Chiesa di Santa Maria Assunta (Bologna, Casaglia)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàCasaglia (Bologna)
Indirizzovia Cavriola 2 ‒ Casaglia ‒ Bologna (BO)
Coordinate44°27′51.89″N 11°18′12.39″E / 44.464414°N 11.303441°E44.464414; 11.303441
Religionecattolica di rito romano
TitolareSanta Maria Assunta
Arcidiocesi Bologna
ArchitettoAlfonso Torreggiani
Inizio costruzione1749
Completamento1751

La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Casaglia, frazione di Bologna, in città metropolitana ed arcidiocesi di Bologna[1]; fa parte del vicariato di Bologna Ovest[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente già nel X secolo a Casaglia esisteva una chiesetta[3], anche se la prima menzione che ne attesta la presenza è da ricercare in un documento del 1240, grazie al quale si sa che tale cappella era retta dai monaci provenienti dalla chiesa di San Procolo[1][3].

Nel 1410 la facciata dell'edificio venne ricostruita[1] e sempre in quell'anno risultava che una metà del giuspatronato della chiesa apparteneva ai suddetti monaci, mentre l'altra metà agli abitanti del borgo, i quali avevano contribuito al rifacimento della chiesa[3].

Nel 1570 la chiesa passò sotto l'influenza della pieve di Roncrio, per poi entrare a far parte negli ultimi anni del XVI secolo della circoscrizione plebanale di Paderno[3]; un ulteriore cambiamento si ebbe nel 1654, allorché la chiesa fu posta alle dipendenze della pieve di Gaibola[3].

Nel 1749 iniziarono grazie all'interessamento del vicario foraneo di Gaibola don Luca Masi e su progetto di Alfonso Torreggiani i lavori di costruzione dell'attuale parrocchiale[1][3]; il nuovo edificio, realizzato utilizzando anche blocchi di pietra provenienti da un antico acquedotto che portava dagli Appennini a Bologna, fu ultimato nel 1751[3].
Nella seconda metà del Settecento la struttura dovette essere completamente restaurata a causa di alcuni cedimenti[3].
Nel 1839 venne eretto per volere dell'allora parroco don Sebastiano Berti il campanile[1], dotato nel 1844 del concerto di campane[3].
Tra il 1919 e il 1920 furono costruite due cappelle laterali e tra il 2001 e il 2002 l'intera chiesa venne consolidata e ristrutturata su disegno dell'ingegner Antonio Raffagli e dell'architetto Alessandro Marata[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, che è a capanna, presenta ai lati due lesene sorreggenti la trabeazione e il timpano dotato di cornice aggettante e al centro il portale, sovrastato da una finestra caratterizzata dall'arco ribassato[1].

L'interno è ad un'unica navata, sulla quale s'affacciano le quattro cappelle laterali, due per lato[1]; le pareti sono scandite da lesene che sorreggono la trabeazione[1]. L'aula termina con il presbiterio, rialzato d'un gradino ed introdotto dall'arco santo impostato su due colonne libere[1].
Opere di pregio qui conservate sono la statua avente come soggetto la Madonna del Rosario, realizzata da Gaetano Raimondi e posta sull'omonimo altare, e quella raffigurante i Santi Rocco e Sebastiano, collocata sull'altare intitolato ai due santi[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di santa Maria Assunta <Casaglia, Bologna>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 15 settembre 2020.
  2. ^ Parrocchia di Santa Maria Assunta di Casaglia, su chiesadibologna.it. URL consultato il 15 settembre 2020.
  3. ^ a b c d e f g h i j Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, ritratte e descritte, Bologna, Diocesi di Bologna, 1844.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, ritratte e descritte, Bologna, Diocesi di Bologna, 1844.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]