Cronistoria documentata della rivoluzione in Basilicata del 1860 e delle cospirazioni che la precedettero

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Cronistoria documentata della rivoluzione in Basilicata del 1860 e delle cospirazioni che la precedettero
Frontespizio dell’edizione originale
AutoreMichele Lacava
1ª ed. originale1890
Generesaggio
Sottogenerestoriografia
Lingua originaleitaliano

La Cronistoria documentata della rivoluzione in Basilicata del 1860 e delle cospirazioni che la precedettero è un'opera storiografica scritta dallo storico e patriota Michele Lacava e pubblicata nel 1890.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è dedicata dall'autore al suo paese natio, Corleto Perticara, che fu teatro dell'avvio dell'insurrezione, il 16 agosto 1860:

«Dedico quest'opera alla patria mia, Corleto Perticara, centro della insurrezione lucana del 1860, e che primo nell’Italia continentale del mezzodì, inaugurò il 16 agosto il Governo Nazionale, cinque giorni innanzi che il Generale Garibaldi sbarcasse in Calabria.
Sia il presente libro di grato ricordo a quei superstiti concittadini, che nel 1860 ed anni precedenti, per la patria misero in pericolo sostanze, libertà e vita.»

Dopo la dedica, seguono cinque parti, ciascuna delle quali con corpose appendici documentarie.

La prima parte concerne i moti del 1848, l'organizzazione della "Società dell'Unità Italiana" di Potenza e lo sbarco di Sapri di Carlo Pisacane.

La seconda e la terza parte raccontano l'insurrezione lucana del 1860 e raccolgono, oltre a numerose lettere dei protagonisti, tutti gli editti e i proclami del governo prodittatoriale di Giacinto Albini e Nicola Mignogna.

La quarta e ultima parte raccoglie informazioni sulla «Brigata Lucana» che si unì all'esercito meridionale di Garibaldi e, in appendice, raccoglie i nomi di tutti i patrioti lucani che combatterono o furono perseguitati dal 1820 al 1861 per l'unità nazionale.

L'opera raccoglie, come detto, una notevole quantità di documenti storici - spesso non noti da altre fonti - riguardanti l'insurrezione lucana del 1860 e dei moti risorgimentali immediatamente precedenti; nonché i nomi di tutti i lucani che hanno combattuto sotto Garibaldi e nelle altre campagne post-unitarie. Dunque, a parte l'indubbio valore prosopografico, la Cronistoria è uno scritto di valore, ancorché viziato dalla volontà, da parte di Lacava, di esaltare il ruolo del proprio paese e della sua famiglia, con particolare riguardo al fratello Pietro, all'epoca pienamente lanciato in una carriera politica a livello nazionale.

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