Chiesa di San Giovanni in Xenodochio

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Chiesa di San Giovanni in Xenodochio
Ripresa del frontale dalla piazza
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàCividale del Friuli
Coordinate46°05′42.23″N 13°25′54.88″E / 46.095063°N 13.431912°E46.095063; 13.431912
Religionecattolica
TitolareGiovanni Battista
Arcidiocesi Udine
ConsacrazioneXVIII secolo
Stile architettoniconeoclassico

La chiesa di San Giovanni in Xenodochio è un edificio religioso di Cividale del Friuli, che si affaccia sulla piazza omonima, lungo la strada che esce dal centro cittadino verso Sanguarzo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale costruzione risale al XVIII secolo, ma sul sito era già presente una chiesa fin dal V-VI secolo, come dimostrato da scavi archeologici del 1916 che hanno scoperto i resti di una basilica paleocristiana ed una necropoli con tombe romane e longobarde.

Successivamente divenne chiesa-madre dei Longobardi di rito ariano e poi cattolico. Il nome Xenodochio è legato alla tradizione, secondo la quale il duca longobardo Rodoaldo avrebbe fatto costruire un ospizio, tradizione confermata anche da un diploma carolingio del 792.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa ha pianta centrale, con presbiterio rialzato e due cappelle laterali.

Il soffitto contiene dipinti di Palma il Giovane con San Giovanni Evangelista circondato da quattro dottori della Chiesa (1581).

Il soffitto della sacrestia è stato affresco da Giovanni Battista Canal con Giovanni Battista e la Madonna nella Gloria celeste; risale alla fine del XVIII secolo.

Per questa chiesa furono realizzate nel 1584 le due pale San Rocco e Vergine con Gesù Bambino di Paolo Veronese, ora conservate al Museo diocesano cristiano e del tesoro del duomo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luoghi storici d'Italia - pubblicazione a cura della rivista Storia Illustrata - pag.258 - Arnoldo Mondadori editore (1972)
  • Guida rossa, Friuli-Venezia Giulia, Milano, Touring Club editore, 1999, pp. 502-503, ISBN 88-365-1162-7.
  • Friuli Venezia Giulia - Guida storico artistica naturalistica, Bruno Fachin Editore, 2004, p. 207, ISBN 88-85289-69-X.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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