Bronte (mitologia)

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Bronte
Nome orig.Βρόντης
Caratteristiche immaginarie
SpecieCiclope
Sessomaschio

Bronte (in greco antico: Βρόντης?, Bróntēs) è un figlio di Urano (il cielo) e di Gea (la terra)[1].

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Era un ciclope che viveva nell'Etna ed era colui che faceva rombare i tuoni.

Esiodo lo descrive (insieme ai suoi fratelli Sterope e Arge) come una creatura prodigiosa e conoscitore dell'arte della lavorazione del ferro.
Come i due fratelli forgiava i fulmini di Zeus. Nell'Inno ad Artemide di Callimaco tenne la giovane dea sulle gambe durante la fanciullezza ed ella per gioco e per dimostrare la propria forza, gli strappò il pelo del petto in un solo gesto[2].

Da esso prende il nome il comune siciliano di Bronte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Esiodo, Teogonia, 139 e 146 su theoi.com (In inglese)
  2. ^ Callimaco, Inni - ad Artemide Archiviato il 27 gennaio 2018 in Internet Archive..
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