Chiesa di San Bartolomeo (Campobasso)

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Chiesa di San Bartolomeo
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMolise
LocalitàCampobasso
Coordinate41°33′44.6″N 14°39′27.65″E / 41.56239°N 14.65768°E41.56239; 14.65768
Religionecattolica
TitolareBartolomeo apostolo
Arcidiocesi Campobasso-Boiano
Stile architettonicoromanico
CompletamentoXIII secolo

La chiesa di San Bartolomeo è una delle più antiche testimonianze dell'arte romanica di Campobasso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa risale alla metà del XIII sec. e presenta una facciata a coronamento orizzontale, la cui parte centrale è rialzata rispetto a quelle laterali.

Lo pseudo-protiro che adorna il portale è l'elemento più evidente della facciata e presenta due arcate cieche divise da due colonne addossate alla parete. Di ispirazione pugliese, il protiro è molto schiacciato, quasi fosse non più che un altorilievo; all'interno del protiro è presente una lunetta suddivisa in due sezioni: la prima raffigura il Cristo Redentore benedicente "alla greca", l'altra è a sua volta divisa in otto figure trapezoidali che circondano i simboli dei quattro evangelisti e su ognuno dei quali vi è un dottore della Chiesa d'Oriente e Occidente contrapposti a due a due. Particolare è la mano rappresentata sulle teste di tali dottori a rappresentare l'Onnipotente.

L'interno della chiesa, come lascia intuire la stessa facciata, è diviso in tre navate da file di colonne prive di base e con capitelli geometrici unite tra loro da archi a tutto sesto.

Da notare è la presenza, in un edificio che rispecchia nella sua quasi totalità i canoni dell'arte romanica, di due portali gotici e di elementi appartenenti a differenti epoche, se non addirittura ad altri edifici. Tale "contaminazione" è dovuta molto probabilmente a lavori di restauro avvenuti in differenti periodi storici.

Leggenda di Torre Terzano[modifica | modifica wikitesto]

La torre risale al XIII secolo, restaurata nel XV secolo dai Monforte. Faceva parte delle mura difensive, e si trova accanto alla chiesa. Una leggenda del XVI secolo vuole che in due famiglie rivali (Trinitari e Crociati), si amassero due giovani, figli delle rispettive: Delicata Civerra e Fonzo Mastrangelo. A causa dell'opposizione delle famiglie, Delicata fu rinchiusa nella Torre per non essere rapita dal fidanzato, e Fonzo così fu costretto a partire per il servizio militare. Delicata per la disperazione morì, e quando Fonzo tornò e seppe della notizia, si fece monaco.

La torre ha pianta circolare con pietra grezza di montagna, ed è monca dal lato interno le mura, perché appunto collegata a un'entrata del sistema difensivo, danneggiato nel terremoto del 1805, e poi smantellato.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]


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