Cavalcabò Cavalcabò

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Cavalcabò Cavalcabò (XII secolo – 1246 circa) è stato un nobile e politico italiano, terzo marchese di Viadana.

Stemma dei Cavalcabò.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Corrado II Cavalcabò, secondo marchese di Viadana.

Iniziò la sua carriera politica nel 1222. Ricoprì le cariche di podestà di Modena nel 1225 e nel 1230, e di Faenza nel 1229. Tra il 1223 e il 1232 Cavalcabò, grazie all'appoggio di alcune famiglie amiche, esercito di fatto la signoria su Cremona. Nel luglio del 1226 Federico II di Svevia confermò la fedeltà all'imperatore confermando Cavalcabò nella signoria di Viadana. Nel 1232 tentò, invano, di occupare in armi la città rivale di Reggio, ma rimase sconfitto. Nel 1236 venne nominato podestà di Arezzo ed esercitò opera di mediazione tra il vescovo Martino, sostenuto dai guelfi, e i ghibellini che governavano la città. Cavalcabò si avvicinò al partito guelfo e di seguito i suoi successori. Tra il 1246 e il 1247 si affermò in Cremona, grazie a suo figlio Corrado, la fazione guelfa.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Cavalcabò sposò in prime nozze Adelasia Da Mangone (Alazais de Magon), che tentò di uccidere col veleno, e in seconde Palmeria Dalesmanino di Padova. Ebbe cinque figli:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Cavalcabò di Cremona, Torino, 1835.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Marchese di Viadana Successore
Corrado II Cavalcabò 1222-1235 Guglielmo I Cavalcabò
Predecessore Signore di Cremona Successore
1223-1232