Discussione:Diocesi di Tauriana

Note sulla cronotassi

La cronotassi dei vescovi di questa diocesi, che riporta 27 nomi, è tratta, secondo le indicazioni riportate in nota, da: Vincenzo Saletta, La Diocesi di Tauriana. Origini della Diocesi Vescovile, Roma, 1979, Biblioteca Comunale di Polistena. Ho aggiunto alcune note per chiarire come alcuni dei vescovi inseriti siano dubbi, o molto dubbi. La cronotassi a mio avviso è da rivedere e da documentare meglio, per evitare che fantasie di qualche storico locale diventino certezze assolute. A titolo di esempio faccio notare cosa dicono altri autori:

• Capialbi ([1], pp. XXIII-XXXI) e Taccone-Gallucci ([2], p. 447) riportano solo 9 vescovi, a cui è da aggiungere Leucosio non ancora noto all'epoca in cui essi scrissero.
• Pietri, nella sua Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), per i primi sei secoli, riferisce di soli due vescovi di Tauriana (Leucosio e Paolino), a fronte degli 8 presenti nella nostra cronotassi. La stessa cosa e per il medesimo periodo, fa Lanzoni (citato in bibliografia).
• Kehr infine, nella sua Italia pontificia ([3], X, p. 154) da per certi solo 6 vescovi.

Una pagina di Facebook, postata da Francesco Saletta (qui), riporta lo stesso elenco di 27 nomi. Non so se si tratti del medesimo autore, ma vi vedo scritte delle assurdità. Faccio solo un esempio: menziona non uno, ma ben tre vescovi di Tauriana che avrebbero preso parte al Concilio di Costantinopoli III del 680-681; ma, come ben documenta l'Enciclopedia dei Papi (alla voce Agatone), a quel concilio ecumenico non prese parte alcun vescovo occidentale se non i tre inviati come legati pontifici, ossia Giovanni di Reggio in Calabria, Abbondanzio di Tempsa e Giovanni di Porto (vedere anche Hefele, Conciliengeschichte). A mio avviso basta questo per dare un'idea dello spessore e del valore di quella cronotassi!!!--Croberto68 (msg) 13:21, 31 ott 2016 (CET)

L'opera postata su Facebook è stata anche pubblicata: Madre terra. Palmi e dintorni, anno I, n. 8, agosto 2010, p. 18.--Croberto68 (msg) 14:10, 31 ott 2016 (CET)

Nota sul vescovo Longino

La cronotassi di Francesco Saletta riporta un vescovo Longino, che avrebbe preso parte ad un concilio a Roma "verso il 503". La nostra voce indica un vescovo Longino al VI secolo, senza indicazioni cronologiche più precise. Poichè le due cronotassi sono identiche, suppongo che si tratti dello stesso vescovo.

• Mi sono preso la briga di consultare la Sacrorum Conciliorum nova et amplissima collectio di Giovanni Domenico Mansi, vol. VIII, col. 316, dove riporta gli atti di questo concilio (del 504, non del 503), e in effetti troviamo questa indicazione: Longinus Orestensis.
• Ma che c'entra Oreste con Tauriana? Ughelli (o, meglio, il suo continuatore, Coletti), nel volume X (coll. 155-156), attribuisce questo vescovo ad una presunta diocesi di Porto Oreste presso Tauriana; ora, non essendo mai esistita una diocesi in questo porto, Longino è stato "fatto" vescovo di Tauriana (Francesco Saletta docuit!).
• La storia insegna che il concilio del 504, convocato da papa Simmaco, è in realtà un falso concilio, facente parte dei cosiddetti falsi simmachiani; cioè quel concilio non è mai esistito! La letteratura su questo punto è cospicua: A. Thiel, Epistolae Romanorum Pontificum, vol. I, Brunsbergae 1868, p. 738; Roberto Cessi, Lo scisma laurenziano e le origini della dottrina politica della Chiesa di Roma, in Archivio della Società Romana di storia patria, 42 (1919), pp. 5-230; Pier V. Aimone, Le falsificazioni simmachiane, in Apollinaris 68 (1995), pp. 205-220; Teresa Sardella, Società, chiesa e stato nell'età di Teoderico: papa Simmaco e lo scisma laurenziano, Soveria Mannelli-Messina 1996; ecc.
• Che ne è allora di Longinus Orestensis? Mansi, nel testo sopra citato, mette una postilla a pié di pagina, dove invita a leggere, al posto di Orestensis, la dizione Orcistensis, cioè la diocesi di Orcisto, che è la vera sede di appartenenza del nostro vescovo Longino, che prese parte nel 451 al concilio di Calcedonia.
• Come ha fatto Longino del 451 a finire nel 504? Francesco Lanzoni (Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza 1927, p. 8) risolve la questione quando dice che la lista episcopale presente nel falso concilio del 504 «fu desunta parte dai sinodi romani autentici del 499, 501 e 502, parte dal concilio di Calcedonia del 451».

In conclusione, il vescovo Longino è da eliminare dalla cronotassi di Tauriana.--Croberto68 (msg) 14:56, 31 ott 2016 (CET)

Nota sul vescovo Severino

La cronotassi di Francesco Saletta riporta un vescovo Severino, del quale dice: «Severino, il vescovo di Tauriana fu detto impropriamente v.di Metauriana (Metauria non ha mai avuto un vescovado». La cronotassi della nostra voce riporta invece un vescovo Severino al VI secolo, senza indicazioni cronologiche più precise. Anche qui, come sopra, poichè le due cronotassi sono identiche, suppongo che si tratti dello stesso vescovo. Chi è questo vescovo di Metauriana, che "viene fatto" vescovo di Tauriana?

• Candido Zerbi (Della città, chiesa e diocesi di Oppido Mamertina e dei suoi vescovi, Roma 1876, p. 155 [4]) parla di un vescovo Severino metauriense, che lui attribuisce alla diocesi di Oppido, che morì nel 594 e di cui parla Gregorio Magno in una sua lettera di quell'anno.
• Ora, l'epistolario di Gregorio Magno edito dalle Monumenta Germaniae Historica (vol. I delle epistole, p. 290 [5]), riporta questa lettera, dove però il vescovo Severino è attribuito alla diocesi Myriensis, sede ancora oggi sconosciuta. Proprio perchè ignota, autori antichi (vedi Zerbi, pp. 80-82) hanno voluto interpretare Myriensis come abbreviativo di Metauriensis, da cui l'attribuzione a Tauriana. Passaggi ipotetici e arbitrari!
• Bisogna forse dare a Myria ciò che è di Myria. Vedere in questo Lanzoni ([6]) e Pietri (Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. II, p. 2051, "Severinus 5") o ipotesi recenti che invitano a spostare la sede di questa diocesi addirittura fuori dalla Calabria ([7]). Di certo Myria è stata una diocesi, anche se la località e la sua ubicazione restano sconosciute: vedere il saggio di Giorgio Otranto, Per una storia dell'Italia tardoantica cristiana. Approcci regionali, Edipuglia, Bari 2010, pp. 422-423 ([8]).

Se ne deduce che è alquanto ipotetico e azzardato attribuire Severino alla diocesi di Tauriana.--Croberto68 (msg) 15:54, 31 ott 2016 (CET)

Croberto68, vista la robustezza delle tue fonti non posso che concordare, ottimo lavoro.—GJo ↜↝ Parlami 16:09, 31 ott 2016 (CET)

Bisogna capire che fare dei 27 vescovi che ora fanno parte della cronotassi...--Croberto68 (msg) 16:14, 31 ott 2016 (CET)

Se le fonti non concordano – in particolari le tue, che mi sembrano più affidabili – direi di eliminarli, al limite si possono copiare qui a futura memoria.—GJo ↜↝ Parlami 16:22, 31 ott 2016 (CET)

Propongo di fare come a suo tempo feci per la diocesi di Nola, ossia lasciare l'elenco ma predisporre una grafica diversa per quelli documentati e per quelli frutto di fantasie o molto dubbi, mettendo in nota per ciascuno le motivazioni e le fonti di riferimento. Faccio presente che per diversi nomi dell'attuale cronotassi non è possibile fare alcun tipo di ragionamento, non avendo a disposizione l'opera di Vincenzo Saletta (La Diocesi di Tauriana. Origini della Diocesi Vescovile, Roma, 1979), da cui questa cronotassi proviene (come detto nell'incipit).--Croberto68 (msg) 09:08, 2 nov 2016 (CET)

Sì, è un'ottima soluzione. --Vito (msg) 09:16, 2 nov 2016 (CET)

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