Das comitat geht in die Höh'!

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Das comitat geht in die Höh'! (Il nostro distretto va in alto!) op. 457, è una polka veloce di Johann Strauss (figlio).

Il comico e cantante Alexander Girardi

In una lettera indirizzata a Max Kalbeck (1850-1921), uno dei due librettisti della sua prossima operetta Jabuka, Johann Strauss scrisse:

«Sono infinitamente felice che Alexander Girardi sia entusiasta della sua parte. Secondo il suo punto di vista non possiamo che aspettarci un grande successo. Quando Girardi mostra tanta volontà di interpretare un ruolo, tutte le preoccupazioni (in realtà, la più grande preoccupazione, è il successo) scompaiono.»

[senza fonte]

La prima operetta di Strauss in cui il comico e cantante originario di Graz, Alexander Girardi (1850-1918), aveva debuttato era stata Cagliostro in Wien (Cagliostro a Vienna) nel 1875. Successivamente Girardi occupò un ruolo di punta in numerose altre opere di Strauss e stava per diventare il più importante interprete del periodo d'oro delle operette viennesi. Per l'ambientazione di Jabuka si pensò ad un luogo vicino al confine serbo, in uno dei tanti Comitate (distretti) che nel XIX secolo erano abitati prevalentemente da serbi in quello che era allora il regno d'Ungheria. A Girardi venne affidato il ruolo del tenore buffo Joschko, l'ufficiale giudiziario il cui solo scopo nella vita è, secondo il Neue Freie Presse del 13-10-1894, il sequestro di merci.

Dando rilievo alla presenza di Johannes Brahms tra gli altri luminari in mezzo al pubblico per la prima di Jabuka al Theater an der Wien, il 12 ottobre 1894, il Neue Freie Presse scrisse un lungo articolo sulla prima notte dell'operetta. A proposito dell'interpretazione di Girardi nel terzo atto osservò:

«Il comico tanto amato ha esordito, giustamente, all'inizio dell'atto con un divertente ritornello: Das Comitat geht in die Höh'!, sul quale Strauss ha scritto una fresca e originale melodia. Il pubblico ha risposto chiedendo bis e ancora bis, e questo, è stato veramente lo splendido culmine della serata. Girardi è andato avanti e, in omaggio al cinquantesimo anniversario di Johann Strauss, ha cantato tre versetti di sua creazione e intrapolati nella canzone Das Comitat geht in die Höh'!

Il testo di Girardi recitava (traduzione):

Da tutti i paesi
c'è agitazione per venire a Vienna;
ghirlande e nastri luminosi,
cordialità e simpatia.

Sì, non è esagerato dire che,
in tutto il mondo, in realtà
solo i nostri distretti
hanno un re del valzer!

Il recensore del Neue Freie Presse proseguì:

«Anche dopo la prima allusione alle celebrazione di Strauss, Girardi è stato interrotto dal giubilo del pubblico. Quando ha concluso il lusinghiero versetto, infinite ondate di applausi hanno tuonato nella sala, Strauss è stato costretto a salire sul palco durante l'atto e a quel punto vi fu un'esplosione di grida, di battere dei piedi e delle mani e signori e signore si alzarono dai loro posti sventolando fazzolettini; il loro maestro ha salutato con tale entusiasmo e un tale amore indescrivibili. Mai una canzone aveva avuto così tanto successo a Vienna a memoria d'uomo.»

Con una tale entusiastica accoglienza dell'aria di Girardi nel terzo atto, non sorprende affatto che Das Comitat geht in die Höh'! abbia dato il suo nome, così come alcune delle sue melodie, alla polka veloce che Louis Roth estrapolò da Jabuka. Infatti, il primo tema e l'intera sezione centrale del brano si trovano uno nell'aria di Joschko del terzo atto, mentre l'altro si trova nella seconda sezione cantata sempre da Joschko nel secondo atto nelle parole Und sein Ruf drang immer weiter. La breve apertura della polka si trova nell'introduzione del secondo atto. Roth, partecipò all'orchestrazione di questa e di altri brani tratti da quest'operetta di Johann Strauss dietro pagamento supplementare da parte dell'editore Gustav Lewy.

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