Discussione:Anisakis

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Congelamento[modifica wikitesto]

Su tempi e temperature di congelamento, viene citato uno studio del 2002, mentre ne esiste un altro molto piu' recente (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21162864) che dice cose molto diverse. Suggerirei di rivedere completamente la sezione congelamento alla luce di questi dati.

Ho qualche dubbio sull'inserimento del 26 mar 2011 da parte di 109.52.11.246. A me sembra crei confusione: scrivere che Il Regolamento CE 853/2004 non può essere applicato ai freezer domestici potrebbe far immaginare che chiunque sarebbe in grado nella sua cella **** di compiere perfette operazioni (cosa che non è). Ho anche controllato i Reg. CE e non ho trovato cenni alla congelazione domestica. Qualcuno suggerisce? --(Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra!(scrivimi) 10:43, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]

Bisognerebbe aggiungere alla bibliografia o alle note anche le modifiche del Regolamento CE 853/2004. Aggiungo a questo punto questa spiegazione.Il Regolamento 853/2004 viene applicato da chi produce prodotti alimentari sotto la supervisione dell'autorità sanitaria e con la collaborazione di professionisti con competenze specifiche. Ha procedure applicative e si collega ad altri Regolamenti. Di questo deve tenere conto chi lo legge.

Piuttosto che specificare sui trattamenti a basse temperature a proposito dei prodotti ittici da consumare crudi, sarebbe meglio spiegare prima che cos'è un piano di autocontrollo o HACCP. E' importante quando si danno spiegazioni su un prodotto così problematico anche tener presente che potrebbero essere interpretate male.

L'allergia all'anisakis si verifica spesso dopo l'infezione (oltre che durante). E' un argomento su cui servono altri studi perchè le conoscenze sono insufficienti. Una volta che il medico o lo specialista fa la diagnosi dovrebbe essere lui a dare indicazioni dietetiche.

Alla pagina del sushi sono state inserite ricette in giapponese. Chiedo che vengano eliminate le avvertenze sanitarie di sushi, sashimi e le sezione della prevenzione di anisakis. Io non voglio collaborare con wikipedia che sarebbe un'enciclopedia libera ma io non mi sento libera. Il giapponese è fuor di luogo in un testo pubblicato in Italia. Io non mi assumo comunque la responsabilità delle ricette che non ci devono stare. Quello che accade è scorretto. Io voglio che vengano eliminate le avvertenze sanitarie di sushi e sashimi e la parte della prevenzione di anisakis.

I recenti inserimenti da IP mi sembrano di buon senso, purtroppo però mancano completamente fonti, di cui la voce è nel complesso carente. Invito il/gli autore/i dei recenti ampliamenti ad aggiungerne.--l'etrusco (msg) 18:11, 22 feb 2012 (CET)[rispondi]

Secondo me se viene citata di nuovo la normativa bisogna dare ancora altre spiegazioni per rendere il testo più facilmente comprensibile. Comunque delle spiegazioni per quanto semplici ci sono. Meglio essere più prudenti. La possibilità che i testi non vengano capiti correttamente purtroppo bisogna considerarla anche se a me sembra che siano stati scritti per bene. 24 febbraio 2012

Si ma servono delle fonti sennò tutto ciò che è stato inserito verrà segnalato come senza fonte[senza fonte] e successivamente rimosso.--l'etrusco (msg) 21:46, 26 feb 2012 (CET)[rispondi]

Le modifiche sono considerate senza fonte anche dopo la reintroduzione della normativa? In questo caso bisogna togliere tutta la sezione della prevenzione. Non penso che sia una cattiva idea.

Dipende, tutto ciò che è scritto nella sezione proviene dal Regolamento CE citato? Sennò le parti che si discostano dal testo di legge necessitano di fonti ulteriori. --l'etrusco (msg) 17:02, 5 mar 2012 (CET)[rispondi]

Non presenterò altra bibliografia almeno per ora. Per me la parte sulla prevenzione si può o rendere più semplice o togliere.

Prevenzione[modifica wikitesto]

Riporto una discussione iniziata (in realtà continuata dalla pagina di discussione del progetto:medicina) nella mia pagina di discussione: Dovresti prendere in visione il seguente articolo: Vidacek S et al, 2010. Journal of food protection, vol 73: pag 62-68. Questo riguarda il trattamento ad alte temperature dell'anisakis. Per quanto riguarda la normativa e il cdc, non li citerei nel testo della prevezione di anisakis, perchè la normativa viene applicata all'interno di stabilimenti registrati. I piano di autocontrollo di fatto oggi utilizzano trattamenti a basse temperature più lunghi. La leglislazione finisce per essere fuorviante. Serve invece nuova letteratura o fonti che spieghino i nuovi trattamenti. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.80.142 (discussioni · contributi) 18:50, mar 23, 2012 (CEST).

La cosa migliore è se ne parliamo in discussione della voce dove riporto il tuo messaggio e la mia risposta. Inoltre è meglio che, quando ti riferisci a una fonte, tu riporti il link alla fonte stessa, in modo che non ce la si debba cercare da soli. In particolare la fonte che citi parla di allergia e del fatto che la cottura non elimina la possibilità di reazioni allergiche, cosa che è riportata nella relazione alla Commissione Europea citando come fonte questa pubblicazione del 1997. --Aplasia (msg) 19:16, 23 mar 2012 (CET)[rispondi]
(continua...) L'articolo sostiene inoltre che maggiore sicurezza si ottiene a 70°C di cottura, tuttavia non trovo riscontro in letteratura, che concorda generalmente sui 60°C. Per quanto riguarda il congelamento dovresti riportare le fonti a supporto di quello che affermi. Ciò che è riportato in relazione a CDC, FDA e Normativa Europea sono semplicemente quello che sono, fonti a supporto del fatto che esistono particolari protocolli considerati sicuri da agenzie di importanza non trascurabile. --Aplasia (msg) 19:35, 23 mar 2012 (CET)[rispondi]

La sezione sulla prevenzione alla voce anisakis deve essere aggiornata in più punti e secondo me completamente.L Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.80.142 (discussioni · contributi) 18:05, 23 mar 2012‎ (CET)., riportato qui da Discussioni template:Da aggiornare[rispondi]

Possiamo discutere prima di apportare modifiche? Ho capito che vuoi che la sezione sia aggiornata, e ti assicuro che è lo stesso che voglio anche io. Tuttavia non puoi eliminare parti di testo secondo la tua opinione, puoi farlo solamente in relazione alle fonti. Cosa ne pensi di questa pubblicazione, che ha però il problema di essere del 2003? --Aplasia (msg) 13:44, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Prima di leggere la pubblicazione riportata sopra ho tolto il riferimento ai pesci di allevamento. Non so se la modifica rimane, ma su questo argomento ci sono studi sufficienti solo sul salmone che io sappia. Vorrei portarti dell'altra bibliografia e non solo sul problema del salmone.L

Ho trovato la pubblicazione a cui ti riferisci e ho provato a rendere la frase più ipotetica; ci vorrebbe una fonte a discredito di questa. Vedo cosa riesco a trovare. --Aplasia (msg) 14:42, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Per quanto riguarda la pubblicazione del WHO, ne ho letto una parte e dice che il trattamento a -23C riguarda l'anisakis in particolare e questo non è specificato nel testo sulla prevenzione. Mi sembra sufficiente per cambiare i riferimenti alle temperature. Non tutti i prodotti ittici possono essere consumati crudi dopo trattamenti a besse temperature. La normativa parla di registrazione degli stabilimenti di produzione dei prodotti alimentari dove la produzione avviene seguendo particolari procedure di cui fa parte il piano di autocontrollo. Infatti la prima cosa che dicono alla ASL a chi vuole anche solo servire del pesce crudo in un ristorante utilizzando pesce fresco è che lo deve trattare secondo quanto previsto in un piano di autocontrollo che è richiesto dalla stessa normativa CE ed inoltre viene indicato il Regolamento CE 853/2004. Le leggi però vengono applicate da professionisti che redigono il piano di autocontrollo, sotto la supervisione dell'autorità sanitaria, nel rispetto di tutti i requisiti che sono previsti dalla normativa. Non bisogna mettere lo studio sull'allergia in bibliografia perchè avviene in condizioni sperimentali, non è una linea guida però io cambio i riferimenti alle temperature. Sul problema dell'allergia, se anche il pesce d'allevamento non contenesse l'anisakis, credo che possa esserci la possibilità della reazione crociata con antigeni di altri parassiti eventualmente presenti. Bisogna leggere altri studi. L'anisakis infetta più difficilmente i pesci d'allevamento se vengono nutriti con mangimi in cui l'anisakis è stato inattivato e se sono sempre vissuti all'interno della'allevamento. Bisogna poi vedere altri aspetti ancora. anche su questo si possono leggere degli studi. Vorrei guardare un po' meglio la pubblicazione del who, ne ho visto solo una parte.

Direi che è inutile specificare che si parla dell'anisakis nel trattamento, essendo la voce anisakis; viceversa si può decidere di specificare quando passiamo a fare il capitolo prevenzione sul sushi (però una cosa per volta). D'altra parte non possiamo prendere per buone solo le normative CE, che riguardano solo l'Unione Europea. Essendo wikipedia in lingua italiana e non wikipedia italia è necessario portare anche i riferimenti ad altre realtà, specialmente gli Stati Uniti. --Aplasia (msg) 16:19, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Gli alimenti si preparano con il piano di autocontrollo che è previsto dalla normativa e che controlla tutti i rischi individuati. In questo caso è importante. Il trattamento a basse temperature elimina l'anisakis ma ci sono evidentemente altri parassiti e persino microrganismi resistenti al congelamento. bisogna rendere il testo anche più comprensibile per chi non lo sa. Secondo l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare è bene prolungare il trattamento a basse temperature. L Questo commento senza la firma utente è stato inserito da ‎2.193.146.82 (discussioni · contributi) 17:03, mar 24, 2012 (CEST).
Certamente, ma questa è la voce Anisakis, non possiamo parlare di Botriocefalo, di malattia di Minamata o di intossicazione da pesce avariato. Comunque perchè non prendi in considerazione l'idea di iscriverti? La collaborazione diventerebbe decisamente più facile non credi? --Aplasia (msg) 17:12, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Non sarebbe bene scrivere delle indicazioni generiche fino a quando non si risolve la disputa? Cerchiamo altra bibliografia. Secondo l'autorità europea per la sicurezza alimentare anche il trattamento a -35C per 15 ore deve essere prolungato lo dice chiaramente. Basta che cerchi la bibliografia giusta. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.43.136 (discussioni · contributi) 17:34, 24 mar 2012‎ (CET).[rispondi]

Non è così che funziona wikipedia. Qua si portano le fonti, si discutono e si inserisce contenuto. Non esiste una bibliografia "giusta" e, fintanto che non porti fonti autorevoli che contraddicano quello che le fonti presenti dicono, non puoi modificare il testo. --Aplasia (msg) 17:41, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

propongo di tornare alla versione precedente di circa 15 giorni fa. Si può scriver e per esempio: I prodotti ittici non possono essere consumati crudi ma devono essere sottoposti a cottura a particolari temperature sufficientemente elevate per un tempo adeguatamente prolungato per distruggere il parassita anisakis ed eventuali altri parassiti presenti sensibili al trattamento ad alte temperature. Il congelamento a particolari temperature per un tempo sufficientemente prolungato è in grado di inattivare alcuni parassiti e deve avvenire sulla base di un piano di autocontrollo in grado di contenere la possibile contaminazione anche da parte di altri microrganismi. Non tutti i prodotti ittici possono essere consumati crudi dopo trattamenti a basse temperature. I medici possono sconsigliare il consumo di prodotti ittici a particolari categorie di persone che necessitano di una dieta basata su misure igieniche più restrittive. Considerato che non sempre è possibile individuare questo tipom di persone, è bene ricorrere a sistemi di preparazione dei prodotti ittici più sicuri rispetto al trattamento a basse temperature. La cottura rispetto ai trattamenti a basse temperature è un sistema di preparazione degli alimenti più sicuro.

C'è anche una legislazione Italiana sulla preparazione dei prodotti ittici crudi. Potreste informarvi anche su questo oltre che procurarvi altre fonti.Altra possibilità è cancellare la sezione prevenzione in attesa della versione definitiva.L

Protezione[modifica wikitesto]

Ho protetto la voce per una settimana. Vi chiedo di giungere in questa sede ad una versione condivisa per la sezione Prevenzione, indicando delle fonti opportune sui dettagli che intendete modificare (WP:Cita le fonti). Grazie. --Harlock81 (msg) 17:43, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Io vi ho dato la bibiografia giusta dell'EFSA ma non la scrivete ed in più mi bloccate su una pagina che non sto scrivendo io. EFSA Panel on biological hazard. Scientific opinion on risk assessment of parasites in fishery products. EFSA journal 2010; 8 (4), 1543. guardate che sono contenuti studi che sono ritenuti insufficienti e cioè potrebbero essere fuorvianti per chi legge il trattamento dei diversi parassiti. E' l'EFSA che dice che gli studi su questi argomenti sono troppo pochi ma è sempre l'EFSA che dice di prolungare i trattamenti. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.43.136 (discussioni · contributi) 17:54, mar 24, 2012 (CEST).
Ti ripeto, quando citi una pubblicazione riporta il link, ci vogliono due secondi e faciliti di molto il lavoro agli altri. Anche solo alla lettura della sintesi in italiano si legge l'EFSA conferma il trattamento consigliato da FDA e CDC (-35 per 15 ore) e conferma che il salmone allevato è sicuro e riporta che su altre tipologie di pesce non ci sono monitoraggi conclusivi (dato che possiamo sicuramente riportare). Non vedo però dove raccomandi di prolungare i trattamenti. Comunque leggerò per bene l'articolo, tanto abbiamo una settimana per arrivare a una versione condivisa! --Aplasia (msg) 18:16, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Nella versione in inglese però dice che è meglio prolungare il trattamento.LQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.48.231 (discussioni · contributi) 18:26, mar 24, 2012 (CEST).

Sono favorevole all'inserimento della fonte EFSA da te portata. Cosa ne dici di modificare la frase così: "Il salmone d'allevamento risulta sensibilmente a minor rischio infettivo rispetto a quello selvatico, tuttavia non esistono sufficienti dati per la valutazione delle altre specie ittiche"? Non riesco invece a trovare dove si raccomandi di prolungare il trattamento, puoi gentilmente indicarmi la pagina? --Aplasia 21:27, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Parlare del salmone di allevamento per me è difficile in quanto dovrei fare un approfondimento sui prodotti di allevamento per vedere se hanno delle caratteristiche particolari. Dovrei avere una pubblicazione su questo e forse altre cose ma devo cercare. Non si può parlare genericamente di rischio infettivo, anche in relazione ai diversi tipi di parassiti. Anche qui ho bisogno di maggiori informazioni, non so se riesco a procurarmele. Comunque il testo dell'EFSA contiene varie informazioni. E' lungo e capisco che ci voglia del tempo per riuscire ad incamerare le informazioni che vengono date. Il rischio di infezione d'anisakis è stato studiato nel salmone d'allevamento dell'Atlantico del Nord in relazione alle particolari modalità di allevamento. Comunque su questo leggi bene il testo perchè vengono date varie informazioni sul rischio di infezione di anisakis. In pratica il pesce si infetta se mangia del cibo, pesce contaminato da anisakis. Bisogna vedere quello che riescono a mangiare. Le indicazioni sul trattamento a basse temperature sono a pag 40 e 41 e dintorni. L'avviso con cui wikipedia indica che le informazioni hanno un carattere illustrativo non compare salvando la pagina sul computer. C'è lo stesso problema anche alla pagina del diphyllobothrium. Ritornando al salmone non parlare genericamente di rischio infettivo, c'è il problema legato ad altri possibili microrganismi non parassitari. Ricorda anche che la pubblicazione dice chiaramente che gli studi riportati sono pochi e sono necessari altri studi. inoltre sono trattati solo alcuni parassiti e non tutti. Infine comee ho ricordato ci sono i microrganismi non parassitari. per questo è importante il piano di autocontrollo.

Questa pubblicazione dell'EFSA non è una fonte terziaria. Tutti gli studi contenuti, le temperature ed i tempi di trattamento non possono essere utilizzati per scrivere testi con indicazioni dettagliate. lo ripeto per chiarezza, non vorrei che fosse fonte di errori. Ci sono alcune indicazioni sulla temperatura di trattamento che non possono essere seguite perchè contraddette da altre pubblicazioni. Può generare confusione in chi legge, soprattutto sui parassiti diversi dall'anisa Questa pubblicazione deve essere integrata da altre. Secondo me è un argomento da professori. Ripeto che può dare luogo a interpretazioni errate e quindi non so se è il caso di renderla disponibile con un disclaimer. Ci sono studi che contraddicono quelli riportati che infatti vengono definiti insffucienti. Gli studi su questi argomenti sono anche difficili da trovare.

Non ha senso parlare di trattamenti a basse temperature senza tenere conto di tutti i parassiti presenti. E' questo quello che io ho capito di questa pubblicazione. I trattamenti devono essere necessariamente ptolungati . Comunque il congelamento distrugge alcuni parassiti, ma non agisce su altri microrganismi. L

C'è un'altra critica alla pagina sulla prevenzione. Non è vero che salagione, marinatura e affumicatura non abbiano alcun effetto sull'anisakis. Sono trattamenti che in genere vengono eseguiti associandoli ai trattamenti a basse temperature, questo è vero. C'è una descrizione troppo sintetica dell'argomento.

Ti rispondo qui, in quanto non essendo tu un'utenza iscritta e non avendo una pagina di discussione fissa, non ho la possibilità di risponderti personalmente. Sono pienamente d'accordo a discutere, ma nella sede opportuna e con ordine, perchè così sono abituato a fare. Qua parliamo di anisakis e al momento all'anisakis mi voglio riferire (anzi, al solo paragrafo prevenzione). Sei d'accordo? --Aplasia 10:30, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Hai ragione ma per maggiore chiarezza potresti spiegare che le misure preventive adottate riguardano solo l'anisakis e non altri eventuali microrganismi presenti. L'efficacia di marinatura, salagione e affumicatura nell'inattivazione dell'anisakis dipende da vari fattori ma è un discorso complesso. Scusa ma ormai ho iniziato un discorso e lo termino.L Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.25.74 (discussioni · contributi).

1. Cortesemente, firmati anche se non hai un'utenza registrata. Devi usare le 4 tilde così: --~~~~. Se puoi, ovviamente, creati un'utenza: semplificherebbe la discussione a tutti. 2. Questa è la voce sull'anisakis, quindi specificazioni o precisazioni non attinenti o pertinenti non sono conferenti. 3. Descrivi in maniera sintetica e molto precisa il tipo di contributo che proponi. 4. Rispetta le regole sulle WP:FONTI, sul consenso, sulle WP:NRO e sulla collaboratività costruttiva della procedura di editing. Grazie. --Veneziano- dai, parliamone! 14:33, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]

La pagina deve essere modificata alla sezione prevezione. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.193.81.214 (discussioni · contributi) 08:33, 30 mar 2012‎ (CEST).[rispondi]

Come? Riesci a suggerire una versione alternativa che rechi l'indicazione di fonti puntuali (anche non formattate)? Tipo:
Per prevenire l'insorgenza di Anisakis è necessario cuocere il pesce a tot gradi o conservarlo in congelatore per un periodo di tot ore o superiore. (Fonte: Articolo, link, numero di pagina in cui è presente l'informazione).
Se riesci a fornire un testo di questo tipo, la formattazione delle note la possiamo sistemare successivamente. Grazie. --Harlock81 (msg) 11:09, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Io non ho queste fonti ho scritto sopra un possibile testo provvisorio generico oppure provvisoriamente cancellate la sezione prevenzione. Io non avro la possibiltà di continuare a collaborare con voi.LQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 93.40.89.47 (discussioni · contributi) 15:01, 30 mar 2012‎ (CEST).[rispondi]

Conviene che tu segua la cronologia, se riporti la tua proposta di testo in alto nella discussione non capiamo più niente. Devi capire che non si può sostituire un testo con fonti con un testo senza fonti; si possono criticare le fonti presenti, portarne di nuove e dialogare costruttivamente nel creare un testo condiviso. Adesso tu vuoi necessariamente rimuovere i riferimenti a FDA e CDC, tuttavia negli Stati Uniti, che ci piaccia o no, sono agenzie che hanno il loro peso, quindi per completezza di informazione dobbiamo riportarle, come facciamo con le direttive comunitarie e il parere WHO. Sono dati di fatto, criticabili quanto si vuole, ma dati di fatto su cui si basa la legislazione. Il parere EFSA può essere riportato, ma anche se in contraddizione con FDA (cosa non vera, per come lo si vuole leggere, visto che basta leggerne le conclusioni) non può sostituirlo, al massimo esservi affiancato, in quanto autorevoli entrambi in diverse nazioni. In Italia le direttive FDA non valgono, è vero, ma questa non è la wikipedia dell'Italia, bensì la wikipedia in lingua italiana, quindi hanno lo stesso valore di altre direttive. Le fonti concludono che il trattamento con cottura a 60 gradi e congelamento ad almeno -20 gradi per una settimana e -35 gradi per 15 ora sono sufficienti a scongiurare l'infezione. Studi che dicono che questi trattamenti non sono sufficienti possono essere aggiunte, ma non sostituiscono le altre, ne rappresentano una critica. Quindi cerchiamo di ragionare frase per frase, ma non proponiamo di cancellare parti di testo che non ci piacciono, altrimenti non finiamo più. Il testo di 15 giorni fa era completamente senza fonti (ed è ancora presente anche se nascosto) e non può rimanere sull'enciclopedia; ritornare a quel testo non è una progressione, bensì una regressione. Infine frasi come "La cottura rispetto ai trattamenti a basse temperature è un sistema di preparazione degli alimenti più sicuro..." sono fondamentali, quindi devono avere molte fonti indipendenti per essere inserite, specialmente visto che le normative sulla salute pubblica dicono esplicitamente che il congelamento è altrettanto efficace. --Aplasia 17:34, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]

L'importante è che non scrivete di trattare a -20C per 24 ore e a -35 per 15 ore perchè l'Efsa ha dato parere contrario. Chiederò altre informazioni. Anche la bibliografia presente contraddice quello che avete scritto. Ho richiesto di nuovo la cancellazione della prevenzione.Comunque i microrganismi resistenti al congelamento esistono. Si ricorre al piano di autocontrollo. EFSA significa Autorità Europea per la sicurezza alimentare (sigla inglese European Food Safety Authority non so se ho scritto bene).LQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 93.40.89.47 (discussioni · contributi) 17:38, apr 1, 2012 (CEST).

Come ti è già stato detto nella pagina di servizio delle richieste agli amministratori, nel merito della voce si parla in questa discussione, quindi richiedere cancellazioni di contenuto in quella sede è sbagliato. Inoltre, come ti ho scritto sopra, non si cancellano riferimenti ad altre agenzie ed enti per le raccomandazioni Efsa, che possono giustamente essere riportate, ma non rappresentano nè possono rappresentare l'unica fonte. Inoltre ti invito a leggere bene il documento Efsa da te riportato, che conferma nelle conclusioni ciò che concludono le altre agenzie. Infine ti invito a leggere bene le fonti riportate, che affermano esattamente ciò che nel testo è affermato, senza accusare di falsificarle. Altrimenti la collaborazione diventa, e me ne duole, impossibile. --Aplasia 19:07, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Ho riletto le conclusioni della pubblicazione dell'EFSA ma rimango sulla mia posizione. Non cancello la parte sui regolamenti solo perchè poi mi bloccate. La seconda parte del testo sulla prevenzione deve essere cambiata. Devo ancora cercare altre informazioni e vorrei procurarmi altre pubblicazioni. La prima frase del testo è mia ma riporta come bibliografia l'Harrison che non ho letto, almeno in quella versione.La bibliografia è riportata perchè evidentemente era nella stesura precedente. Non è giusto che rimanga questa bibliografia a meno che non venga riscritta la frase da chi ha letto quella fonte bibliografica. Devo ancora leggere la pubblicazione del WHO del 2008. La pubblicazione EFSA è interessante in ogni sua parte e potrebbe essere utile sia in una migliore descrizione dei sintomi, sia delle specie ittiche interessate anche se decidete di non citarla perchè comunque è una fonte autorevole anche se può dar luogo ad interpretazioni fuorvianti sulla parte dei trattamenti. Per finire i Regolamenti hanno modalità, procedure applicative.L

Forse esistono fonti più aggiornate rispetto a quella del who del 2008, comunque direi che il testo sulla prevenzione in questa pagina di wikipedia è confusionario nell'insieme. Non so se il testo del who è sufficiente sui trattamenti a basse temperature ma spero che tu ne sappia più di me.L

Per favore, puoi indicare la fonte dalla quale hai tratto le indicazioni per quella prima frase? Altrimenti, Aplasia, hai quell'edizione dell'Harrison per verificare?
Suggerimento, la frase:
«Molti paesi obbligano per legge a congelare preventivamente il pesce destinato al consumo crudo; in Olanda ciò ha virtualmente eliminato la possibilità di sviluppo di anisakiasi umana»
credo andrebbe anticipata a quella sibito precedente. Inoltre, quei "Molti paesi" sono altri rispetto a quelli precedentemente citati? Sì, si specifica; no, si elimina la frase e si recupera solo l'informazione sull'Olanda nella riga sull'Europa. Che ne dite? --Harlock81 (msg) 10:22, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Non concordo sulla modalità di citazione dei Regolamenti. L

D'accordo, eliminerei la frase sugli altri paesi mantenendo quella sull'Olanda. Per quanto riguarda l'Harrison, a pagina 1423 della 16esima edizione italiana riporta testualmente "le larve nei pesci di mare vendono uccise dalla cottura a 60°C, dal congelamento a -20°C per tre giorni o dal congelamento rapido industriale, ma non dalla salatura, dall'affumicatura o dalla marinatura", modificata così per venire in contro alle esigenze dell'IP. A mio avviso è una buona introduzione al capitolo prevenzione, perchè rende conto da subito su quali siano i trattamenti efficaci e quali no. --Aplasia 10:36, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Bisogna valutare anche lo studio Vidaceck et al (non è una fonte terziaria, credo). Chiedo di nuovo la cancellazione della sezione sulla prevenzione per i motivi i motivi che ho spiegato sopra e poi manca la parte sulla legislazione italiana. Prendete conattatti con chi si occupa professionalmente di questo. Anche i Regolamenti vanno letti interamente e sono in un certo senso fonti anche se non scientifiche. L

Premesso che qui i regolamenti vanno citati e che vanno citati i principali (OMS, USA, UE, Giappone - anche secondo me indicare il regolamento italiano, pur alla luce di WP:Localismo può essere corretto), c'è una qualche modalità che ti senti di suggerire per riporatre quelle informazioni?
Se mancano delle informazioni, sei liberissimo di integrarle, indicando le fonti come vedi viene fatto in voce. --Harlock81 (msg) 10:58, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Manca l'impostazione di chi svolge sul campo questo lavoro. Dovrebbe essere consultato un professionista di questo tipo. anche io ho bisogno di altre fonti. La durata del trattamento dipende da vari fattori tra cui il tipo di freezer.L

Non so come integrare le informazioni. Bisogna leggere meglio le fonti. Chiedo la cancellazione del testo sulla prevenzione.L

lascerei solo la prima frase senza bibliografia associata.L

Chiaramente, un professionista non può essere consultato per ovvie ragioni. Wikipedia accoglie contributi volontari, sta quindi al professionista che legge decidere di intervenire. Se poi tu avessi un amico, un conoscente, cui interessa leggere la voce e suggerire delle correzioni, sarebbe il benvenuto.
L'informazione su freezer dovrebbe fornire indicazioni, presumo, sulla stabilità della temperatura nel dispositivo e sul gradiente necessario a raggiungere la temperatura indicata. Se le fonti riportano questi dati, possono sicuramente essere aggiunti al testo.
C'è da sottolineare un'ultima cosa. Wikipedia non è un testo specialistico sull'argomento, ma fornisce delle indicazioni di massima. Chi dovesse effettuare il trattamento, avrà certamente l'obbligo di prociurarsi la documentazione ufficiale, che questa pagina non pretende, né può, emulare o sostituire.
Quindi, sì, l'informazione al momento può risultare incompleta, ma l'obiettivo è e deve rimanere quello di completarla, di migliorarla, non rimuoverla in attesa di una versione ottimale e definitiva di un esperto che potrebbe non giungere mai. Questa è la forza e la debolezza di Wikipedia. Si può accettare ciò o meno, nel primo caso si sceglie di consultare e contribuire a Wikipedia; altrimenti ci si rivolge verso altra documentazione. --Harlock81 (msg) 11:42, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

La prima frase della sezione sulla prevenzione è mia ma ne disconosco la paternità perchè per me non dovrebbe essere seguita dal resto del testo che non ho scritto io, nè ho scelto io la bibliografia di questa frase. Io invece ho cancellato più volte il resto del testo e lo chiedo ancora.D'ora in poi vi scrivo solo da questa utenza firmandomi L.L

La fonte conferma l'informazione, che significa la disconosco? È corretta o meno, e per l'appunto lo è, come attestato da chi letto il riferimento ha verificato che reca la stessa informazione. Non è quella da te indicata o che avresti scelto? Beh, non ne avevi indicato nessuna! Nulla vieta di sostituirla con una più adatta o aggiungervene una seconda che ti sembra opportuno citare.
Il resto non può essere cancellato, per i motivi che ti ho più volte ripetuto. Grazie. --Harlock81 (msg) 17:40, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Io ho modificato la prima frase ora solo per migliorarla, ma nell'insieme il testo non può essere accettato e va cancellato subito.L Se cancello tanto annulli tutto e riporti alla versione precedente.L

Credo tu non abbia capito il funzionamento. Le modifiche vengono annullate perchè apportate senza fonti e senza consenso; siamo qui per collaborare, quindi cerchiamo di ottenere in questa discussione una versione condivisa e referenziata dei contenuti e solo poi inserirla. Altrimenti le modifiche vengono classificate come vandalismo e la voce finisce protetta di nuovo. --Aplasia 18:21, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Disconosco la paternità della prima frase della sezione prevenzione perchè non è stata scritta per essere inserita in quel contesto. la bibliografia l'ho portata, è il parere scientifico dell'EFSA in base al quale chiedo la cancellazione immediata della sezione prevenzione alla voce anisakis. I termini anisakiasi e anisakidiosi non sono sinonimi.L

La bibliografia necessaria per cancellare la sezione prevenzione di anisakis è il seguente parere dell'EFSA (Autorità Europea per la sicurezza alimentare) alla pagina 40 e 41: EFSA, 2010. EFSA journal 8 (4), 1543. Chiedo la cancellazione immediata. L

Grazie. La fonte indicata specifica che la temperatura di -tot°C deve essere raggiunta da tutto il pesce (anche dal nucleo del pezzo). È quindi necessario operare su tempi lunghi perché anche il centro raggiunga una temperatura adeguata e per un tempo adeguato (es, norma OMS), oppure a temperature molto basse, che appaiono magari eccessive rispetto a quella minima necessaria per la morte delle larve, ma che sono necessarie perché ci si assicuri che il centro del pezzo raggiunga una la temeperatura necessaria. (p. 40)
Sarebbe quindi opportuno integrare queste informazioni nel testo, prima di trattare le varie normative esistenti.
P. 41: Anche per i trattamenti ad alta temperatura sono indicate delle temperature massime delle durate che devono essere rispettate. Basta integrare tutto in voce. Ci proviamo? --Harlock81 (msg) 11:48, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Ho integrato alcune informazioni nella voce. Può andare? --Harlock81 (msg) 12:22, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Ho rimosso il riferimento alla normativa UE che era doppio. Rimuoverei la frase "È quindi necessario prestare attenzione, quindi, anche all'elettrodomestico cui si fa ricorso", rendendo la frase "Tuttavia, tra i congelatori domestici, sono quelli a tre o quattro stelle sono in grado di raggiungere tale temperatura, mentre quelli a una o due stelle raggiungono rispettivamente una temperatura non sufficiente di -6 e -12 °C." Sono perplesso nell'inserire la relazione EFSA prima della normativa e quella FDA dopo, essendo agenzie equivalenti, tuttavia la versione attuale è a mio avviso soddisfacente. --Aplasia 12:49, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Integra e correggi come credi. Ho solo provato a buttare giù una proposta di sezione. Se ritieni che alcuni passi vadano riorganizzati, fa pure. :-) --Harlock81 (msg) 12:54, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Ho letto la pubblicazione iniziale di Wharton e Aalders citata dall'EFSA (purtroppo non è gratuita) che calca il fatto che il pesce deve essere congelato "in tutte le sue parti" per avere la sicurezza di eliminare tutte le larve. Se siamo d'accordo possiamo inserirla in voce, che dite? --Aplasia 13:48, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Sì, d'accordo. --Harlock81 (msg) 13:50, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]

la sezione prevenzione di anisakis contiene errori multipli che derivano da una interpretazione errata delle fonti. Ne chiedo la cancellazione immediata. L la bibliografia del parere dell'EFSA va bene solo per la cancellazione ma non deve essere citata perchè come già detto èpiù volte si presta ad essere fraintesa nella parte sui trattamenti termici anche se l'EFSA ammette che i trattamenti sono insufficienti.L Per trattamenti intendo i trattamenti termici dei prodotti ittici.L

Senti, è una barzelletta? La fonte che hai indicato tu per correggere la voce non va bene, ma deve essere usata solo per cancellare il testo? Ma stiamo scherzando! -Harlock81 (msg) 17:03, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Se avessi letto tutti miei interventi non faresti questa domanda. Devi cancellare in base alla pagina 40 e 41.Cancellare subito. Cancellare tutto quello che riguarda la sezione prevenzione. L

Forse l'averlo ripetuto svariate volte non l'ha ancora reso chiaro, ma la sezione la si corregge e non la si cancella.
Ho capito perfettamente che l'anisakiasi è provocata da vari parassiti per i quali sono previsti trattamenti differenti, ma poiché quando uno compra il pesce non può sapere che parassita ha in corpo, le norme cercheranno di adottare un trattamento che sia quanto più possibile cautelativo. Riportare un'indicazione secca, sarà impreciso, ma non stiamo scrivendo un trattato sulla prevenzione dell'anisakiasi, né abbiamo alcuna pretesa di farlo.
Se ritieni, come affermi, che la voce presenti delle inesattezze puoi intervenire in voce per correggerle o segnalare qui le opportune correzioni da effettuare - in modo preciso se vuoi che siano altri ad intervenire in voce - altrimenti, hai segnalato che esite un problema in voce e quando qualcuno sarà in grado di intervenire (avrà le adeguate competenze) lo farà. Ripetere la stessa richiesta verrà considerato e trattato come un vandalismo. --Harlock81 (msg) 17:28, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Non ti preoccupare, non aggiungo altre proteste oltre queste. Comunque fai male a togliere la libertà di parlare. Le modifiche da apportare sono la cancellazione dell'intera sezione prevenzione con i tutti i relativi sottocapitoli (congelamento, cottura etc) perchè ci sono errori multipli. Devi leggere solo le due pagine sopra riportate. Le parti delle pagine possono essere cancellate. La bibliografia che giustifica la cancellazione ho già detto qual'è. Non accetto nessuna delle parti della sezione prevenzione di anisakis e chiedo che la pubblicazione dell'EFSA venga subito rimossa dalla bibliografia.L

Ti riferisci a (parafrasando): «Alcuni studi indicano che il congelamento potrebbe non uccidere tutte le larve, ma lasciarne alcune moribonde. È stato ipotizzato che ciò inibisca il loro potere infettante, sebbene non sia stato provato. Si ritiene quindi cautelativo far seguire al congelamento un periodo di stoccaggio nello stato congelato.»? --Harlock81 (msg) 19:58, 4 apr 2012 (CEST)[rispondi]

La parte sulla cottura non va bene. Sarebbero necessarie fonti terziarie sulla cottura che probabilmente si basano su criteri di prudenza più che sperimentali. La sezione sulla cottura andrebbe per ora espressa in maniera più generica. la parte sulla normativa non va bene e deve essere cancellata.L ore 23:15 4 aprile Per una corretta utilizzazione delle fonti, devono essere lette interamente, studiate, confrontate con altre soprattutto quando non sono terziarie. L Bisogna che finite di valutare le fonti fino ad ora presentate. L

Sarebbe bene specificarlo. Ribadisco che la pubblicazione dell'EFSA non va citata in bibliografia. Se la leggete interamente, vedrete che è proprio l'EFSA che dice che gli studi riportati sono insufficienti e servono altri studi per trarre conclusioni. può realmente essere fuorviante. Conosco testi che contestano apertamente studi riportati come posssili trattamenti contro i parassiti, ma è l'EFSA stessa che dice quale sono i limiti di questa pubblicazione. Ad un lettura non attenta e da parte di chi non conosce altre fonti, non ha conoscenze più approfobdite è possibile che questa pubblicazione possa portare ad errori. E' per questo che vi ho detto di non metterla in bibliografia e non renderla immediatamente disponibile alla lettura del grande pubblico. E' una lettura per chi già ha conoscenze approfondite. Questo è particolarmente vero per i parassiti diversi dall'anisakis ma anche per alcuni studi sull'anisakis.Non la usate per niente per parassiti diversi dall'anisakis.L Prima di scrivere le temperature e i tempi necessari ad inattivare l'anisakis sarebbe meglio consultare un testo di tecnologie alimentari recente e pure un professionista che redige piani di autocontrollo.L

Finite di leggere tutte le fonti riportate in questa pagina. Io chiedo ancora la cancellazione della sezione prevenzione.L La richiedo anche dopo l'ultima modifica apportata da me.L ore 00:27 5 aprile La sezione prevenzione contiene errori,cancellare.L 9:50 5 aprile

la parte sulla cottura è contraddetta dallo studio Vidacek et al, 2010 che è successivo alla pubblicazione dell'EFSA. Entrambe le fonti non sono terziarie. Chiedo la cancellazione della sezione prevenzione. Mi avete bloccato di nuovo. anche la parte sulla normativa non va bene. L Se cancello la parte sulla cottura e porto una pubblicazione (Vidacek et al ) che dimostra che è necessaria una cottura più lunga perchè mi bloccate? Non posso introdurre i tempi e temperature di questa pubblicazione perchè è uno studio in condizioni sperimentali e servono altri studi. Ci vuole una pubblicazione terziaria. L Vidacek S, 2010. Journal of food protection. 73 (1): 62-68. in questa pubblicazione si parla di tempi più lunghi.L

Vidacek S, et al. 2010. Journal of food protection. 73 (1): 62-68.. Qualcuno può accedere all'articolo? L'abstract non specifica se la temperatura di 60 °C è raggiunta anche all'interno del pesce, come riporta l'indicazione della norma EFTA.
Per il discorso sul congelamento. Hai ragione sul fatto che servono altre fonti per correggere la sezione Congelamento. Il solo testo dell'EFTA, infatti, è troppo ambiguo non specificando, nell'esprimere ulteriori preoccupazioni, se fa riferimento a tutti gli studi citati precedentemente (e quindi alle temperature da ciascuno indicate) o solo ad alcuni di essi. Di fatto quel passo è inutilizzabile, se non per aggiungere che «è ritenuto opportuno, inoltre, far seguire al trattamento termico, la conservazione del pesce nel medesimo stato di congelamento.» Se siete d'accordo, aggiungo la frase in voce. --Harlock81 (msg) 23:44, 5 apr 2012 (CEST)[rispondi]

L'articolo Vidacek et al, 2010 non può essere introdotto in bibliografia. Parla della sensibilità al calore delle larve di anisakis simplex dopo estrazione da nasello, quindi avviene in condizioni sperimentali. Non è una fonte terziaria. Il testo dell'EFSA, come quello di Vidacek servono per cancellare la sezione prevenzione. Anche il testo dell'EFSA secondo me non va introdotto in bibliografia. Questo non significa che non siano pubblicazioni importanti. Il testo dell'EFSA parla ad un certo punto della necessità di far seguire al trattamento termico il deposito ad una determinata temperatura in quel particolare studio. Chiedo la cancellazione della sezione prevenzione fino a quando non avrete nuove fonti. Tuttavia quello che ho capito è che l'EFSA chiede sempre di prolungare i trattamenti di cui parla.

La temperatura e i tempi di cottura riportati sono tratti da uno studio particolare a sua volta descritto nella pubblicazione dell'EFSA. Pertanto è il risultato di una singola osservazione e non può essere considerato un trattamento adeguato. L'EFSA esprime un parere sul trattamento ad una temperatura del pesce superiore ad almeno 60C per almeno un minuto e non dice che è in grado di uccidere tutte le larve. Lo studio sui trattamenti a -18C per almeno 96 ore è sull'anisakis simplex ed è uno studio particolare da cui non si possono trarre conclusioni generali: potrebbero esserci studi che lo contraddicono. Io chiedo la cancellazione della sezione prevezione. Ho parlato della prima volta della pubblicazione dell'EFSA in questa pagina per rispondere a chi voleva fonti che indicassero la necessità di un trattamento più energico di una temperatura del pesce inferiore a -35C per almeno 15 ore e per richiedere la cancellazione delle norme preventive, non per scrivere la pagina. Anche Veneziano vi ha fatto notare che non possono essere introdotti studi originali. Voi perchè permettete che rimangano?L

Conosco testi in cui si indicano trattamenti ad alte temperature per l'inattivazione dell'anisakis ben più prolungati di 60C per un minuto ma non posso citarli perchè dopo aver letto l'articolo Vidacek et al non mi sembra giusto. Anche la pubblicazione dell'EFSA riporta trattamenti a 60C più prolungati (ma sono studi particolari da cui non si traggono conclusioni generali). Non capisco perchè sono bloccata e mi impedite di correggere. L Sul sito dell'American Public Health Association ho trovato questo libro: Control of Communicable dieseases manual. Se riuscite a procurarvi l'ultima edizione potrebbe essere utile, anche se non ne conosco il contenuto. L

Continuo a non conoscere il contenuto della pubblicazione menzionata. Non se se risponde alle convenzioni di wikipedia sulle fonti o se va bene. Questa pagina non si presta ad essere utilizzata per scopi commerciali e neanche quella sul piphyllobothium, clonorchiasi, sushi e sashimi. Mi hanno detto di parlarne qui.L

Mi spiace, ma neanch'io ho a disposizione la fonte da lei indicata.
In generale tutti, ma ancor di più chi intende utilizzare del testo presente su Wikipedia a scopo commerciale deve ben tener presente queste indicazioni e, nello specifico, queste altre.
Il nostro impegno a migliorare il testo c'è, ma un'attenzione vigile deve essere posta in atto anche da chi legge e decide di riutilizzare il testo. --Harlock81 (msg) 09:58, 18 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Credo sia possibile cambiare i termini della licenza d'uso delle pagine. Però le pagine possono essere scritte anche in maniera diversa. Alcune parti possono essere eliminate in attesa di essere cambiate o rese più chiare. Comunque possono essere apportate delle modifiche in modo che il testo sia più chiaro e questo è sempre necessario. Io rimango sulle mie posizioni precedenti e cioè per il momento sono per la cancellazione. L Sono bloccata in questa paginaL Penso che non abbiate capito il significato della licenza d'uso.L L'articolo di P. Fratamico che non ho messo io in bibliografia parla di una tempeartura di cottura di 70C ma non specifica per quanto tempo. Non so se questo articolo vada bene per la bibliografia mentre per il parere EFSA ho già detto no. la cottura è una delle parti contestabili della sezione prevenzione. Richiedo la cancellazione di tutta la sezione prevenzione (con i sottocapitoli).L

Si procede alla rimozione di contenuti quando si tratta di palesi sciocchezze (e non è questo il caso), quando sono informazioni non enciclopediche (idem) o quando si è in presenza di una ricerca originale. In questo caso, le informazioni riportate sono tratte da fonti attendibili: normative e documenti di enti ufficiali preposti al controllo della sicurezza alimentare o articoli soggetti al controllo paritario. Certo, un lavoro critico sulla normativa esistente potrebbe risultare in una fonte utile a migliorare ulteriormente il testo, così come una fonte riepilogativa, come potrebbe essere il testo da lei indicato (l'Harrison citato in voce tuttavia è già una fonte di questo tipo).
Quindi, nonostante la sua richiesta sia stata compresa e valutata ripetutamente, non mi sento di accoglierla. Riproporla costantemente non cambierebbe (né ha cambiato) la situazione, ma ha portato, questo sì, al blocco di questa voce e di altre.
Sulla cottura, cerchiamo altre fonti in modo di raggiungere una versione affidabile della sezione. --Harlock81 (msg) 13:10, 18 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Il testo della'America Public Health Association non so se sia una fonte di tipo terziario ed ho fatto ma le a parlarne per questo. Per quanto riguarda il parere scientifico dell'EFSA, basta leggerlo per capire che non può essere utilizzato perchè riferisce il risultato di studi che l'EFSA definisce pochi e insufficienti. E' una pubblicazione che ha un valore speculativo non operativo. Non si indicano chiaramente trattamenti che possono essere applicati. L'EFSA può emettere delle racccomandazioni di tipo tassativo. Quelle fonti andrebbero bene per wikipedia, ma non si chiamano pareri scientifici. Pur essendo l'EFSA una commissione di esperti autorevole, non è questa la pubblicazione su cui si possano basare delle raccomandazioni sulla preparazione dei prodotti ittici. La normativa ha delle procedure di tipo applicativo, è difficile da spiegare. Quindi non ne parlate.Parlare anche della normativa americana complica ulteriormente le cose e quindi togliete tutta la parte sulla normativa. Ripeto che potete cambiare le condizioni della licenza d'uso della pagina. Informatevi.L

Mi scusi, ma io non ho indicato come "parere scientifico" quello dell'EFSA. Fosse pure «speculativo e non operativo» (affermazione che tuttavia ha un vago sapore di opinione personale), rimane un documento pubblicato da uno degli enti principali per il controllo della sicurezza alimentare in Europa. Idem per la normativa. La difficoltà di spiegazione non ci impedisce di avere una voce sulla Relatività, potremo pur averla sull'Anisakis!
Può spiegarmi "Ripeto che potete cambiare le condizioni della licenza d'uso della pagina" perché io non capisco cosa vuole dire. --Harlock81 (msg) 16:43, 18 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Informati. Il trattamento in cui la temperatura dei prodotti ittici viene portata a -35C per almeno 15 ore in freezer a raffreddamento rapido ventilati deve essere seguita da una fase di deposito anche a - 20C per un tempo sufficientemente lungo (non si può specificare quanto perchè manca la bibliografia ma il parere EFSA dice qusto). La cottura portando la temperatura dei prodotti ittici in tutta la loro massa ad almeno 60C per almeno 15 minuti può non essere sufficiente e sono quindi necessarie temperature più elevate (Vidaceck, 2010 che non si può mettere in bibliografia) . Dovreste dirlo in maniera meno confusionaria. La parte sulla normativa eliminatela. I due articoli in bibliografia dovrebbero essere in nota. Le modifiche da apportare secondo me sono queste insieme alla soluzione del problema della licenza. Dal momento che non c'è la bibliografia dovete cancellare tutta la parte della prevezione con i sottocapitoli. Purtroppo ho dovuto collegarmi da una utenza diversa e non potrò seguirvi prossimamente. L Cercherò di non collegarmi più da questa utenza perchè non è la mia utenza e potrebbero collegarsi altre persone al mio posto. Risolvete i problemi segnalati in breve tempo.L

Il documento EFSA indica l'equivalenza (p. 41) tra
  1. congelamento a -20°C per almeno 24h
  2. congelamento a -35°C per almeno 15h
  3. congelamento a -15°C per almeno 96h
  4. cottura a più di 60°C per almeno 1 minuto (temperatura del nucleo del pezzo)
Mi può indicare, per favore, la pagina dove si dice che la soluzione da adottare è trattamento (2) seguito da (1)? Grazie.
Relativamente alla cottura, potrebbe essere interessante indicare per quanto tempo il pesce deve essere bollito perché si possa ritenerlo sicuro, piùttosto che indicare una temperatura minima (siano 60° o 70°C) in grado di determinare la morte delle larve.
La bibliografia c'è.
Mi spiace, ma sul "problema della licenza" non riesco a seguirla. --Harlock81 (msg) 20:27, 20 apr 2012 (CEST)[rispondi]

L'EFSA non dice di far seguire al trattamento a -35C a -15C (dove 35C è la temperatura del pesce ottenuta in freezer particolari) una temperatura di -20C per 72 ore. Descrive un singolo studio in cui avviene questo e potrebbe essere un risultato non confermato da altri studi. Tuttavia il trattamento a -35C per almeno 15 ore non è considerato sufficiente. L. La pagine in cui si parla di questo sono 39-40-41. Non ricordo bene la pagina esatta. L Non so se sono stata chiara: l'EFSA descrive uno studio in cui al trattamento soprariportato a -35C per 15 ore segue una fase di deposito di 72 ore a -20C. Da questo studio non si può dedurre che bisogna sempre applicare queste temperature perchè è uno studio singolo. Tuttavia l'EFSA non ritiene che il trattamento a temperature inferiori a -35C per almeno 15 ore (nelle condizioni descritte) sia sufficiente.L

Chiedo di nuovo la cancellazione della sezione prevenzione con i relativi sottocapitoli. Ho provato a farlo da sola ma sono stata bloccata.L

L, te lo ribadisco chiaramente, dopo che anche molti altri hanno cercato, innumerevoli volte, di spiegarti il funzionamento di Wikipedia ed aver attentamente considerato le tue proposte di modifica. Hai effettuato le tue proposte di merito, sono state considerate in dettaglio, hai ricevuto risposte specifiche. La tua posizione è chiara, è inutile reiterarla. Continui a chiedere, in maniera - scusami, ma che è definibile come sinceramente "assillante" -, cancellazioni e modifiche che non riscontrano il consenso editoriale della comunità di utenti, e che sono sovente in contrasto con fonti e policies sulle fonti e sulle "ricerche originali". I contributi costruttivi sono sempre bene accetti, ma questo prolungato atteggiamento autoreferenziale è ormai sull'orlo della problematicità. Sono mesi che questa situazione si trascina purtroppo inutilmente, nonostante in molti ti abbiano già ampiamente e dettagliatamente spiegato come funziona Wikipedia; è già stato perfino necessario inserire delle protezioni sulle pagine per poter gestire tale "flood" di insistenze. Pacatamente, ma molto fermamente, a questo punto: apriti un tuo blog, dove potrai parlare liberamente delle tue ricerche e riflessioni in merito. Altrimenti, sarà necessario proteggere (ovvero: bloccare) anche questa pagina di discussione per un lungo periodo. Altro da dire non ve ne è. Grazie della comprensione. --Veneziano- dai, parliamone! 17:20, 21 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Le mie critiche non sono in contrasto con le fonti.L

sono parente di un ristoratore diverse volte troviamo il parassita nelle acciughe ma se dobbiamo fare le procedure per abbattere il parassita le acciughe crude perdono la loro chiamiamola fragranza. pesavamo se cualcuno ci puo dare conforto a quello che volevamo fare.in una bacinella con le acciughe con acqua salata molto condutrice di corrente eletrica aplicare i due poli e alimentare attraverso un trasformatore corrente a 125 o addirittua 220 volt per pochi secondi metto il trasformatore se no mi salta il differenziale. ce cualcuno che mi puo dire se distruggo il parassita cosi preservo le acciughe e le rendo sicure grazie Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Mancaroby (discussioni · contributi).

Ti sconsiglio fortemente di fare quel che dici, a parte il fatto che nulla ci dice che questo trattamento possa uccidere le larve di anisakis, c'è il rischio elevatissimo che a fulminarsi sia invece la persona che effettua le operazioni. Meglio non schrzare con la corrente.--l'etrusco (msg) 00:17, 13 gen 2013 (CET)[rispondi]

Chiarimento[modifica wikitesto]

"mantenimento dell'intero stock di pesce in tutte le sue parti"

Che cosa significa questo? Si potrebbe utilizzare una parola italiana al posto di "stock" per spiegare la stessa cosa?

ICE77 (msg) 03:47, 29 ago 2013 (CEST)[rispondi]

Oppure usiamo stock, dal momento che è un termine talmente tanto comune da essere sulla Treccani e da aver dato origine al termine italiano "stoccaggio". --Aplasia 10:31, 29 ago 2013 (CEST)[rispondi]

Se esiste una parola italiana non vedo perché non la si debba utilizzare. Se stock sta per stoccaggio o meglio ancora inventario, allora preferirei una parola più consona.

ICE77 (msg) 07:44, 5 set 2013 (CEST)[rispondi]

Quale suggerisci? A margine, stock non sta per stoccaggio, né per inventario, altrimenti li avremmo utilizzati. --Harlock81 (msg) 08:54, 5 set 2013 (CEST)[rispondi]

Da quello che mi sembra di capire, "stock" nel testo è usato con il significato di "scorte". ICE77 (msg) 07:37, 18 set 2013 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Anisakis. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 00:24, 18 mag 2019 (CEST)[rispondi]