Bozza:Storia della nascita dell'Albo degli architetti e ingegneri in Italia

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Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita degli Ordini degli Architetti in Italia[1] è un processo che si è sviluppato nel corso di diversi decenni, con una storia che si intreccia con il contesto socio-politico del paese. La genesi di questi enti si colloca negli anni immediatamente successivi all’unificazione nazionale, un periodo in cui la classe dei tecnici, nonostante le divergenze interne, iniziò a confrontarsi su tematiche quali la protezione della qualifica professionale, la regolamentazione dei concorsi, la definizione delle tariffe e la regolamentazione dell’esercizio della professione.

La formalizzazione degli Ordini degli Architetti avvenne tra il 1923 e il 1925, con l’emanazione della Legge 1395 e del Regio Decreto 2537. Questi documenti normativi stabilirono le basi per la creazione degli Ordini, delineando le loro funzioni, l’ambito di competenza e i limiti operativi delle due figure professionali. Inoltre, vennero definiti i criteri per l’iscrizione all’albo, che includevano il possesso di un titolo di laurea e il superamento dell’Esame di Stato.

Le responsabilità assegnate ai nuovi Consigli degli Ordini erano quattro: la creazione e l’aggiornamento annuale dell’albo professionale; la determinazione del contributo annuale richiesto agli iscritti per il sostentamento dell’Ordine; la formulazione di pareri in caso di dispute professionali e la liquidazione di compensi; e infine, la vigilanza sull’adeguata pratica professionale e il mantenimento del decoro dell’Ordine, con la repressione di eventuali abusi o inadempienze commesse dagli iscritti.

Il percorso verso l’istituzione degli Ordini ha le sue radici nell’Italia post-unitaria, quando i tecnici, distribuiti sul territorio nazionale, iniziarono a riconoscersi e a riunirsi in 12 congressi nazionali, tenutisi tra il 1872 e il 1909 nelle maggiori città italiane, a partire da Milano. Questi eventi erano organizzati da un dinamico e influente mondo associativo, rappresentato dai Collegi di Ingegneri e Architetti e, a Torino, dalla Società degli Ingegneri e degli Industriali. Queste associazioni, profondamente radicate nel territorio, perseguivano obiettivi simili, influenzati dall’ottimismo positivista e dalla fiducia in un futuro di crescita e innovazione: la diffusione della conoscenza attraverso la presentazione e la discussione di nuovi studi; la cooperazione per il progresso scientifico; e l’analisi di questioni tecniche di interesse pubblico.

La componente architettonica, sebbene fosse rappresentata da figure di spicco come Camillo Boito, era numericamente limitata e in posizione di minoranza. Questa situazione era aggravata da un sistema formativo imprigionato nel dualismo tra le Accademie di Belle Arti e le Scuole di Applicazione per Ingegneri, una dicotomia che si risolse solo nella seconda metà degli anni '20 con l’istituzione delle prime Facoltà di Architettura, fortemente richiesta dalla categoria per oltre cinquant’anni.

Elenco ordini provinciali[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, l’architettura del sistema professionale si basa su una rete di 105 enti provinciali[2]. Questi enti, che coprono l’intera nazione, esercitano funzioni di vigilanza disciplinare tramite un Consiglio di Disciplina, costituito secondo le direttive dell’articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 137 del 2012. Inoltre, hanno il compito di incentivare e diffondere la cultura legata alla progettazione. Le cariche direttive di questi Ordini vengono rinnovate ogni quattro anni mediante elezioni a cui partecipano i membri registrati presso le istituzioni provinciali.

  • OAPPC di Agrigento
  • OAPPC di Alessandria
  • OAPPC di Ancona
  • OAPPC di Aosta
  • OAPPC di Arezzo
  • OAPPC di Ascoli Piceno
  • OAPPC di Asti
  • OAPPC di Avellino
  • OAPPC di Bari
  • OAPPC di Barletta-Andria-Trani
  • OAPPC di Belluno
  • OAPPC di Benevento
  • OAPPC di Bergamo
  • OAPPC di Biella
  • OAPPC di Bologna
  • OAPPC di Bolzano
  • OAPPC di Brescia
  • OAPPC di Brindisi
  • OAPPC di Cagliari
  • OAPPC di Caltanissetta
  • OAPPC di Campobasso
  • OAPPC di Caserta
  • OAPPC di Catania
  • OAPPC di Catanzaro
  • OAPPC di Chieti
  • OAPPC di Como
  • OAPPC di Cosenza
  • OAPPC di Cremona
  • OAPPC di Crotone
  • OAPPC di Cuneo
  • OAPPC di Enna
  • OAPPC di Fermo
  • OAPPC di Ferrara
  • OAPPC di Firenze
  • OAPPC di Foggia
  • OAPPC di Forlì-Cesena
  • OAPPC di Frosinone
  • OAPPC di Genova
  • OAPPC di Gorizia
  • OAPPC di Grosseto
  • OAPPC di Imperia
  • OAPPC di Isernia
  • OAPPC di L'Aquila
  • OAPPC di La Spezia
  • OAPPC di Latina
  • OAPPC di Lecce
  • OAPPC di Lecco
  • OAPPC di Livorno
  • OAPPC di Lodi
  • OAPPC di Lucca
  • OAPPC di Macerata
  • OAPPC di Mantova
  • OAPPC di Massa Carrara
  • OAPPC di Matera
  • OAPPC di Messina
  • OAPPC di Milano
  • OAPPC di Modena
  • OAPPC di Monza Brianza
  • OAPPC di Napoli
  • OAPPC di Novara VCO
  • OAPPC di Nuoro
  • OAPPC di Oristano
  • OAPPC di Padova
  • OAPPC di Palermo
  • OAPPC di Parma
  • OAPPC di Pavia
  • OAPPC di Perugia
  • OAPPC di Pesaro Urbino
  • OAPPC di Pescara
  • OAPPC di Piacenza
  • OAPPC di Pisa
  • OAPPC di Pistoia
  • OAPPC di Pordenone
  • OAPPC di Potenza
  • OAPPC di Prato
  • OAPPC di Ragusa
  • OAPPC di Ravenna
  • OAPPC di Reggio Calabria
  • OAPPC di Reggio Emilia
  • OAPPC di Rieti
  • OAPPC di Rimini
  • OAPPC di Roma
  • OAPPC di Rovigo
  • OAPPC di Salerno
  • OAPPC di Sassari
  • OAPPC di Savona
  • OAPPC di Siena
  • OAPPC di Siracusa
  • OAPPC di Sondrio
  • OAPPC di Taranto
  • OAPPC di Teramo
  • OAPPC di Terni
  • OAPPC di Torino
  • OAPPC di Trapani
  • OAPPC di Trento
  • OAPPC di Treviso
  • OAPPC di Trieste
  • OAPPC di Udine
  • OAPPC di Varese
  • OAPPC di Venezia
  • OAPPC di Vercelli
  • OAPPC di Verona
  • OAPPC di Vibo Valentia
  • OAPPC di Vicenza
  • OAPPC di Viterbo

La visione e la missione ad oggi del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) [3]in Italia è un organismo di grande importanza per la professione architettonica. Ecco una panoramica della sua struttura e funzioni:

Organizzazione e struttura
Il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori

CNAPPC è stato istituito presso il Ministero della Giustizia con la Legge n. 1395/23 e ha assunto la sua attuale denominazione dopo l’entrata in vigore del D.P.R. 328/01. Il Consiglio è composto da 15 membri eletti dagli Ordini provinciali, con mandati della durata di cinque anni. Gli iscritti all’Albo professionale sono eleggibili per non più di due mandati consecutivi.

Obiettivi e funzioni

Il CNAPPC si dedica all’approfondimento delle tematiche professionali attraverso il lavoro svolto dai propri dipartimenti. Assume determinazioni per fornire pareri e interpretazioni su provvedimenti e leggi che riguardano l’esercizio della professione. Inoltre, invia circolari agli Ordini provinciali per fornire aggiornamenti sui principali provvedimenti legislativi connessi al mondo professionale.

Garanzie e promozione della professione

Il sistema ordinistico italiano si basa sulla presenza di 105 Ordini provinciali che promuovono la cultura del progetto e svolgono il ruolo di magistratura di primo grado. I Consigli direttivi degli Ordini sono eletti ogni quattro anni dagli iscritti alle strutture provinciali. Esistono anche organismi regionali volontari, come Consulte e Federazioni, che raggruppano gli Ordini provinciali per condividere iniziative legate alla tutela e promozione della professione.

Rappresentanza Internazionale A livello internazionale

Il CNAPPC fa parte di una serie di organismi che coordinano le attività dei diversi ordini professionali e organizzano eventi per promuovere la qualità del progetto.

Dipartimenti e attività

La struttura organizzativa del CNAPPC è articolata in 18 dipartimenti, ognuno coordinato da un Consigliere Nazionale. Questi dipartimenti si occupano di vari aspetti della professione, dalla formazione alla politica, dalla cultura alla solidarietà.

In sintesi, il CNAPPC è un ente che lavora per garantire la qualità e l’integrità della professione architettonica in Italia, promuovendo la cultura del progetto e la formazione continua dei suoi membri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nascita degli Ordini degli Architetti [1]
  2. ^ Ordini provinciali [2]
  3. ^ CNAPPC[3]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]