Dio Padre sostiene la croce

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Dio Padre sostiene la Croce
Autoresconosciuto
DataXV secolo circa
Materialesconosciuto
UbicazioneMuseo della basilica di Gandino, Gandino

Dio Padre sostiene la Croce è un'opera lignea realizzata da anonimo artista attivo nel territorio friulano tra la fine del XV e il XVI secolo e conservato nella galleria del museo della Basilica di Gandino

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La scultura lignea raffigura Dio nell'immagine di Padre che sorregge la croce dove è posto il Figlio con una Colomba tra i due soggetti raffigurante lo Spirito Santo è una tipica rappresentazione tedesca del XV secolo detta Gnadenstuhl o Sedes gratiae.[1] La vicinanza dello stile dell'opera a san Pietro del Bussolo conservata sempre nel museo della basilica farebbe presupporre che le sculture facevano parte di un medesimo polittico ma di questo non vi è fonte che lo confermi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera lignea raffigura Dio posto sopra una nuvola con le braccia spalancate e trattenere la croce. Parti dell'opera sono andate perdute, sicuramente la croce aveva la raffigurazione di Cristo morto e tra i due soggetti vi era la Colomba. La composizione dell'opera nelle pieghe degli abiti, nelle barbe nonché nelle capigliature, collegano questa opera a altre presenti nel museo: San Pietro, e i santi Stefano e Vincenzo.[2]

Dio Padre è avvolto in un ampio mantello che contine la veste dorata dalle ampie e profonde pieghe che paiono comporre una parete di rocce, mentre la capigliatura e la barba hanno un conformazione dolce, ondulatoria caratteristica che si ripropone nella statua di san Pietro che pare racchiuso in una mandorla dalle curve rotonde per contenere invece la veste dalle spigolose pieghe; medesime caratteristiche nelle altre due statue.[1] La somiglianza non indica obbligatoriamente il creatore della scultura, piuttosto il periodo che è di pochi anni successivo a quello realizzato dal Bussolo e presente sul territorio gandinese e albinese.

La raffigurazione si collega a un'opera lignea conservata nella chiesa di Santa Maria a Paluzza intitolata Madonna con Bmbino e Dio Padre opera di Antonio Tironi. La provenienza bergamasca dell'artista, quindi la sua conoscenza delle oepre del Bussolo, lo potrebbe indicare come quello realizzatore della scultura.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Scultura lignea, p 22.
  2. ^ Paola Battistoni, Intaglio in Val Seriana: nota su Pietro Bussolo, Vita e Pensiero, 1982.
    «Documenti precedentemente noti riguardanti Pietro Bussolo sono quelli del 1473-1501 per l'altare nel Duomo di Salò e quelli del 1521 per i lavori a Muslone. Qui l'autore pubblica ulteriore materiale. Un documento del 1501 parla di una pala d'altare per Gandino, opera commissionata nel 1498; l'autore suggerisce che una statua della Madonna col Bambino nel museo di Gandino potrebbe far parte del complesso oggi scomparso»
    .
  3. ^ Scultura lignea, p 25.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Giuliani, Gandino-Museo della Basilica, La Val Gandino, 1969.
  • Andrea Franci, Silvio Tomasini, Scultura lignea rinascimentale a Gandino, Parrocchia di Santa Maria Assunta.
  • Andrea Franci, Silvio Tomasini, Antonio Savoldelli, Museo della basilica di Gandino, Silvana Editoriale, 2012, ISBN 978-88-366-2560-4.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]