Begijnhof (Amsterdam)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Beghinaggio di Amsterdam)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Begijnhof di Amsterdam
Il Begijnhof di Amsterdam
Localizzazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
ProvinciaOlanda Settentrionale
LocalitàAmsterdam
IndirizzoBegijnhof, Amsterdam
Coordinate52°22′10″N 4°53′24″E / 52.369444°N 4.89°E52.369444; 4.89
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXV secolo - XVIII secolo
Usoabitativo
Il Begijnhof di Amsterdam nel 1544

Il Begijnhof ("beghinaggio") è un complesso di 164 abitazioni[1], costruite tra il XV e il XVIII secolo, situato nella parte occidentale del centro di Amsterdam.

Il luogo – come suggerisce il nome – è un ex-beghinaggio, fondato nel 1346 da una confraternita di beghine (donne che non avevano preso i voti, ma dedicavano la propria vita all'assistenza di malati ed anziani[2]) provenienti dai dintorni della capitale olandese[3], ed è il più antico tra gli hofjes ("piccoli cortili") della città[4]. Oggi è invece abitato per lo più da signore anziane con poche disponibilità economiche e da studenti, attratti dalle favorevoli condizioni dei canoni d'affitto[2]; l'ultima beghina vi visse fino al 1976[5].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La casa più antica di Amsterdam.
Formella rappresentante l'episodio biblico del sacrificio di Isacco.

Le case del Begijnhof sono racchiuse a mo' di quadrilatero attorno ad un cortile (hof), al quale si accede da Spui attraverso una porticina dedicata a Sant'Orsola[6].

La maggior parte degli edifici risale al XV e il XVIII secolo; soltanto 10 abitazioni risalgono al XV secolo. Non rimane invece nulla delle abitazioni delle beghine del XIV secolo, distrutte dai violenti incendi del 1421 e del 1452[7].

All'interno del Begijnhof, si trovano la Engelse Kerk (Chiesa inglese), una chiesa del 1419[2][5], una chiesa cattolica clandestina costruita nel 1671[6] e la casa più antica di Amsterdam (al nr. 34), dalla facciata in legno (restaurata), risalente al 1460[6] o al 1475[5].
Quasi tutte le case sono abbellite da formelle che illustrano episodi biblici.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maurizio Borgese, Le case delle beghine, p. 59
  2. ^ a b c Birgit Borowski, – Achim Bourmer, Karin Reitzig, – Reinhardt Strüber, Amsterdam, p. 51
  3. ^ Birgit Borowski, – Achim Bourmer, Karin Reitzig, – Reinhardt Strüber, Amsterdam, p. 59
  4. ^ Willem Heinemeijer – Henri Peretz – Gerard Nijssen, Amsterdam, p. 13
  5. ^ a b c Maurizio Borgese, Le case delle beghine, p. 61
  6. ^ a b c Willem Heinemeijer – Henri Peretz – Gerard Nijssen, Amsterdam, p. 12
  7. ^ Willem Heinemeijer – Henri Peretz – Gerard Nijssen, Amsterdam, p. 12; Maurizio Borgese, Le case delle beghine, p. 60

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Birgit Borowski, – Achim Bourmer, Karin Reitzig, – Reinhardt Strüber, Amsterdam, introduzione all'ed. italiana a cura di Carlo Unnia, trad. dal tedesco di Valentina Giuliani e Sonia Liebhardt, Baedeker, München – Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2004
  • Willem Heinemeijer – Henri Peretz – Gerard Nijssen, Amsterdam, trad. in francese di Esther de Haas ed Anne Champonnois, trad. italiana a cura di Mario Bellinzona, Gallimard, Paris – Touring Club Italiano, Milano
  • Maurizio Borgese, Le case delle beghine, in: Amsterdam, Nr.18 di Paesi e città di "Bell'Europa", Settembre 1998, Giorgio Mondadori Editore, Milano,

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]