qui...
Detto questo io continuo a vedere modifiche in PoV pushing, e, sinceramente, anche il resto delle tue modifiche non era salvabile. Tralasciando la fissazione per la "sigla desueta", cosa da dimostrare con fonti c'era un cambiamento di significato troppo ampio per ignorarlo. L'invito è quello di discutere prima di modificare, in questa sede, al fine di maturare un consenso, perché le modifiche che fai, oltre che essere sbagliate, sono anche non neutrali. --Lollo Scrivimi 14:59, 29 mar 2024 (CET)[rispondi]
Perchè sarebbero sbagliate? Sentiamo dai. E comuqmue non è obbligatorio discutere prima di ogni modifica. Comunque vuoi annullare l'ultima tua modifica da che mi hai anullato una marea di modifiche solo per una tua spupidaggine? Non penso che wikipedia sia un sito dove prevalga l'opinione di una persona sola --93.70.88.217 (msg) 15:00, 30 mar 2024 (CET)[rispondi]