Bozza:Casa delle Saline (Chiavari)

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La Casa delle Saline è una delle dimore più storiche situata nel comune di Chiavari, zona ponente del Tigullio (in Liguria).

La casa comprende solo sei appartamenti e due grandi fondi con annesso cortile e terrazzo pertinenziale adiacente all'antico percorso che portava al pozzo con lavatoio, ancora oggi esistenti.

L'immobile, costruito nei primi del Novecento, è stato sottoposto a molte ristrutturazioni negli ultimi anni, ed è appartenuto per un lungo periodo ai cespiti della Società Economica di Chiavari. Dal 1985 il proprietario di maggioranza assoluta è diventato il Geom. Giorgio Scagliotti-Orlandini, discendente da una famiglia di nobili torinesi, nato dall'unione tra il Cavaliere d'Italia Luigi Scagliotti-Orlandini e Maria Casella.

Storia

La dimora venne costruita nei primi del Novecento per iniziativa dell'imprenditore di origini argentine Giuseppe Sanguineti, esponente di spicco della famiglia, operante con successo nel settore tessile, il quale volle utilizzarla come residenza estiva e per la coltivazione dei campi. La casa delle Saline viene successivamente conosciuta come Villa Cristina, in onore della figlia del Geom. Scagliotti, che ancora oggi ne gestisce la tenuta. Il nome diverrà presto leggibile sul cancello laterale dell'edificio.


La famiglia del senatore Giuseppe Nicola Dallorso seguì i lavori di costruzione.

Il 4 settembre 1931, la Casa delle Saline resistette a una tromba marina con vento a 120 Kmh, che intorno alle 12.45 investe Chiavari, prima le Saline, poi Rupinaro, Piazza dell'Orto e il centro. Tutte le altre case colpite dal disastro ebbero il tetto scoperchiato, mentre il lucernario (12 q) del Banco di Chiavari volò in Piazza S.Giovanni, e il ramo principale del grande platano del duomo ne fu stroncato.

L'edificio restò di proprietà dei Sanguineti fino al 1932. Nel corso degli anni, soprattutto a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, la casa divenne meta di numerosi poeti, industriali e membri dell'aristocrazia fino al Re Umberto I di Savoia[non chiaro]. Per un breve periodo, fu anche soggiorno spirituale per religiosi dell'epoca. Verso la fine degli anni 1980 fu trasformata in civile abitazione, dopo essere stata battuta all'asta dal tribunale di Chiavari, e acquistata dal Geom. Giorgio Scagliotti.

Descrizione

Il complesso, in classico stile terra-tetto alla genovese, trae ispirazione da modesti edifici del centro cittadino, dai quali il fondatore Giuseppe Sanguineti era affascinato. È suddivisa in tre piani dalle pareti rivestite di un colore rossastro con stucco a stampo tipico dei paesi Arabi. Le scale di ogni piano sono state perfettamente conservate in ardesia, attraversate da alcuni archi rialzati e il piano terra presenta un terrazzino a nord e il cortile a sud. All'interno, il soggiorno e le due camere con cucina abitabile, lo rendono speculare agli altri appartamenti posti a levante. Gli appartamenti godono di rispettivo posto auto e sono molto apprezzati dai turisti. Ogni sala d'ingresso è differentemente decorata. Il pavimento del primo piano è stato mantenuto al suo stato originario. Al secondo e ultimo piano è presente la mansarda, dalla quale si gode di una splendida vista dei cieli chiavaresi.

Il giardino, oggi ridotto e molto modificato rispetto al passato, fu progettato da Giuseppe Nicola Dallorso, nato nel 1876 da famiglia di ortolani delle Saline di Chiavari: fattorino di banca, diventa presidente-proprietario del Banco di Chiavari. Amministra molte aziende, e, nominato senatore dal 1939 al 1944, è membro della Commissione dei lavori pubblici e delle comunicazioni. Conserva all'interno una fontana e un antico pozzo a raso, anticamente assemblato a un lavatoio, dei quali vi son solo i resti, per la poca lungimiranza e il cattivo comportamento degli affittuari negli anni Settanta, che decisero di abbattere il prezioso manufatto per favorire il passo carrabile, oltre a quello pedonale già fruibile.