Bruno Candé

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Bruno Candé Marques

Bruno Candé Marques (18 settembre 1980Moscavide, 25 luglio 2020) è stato un attore portoghese della compagnia teatrale Casa Conveniente. Venne assassinato a Moscavide, vittima di odio razziale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di una coppia oriunda della Guinea-Bissau, Bruno Candé frequentò la Casa Pia di Lisbona.

Nel 2017, tornando a casa di notte in bicicletta, fu investito e abbandonato sulla strada in stato di incoscienza. Fu preso in cura e rianimato in seguito a una chiamata anonima. Rimase in coma e riportò gravi conseguenze su tutto il lato sinistro del corpo ed evidenti limitazioni nella mobilità. Nonostante l'incidente e la conseguente invalidità, continuò la produzione teatrale e proseguì il libro che stava scrivendo.

Carriera artistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1995 Bruno Candé frequentò un corso di recitazione di un anno, partecipando a diversi spettacoli sotto la direzione del regista Bruno Schiappa. [1]

Nel 2010 avvenne l'incontro con l'attrice e regista Mónica Calle della compagnia teatrale Casa Conveniente. In quel periodo Calle stava lavorando a un progetto con i detenuti della prigione di Vale de Judeus.

Il primo spettacolo a cui partecipò fu "A Missão - Memórias de Uma Revolution", di Heiner Müller, uno spettacolo che sarebbe poi stato premiato dalla Sociedade Portuguesa de Autores, continuando poi a lavorare regolarmente con Casa Conveniente.[2]

Nel 2011 ha partecipato a "Macbeth", al fianco di José Raposo e Mónica Garnel. Ha recitato in "Rifar o Meu Coração", di Mónica Calle, nel 2016, in "Drive In" di Mónica Garnel.

Per la televisione ha partecipato alla soap opera "A Única Mulher". [3]

Nel 2020 ha lavorato nello spettacolo "Escuro que te Ilumina", di Casa Conveniente insieme all'attrice Inês Vaz, incentrato sulla propria vita e sul processo di guarigione dall'incidente che ha subito nel 2017.[4] Lo spettacolo sarebbe dovuto tornare in scena nel 2021.

Assassinio[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le testimonianze raccolte sul posto dai giornalisti, nei giorni precedenti l'omicidio c'era stata una discussione fra Candé e il vicino di casa Evaristo Marinho sorta a causa del labrador di Bruno Candé . Evaristo Marinho, assistente infermiere in pensione reduce dalla guerra coloniale in Angola [5] insultò Bruno Candé con frasi razziste. Secondo un testimone, Bruno Candé avrebbe risposto agli insulti di Marinho che ha quindi minacciato di ucciderlo. [6]

Il 25 luglio 2020, alle 13:00, Bruno Candé era seduto su una panchina insieme al cane Pepa e a una radio, quando è apparso Marinho e gli ha sparato quattro colpi a distanza ravvicinata. [7] Candé non ha resistito alle ferite inferte al collo e al petto. L'assassino è stato immobilizzato dai passanti che gli hanno impedito di fuggire, legandogli le mani con la sua stessa cintura, fino all'arrivo della polizia. Candé è stato dichiarato morto sul posto, mentre l'assassino fu arrestato e incarcerato.

Nel gennaio 2021 il pubblico ministero ha formalizzato l'accusa di omicidio premeditato e freddamente eseguito, derivato sia dal futile movente relativo all'abbaiare del cane, sia dall'odio razziale. [8]