Deborah Colker

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Deborah Colker (Rio de Janeiro, 1960) è una coreografa, regista teatrale e ballerina brasiliana. Nel 2016 ha coreografato la Cerimonia di apertura dei Giochi della XXXI Olimpiade.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984 ha iniziato a lavorare come "movement director", la figura professionale che si occupa di creare coreografie per registi e attori all'interno di un'opera teatrale. In questa veste ha collaborato ad oltre una trentina di opere teatrali.[3]

Nel 1993 ha fondato la sua compagnia di danza, la Companhia de Cança Deborah Colker. Una delle sue prime coreografie, Velox, è stata apprezzata dalla critica per il modo in cui la Colker ha esplorato lo spazio scenico, integrando movimenti quotidiani alle consolidate tecniche del balletto e dalla danza.[4] Nel 2001 ha portato lo spettacolo Mix sulle scene londinesi, dove è stato premiato con il Laurence Olivier Award per l'eccellenza nella danza.

Nel 2009 ha coreografato, scritto e diretto Ovo per il Cirque du Soleil, mentre nel 2018 ha vinto il Prix Benois de la Danse.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Deborah Colker: The Olympian Choreographer of Brazil | Icons, su www.danceicons.org. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  2. ^ Opening ceremony choreographer promises masterpiece of dance and passion, su web.archive.org, 7 agosto 2016. URL consultato il 16 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  3. ^ (PT) Redação, Teatro Casa Grande recebe Deborah Colker para uma temporada de versão de seu mais novo espetáculo, su Sopa Cultural, 7 gennaio 2022. URL consultato il 16 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2022).
  4. ^ (PT) Deborah Colker com uma visão macro da sua arte – Panorama Mercantil – Informação de valor, su panoramamercantil.com.br. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) Theater review: 'Ovo' by Cirque du Soleil at Santa Monica Pier, su LA Times Blogs - Culture Monster, 21 gennaio 2012. URL consultato il 16 gennaio 2022.

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Controllo di autoritàVIAF (EN19463859 · ISNI (EN0000 0004 5024 9111 · LCCN (ENno2007092297 · GND (DE1072866005 · J9U (ENHE987007413492205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2007092297