Charles Lotin Hildreth

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Charles Lotin Hildreth (28 agosto 185322 agosto 1896) è stato uno scrittore, poeta e giornalista statunitense attivo nel campo della fantascienza.

Il suo personaggio immaginario più famoso è Edward Mordake, diventato una leggenda metropolitana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

The Mysterious City of Oo: Adventure in Orbello Land, 1889
Edward Mordake (Boston Sunday Post) 1885

Charles Lotin Hildreth fu un giornalista, poeta e scrittore statunitense, autore di opere per giovani adulti e diventato famoso dopo la sua morte, per aver pubblicato sul Boston Sunday Post dell'8 dicembre 1885 un articolo dove descriveva alcune presunte anomalie genetiche quali: una "donna-pesce di Lincoln", una ragazza per metà umana e per metà granchio, il "bambino-melone di Radnor", un uomo con i piedi al posto delle mani, un altro con due paia di occhi uno sopra l’altro, un individuo con orecchie simili a quelle di un asino, il "ragno di Norfolk", dotato di testa umana, corpo sferico e sei zampe pelose.[1] Tutte bizzarrie, che a dire di Hildreth furono trovate sfogliando vecchi articoli della Royal Scientific Society che poi si scoprì non esistere.[2]

Tra questi il famoso caso di Edward Mordake, diventato una nota leggenda metropolitana. Con lo pseudonimo di Edward Mordrake è stato citato nella nota serie televisiva American Horror Story, con un episodio a lui dedicato.

La leggenda di Edward Mordake[modifica | modifica wikitesto]

In pieno periodo Vittoriano (XIX secolo), questo personaggio dell'immaginazione divenne famoso attraverso un trattato di medicina chiamato Anomalies and Curiosities of Medicine, scritto nel 1896 da George M. Gould e Walter Lytle Pyle.

Secondo la storia, Edward era affetto da una grave malformazione fisica: la presenza di un secondo volto posto sulla nuca. Il volto non poteva nutrirsi o parlare ad alta voce, ma poteva ridere e piangere. Talvolta, dice la leggenda, fu visto atteggiarsi in varie smorfie di cattivo gusto. Questo rese la vita di Mordake molto problematica e spesso piangeva per la bizzarra condizione del suo stato o per la frustrazione data dal fatto che il volto posteriore sembrava schernirlo al percepire di tali pianti.

A soli 23 anni Edward Mordake si suicidò procurandosi del veleno e lasciando una lettera in cui chiedeva che il suo volto demoniaco fosse rimosso per timore che esso potesse continuare a sussurrargli cattiverie anche nella tomba. Su sua esplicita richiesta venne inumato in un luogo desolato, senza alcuna denominazione che potesse identificarne il sepolcro.

Questo racconto è il frutto dell'opera creativa di Charles Lotin Hildreth, che pubblicò la sua storia sul Boston Sunday Post, l'8 dicembre 1895.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Articolo del Boston Sunday Post (JPG), su hoaxes.org. URL consultato l'8 aprile 2021.
  2. ^ (EN) Edward Mordake – A Mystery Solved, su hoaxes.org. URL consultato l'8 aprile 2021.
  3. ^ Sofia Lincos, La storia dell'uomo dai due volti presentata a Piazzapulita è una leggenda metropolitana, in Query online, 26 gennaio 2019. URL consultato l'8 aprile 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]