Chiesa di Maria Santissima della Pietà (Torregrotta)

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Chiesa di Maria Santissima della Pietà
La tela del 1671 che decorava l’altare, oggi esposta nella chiesa di San Paolino
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàTorregrotta
Coordinate38°11′24.03″N 15°21′12.07″E / 38.190009°N 15.353352°E38.190009; 15.353352
Inizio costruzioneXVII secolo
Demolizionemetà del XX secolo

La chiesa di Maria Santissima della Pietà, successivamente divenuta San Paolino, era una chiesa di Torregrotta, situata all'angolo tra l'attuale via XXI ottobre e via dei Mille.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu edificata nella seconda metà del seicento.[1] Durante l’ottocento divenne il fulcro della questione religiosa torrese per cui la spinta autonomista dei sacerdoti e della popolazione di Torregrotta si contrappose alla soggiogazione imposta dal clero di Roccavaldina.[2] Al riguardo, nel 1852 l'arcivescovo di Messina autorizzó l'elevazione della chiesa da rurale a sacramentale ma ne modificò il titolare dedicandola a san Paolino.[1][3] Negli anni cinquanta del novecento, ridotta in stato di abbandono, probabilmente già danneggiata dal terremoto del 1908, ne fu decisa la demolizione.[4] Al suo posto fu realizzato un asilo infantile mentre la nuova chiesa di San Paolino venne edificata in via Mezzasalma.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dell’aspetto esteriore è noto solo che la facciata principale era dominata da un orologio il cui meccanismo di ricarica era accessibile dalla cantoria.[5] All'interno dell’edificio si trovavano un organo a canne, sei statue e diverse lapidi[5]. Sopra l'altare maggiore era collocato un dipinto del 1671 attribuito a Francesco Iaconissa che raffigura la Deposizione di Cristo dalla Croce. L’opera, che oggi è custodita nella nuova chiesa di San Paolino, fu commissionata dal sacerdote don Nicolò Bitto, raffigurato in basso a destra.[1][5] Nella cripta sotterranea dell'edificio religioso erano sepolti dei cadaveri in abito talare e, secondo le testimonianze raccolte dagli storici, dovevano esistere anche diversi cunicoli sotterranei.[6] Oltre alla tela del Iaconissa, rimangono della chiesa alcuni oggetti e una campana del 1886.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Pandolfo, 1999, p. 8.
  2. ^ Coco et al., 1993, pp. 93-99.
  3. ^ A. Coco et al., 1993, pp. 93-94.
  4. ^ Pandolfo, 1999, p. 9.
  5. ^ a b c d A. Coco et al., 1993, pp. 99-102.
  6. ^ A. Coco et al., 1993, p. 102.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Coco, Nino De Leo; Pietro Di Stefano; Pippo Pandolfo, Torregrotta, una storia ricostruita, Messina, ediz. EDAS, 1993, ISBN 88-7820-080-8.
  • Pippo Pandolfo, Torregrotta, Messina, Editoriale Centonove, 1999.ISBN non esistente

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]