Daydream (film 1964)

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Daydream
Una scena del film
Titolo originaleHakujitsumu
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1964
Durata92 min
Generedrammatico, erotico, fantastico
RegiaTetsuji Takechi
SceneggiaturaTetsuji Takechi, Jun'ichirō Tanizaki
FotografiaMasayoshi Kayanuma
MontaggioHanzaburō Kaneko
MusicheShōichi Makino, Sukehisa Shiba
Interpreti e personaggi

Daydream è un film del 1964 scritto e diretto da Tetsuji Takechi. Tratto da un racconto breve del 1926 di Jun'ichirō Tanizaki, è considerato il primo film del genere erotico pinku eiga.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Chieko Hamuro, recatasi presso uno studio dentistico, viene anestetizzata per potersi sottoporre ad un intervento. Dopo essersi addormentata, la donna inizia a vivere un realistico e disturbante sogno in cui viene inseguita e posseduta da un uomo, il dentista che la stava visitando, che la sottoporrà a torture e umiliazioni di ogni tipo.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film, il primo nella storia del cinema giapponese a lasciar intravedere i peli pubici femminili, venne distribuito in concomitanza con le Olimpiadi di Tokyo ed ottenne un vasto successo. La pubblicazione del film scandalizzò il governo nipponico, accusandolo di aver fatto una pessima pubblicità al Giappone, in quel momento sotto gli occhi di tutto il mondo per via delle Olimpiadi.[1] La pellicola venne aspramente criticata dalla Japan Dental Association, a causa dei connotati estremamente negativi del personaggio del dentista. Lo stesso Jun'ichirō Tanizaki (autore del soggetto), affermò che con Daydream, il regista aveva dato inizio al declino del cinema giapponese.[2]

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Daydream ha avuto quattro remake:

  • Chunmong (1965), diretto da Yu Hyun-mok. Di produzione sudcoreana, il film fece molto scandalo e portò all'arresto del regista, reo di aver mostrato nudità (seppur per una sola brevissima sequenza) nel film;
  • Daydream (1981) e Daydream 2 (1987), entrambi diretti dallo stesso Tetsuji Takechi e interpretati dall'attrice Kyōko Aizome. Ognuno dei film è stato distribuito in due versioni, una integrale con scene di carattere pornografico e una censurata;
  • Hakujitsumu (2009), diretto da Kyōko Aizome.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Japanese Cinema Encyclopedia: The Sex Films, di Thomas Weisser, pag. 102.
  2. ^ A Hundred Years of Japanese Film: A Concise History, di Donald Richie, pag. 209, 210.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]