Chiesa di Sant'Anna e San Gaetano Thiene

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Chiesa di Sant'Anna
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSant'Anna (Chioggia)
Coordinate45°08′44.09″N 12°15′57.89″E / 45.14558°N 12.26608°E45.14558; 12.26608
ReligioneCattolica di rito romano
TitolareSant'Anna e San Gaetano Thiene
Diocesi Chioggia
Inizio costruzione1704

La Chiesa di Sant'Anna e San Gaetano Thiene, si trova a Sant'Anna di Chioggia e si suddivide in due edifici, il più antico risale a inizio Settecento, l'altro invece è stato inaugurato negli anni Settanta del secolo scorso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il tempio più antico, chiamato comunemente Chiesa Antica, si ricavò nel 1704 dall'ampliamento di una preesistente cappella dedicata a Sant'Anna. Anche se rimane ancora officiata, è ora usata per eventi culturali e rappresentazioni teatrali. L'altra chiesa, edificata grazie a Don Antonio Marcolongo, che sorge prospicente la piazza dedicata a Baldin Tiziano, inizia la sua costruzione nel 1971 con la posa della prima pietra da parte del vescovo di Chioggia Giovanni Battista Piasentini.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa Antica[modifica | modifica wikitesto]

Costruita in linee semplici, è in proporzione alla popolazione dell'epoca.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso, rivolto ad est, è sormontato da un finestrone semicircolare. Addossato al fianco desto è stato costruito uno stabile inizialmente usato come canonica, in quello sinistro invece, è possibile osservare due nicchie ottagonali, che escono dal perimetro dell'edificio.

Campanile[modifica | modifica wikitesto]

La torre venne costruita nel 1771 ed è alta 18 metri; la cella campanaria ospita tre bronzi. Nella facciata rivolta a nord sono presenti due lapidi, che lette del basso all'alto ricordano i restauri del campanile avvenuti nel 1771 e nel 1882.[4]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Madonna del Rosario con San Domenico

Alle pareti laterali sono presenti due nicchie che ospitano in senso antiorario:

  • l'altare di Sant'Anna, con statua lignea settecentesca della santa con la figlia Maria;
  • l'altare della Madonna del Rosario, con statua lignea settecentesca di Santa Maria con Gesù Bambino e San Domenico.

Appena entrati a sinistra, si osserva una terza nicchia vuota, originariamente ospitava il battistero e in un secondo tempo le scale per recarsi alla cantoria presente sopra l'ingresso, la quale venne eliminata nell'ultimo restauro della chiesa.[5]

Appesa alla parete dietro l'altar maggiore, si osserva la tela di notevoli dimensioni, copia dell'Assunta di Tiziano, realizzata da Remotto Evelino nel 1985 [6]

Sul soffitto è presente un'altra pala, copia della Trasfigurazione di Raffaello, realizzata da Remotto Evelino nel 1985. Alla base dell'opera è presente un'iscrizione, che ricorda l'autore, il vescovo di Chioggia e il parroco dell'epoca dell'affissone, rispettivamente Monsignor Sennen Corrà e don Antonio Marcolongo.[7]

Sono presenti, in piccole rientranze, le statue di San Rocco, San Giovanni Battista, San Sebastiano e San Gaetano.[8]

Facciata della Nuova Chiesa

Chiesa Nuova[modifica | modifica wikitesto]

Il nuovo tempio, costruito in stile moderno, raggiunge nella sua facciata i 14 metri d'altezza; all'interno si sviluppa con 35 metri di lunghezza, 24 di larghezza e mediamente 8 d'altezza.

In controfacciata è presente il gruppo ligneo, datato fine Seicento, raffigurante la "Gloria di Maria", dove sono rappresentati la SS. Trinità e la Madonna. In precedenza l'opera si trovava nella Chiesa Antica.[5]

Don Antonio Marcolongo parroco della frazione dal 1969 al 1990

La zona del presbiterio è rialzata dal resto della chiesa con un pavimento in marmo rosso di Grecia; l'altare, del Seicento, proviene da una casa patrizia del padovano ed è intarsiato in stile barocco. A sinistra dell'altare si osserva il fonte battesimale e a destra il tabernacolo.[9]

La chiesa è arricchita con diverse statue; meritano di essere ricordate Sant'Anna con la figlia Maria prodotta nel 1982 da Vincenzo Moroder; e la Madonna di Fatima incoronata da Papa Giovanni Paolo II nel 1987.[10][11]

La Via Crucis è costituita da sculture in altorilievo in ceramica, appese alla pareti verso l'uscita, opera del ceramista polesano Maserà Loris nel 1983.[12]

Fuori dalla chiesa nei pressi della canonica, è presente un cippo commemorativo dedicato a don Antonio Marcolongo, promotore della nuova chiesa e di altre opere parrocchiali.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Unità pastorale di Sant'Anna, su upsantannacavanella.it.
  2. ^ S.anna(1998), p. 8.
  3. ^ A.D.C. Fondo vescovile N.35 Carta 250 V..
  4. ^ Marangon (2010), p. 70.
  5. ^ a b S.anna(1998), p. 12.
  6. ^ BeWeb, su beweb.chiesacattolica.it.
  7. ^ BeWeb, su beweb.chiesacattolica.it.
  8. ^ S.anna(1998), p. 32.
  9. ^ Unità Parrocchiale Sant'Anna e Cavanella, su upsantannacavanella.it.
  10. ^ S.anna(1998), p. 35.
  11. ^ S.anna(1998), p. 27.
  12. ^ BeWeb, su beweb.chiesacattolica.it.
  13. ^ S.anna(1998), p. 21.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliano Marangon, Antenne della Speranza, Chioggia, Diocesi di Chioggia, Nuova Scintilla, 2010, SBN IT\ICCU\VEA\1025061.
  • S.Anna di Chioggia, Chioggia, arti grafiche diemme di duo’ pietro & marangoni layla s.n.c, 1998.