Bad bank

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Una bad bank è una banca che riceve beni svantaggiosi (beni che hanno perso il loro valore) e prestiti dannosi (debiti che difficilmente verranno saldati) da parte di altri istituti di credito e organizzazioni.

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Le bad bank vengono create ad hoc dagli istituti bancari in difficoltà che non riescono a smaltire grandi quantità di crediti deteriorati. Con questa operazione le banche si sdoppiano e cedono parte del proprio portafoglio a nuove società che aiutano gli istituti di credito a smaltire le perdite derivanti da crediti anomali, tossici e difficilmente esigibili[1].

La bad bank gestisce i crediti anomali ricevuti, correndo tutti i rischi che ne conseguono e godendo, pertanto, degli eventuali rendimenti. Essendo poco sicura la loro realizzazione, i rendimenti risultano potenzialmente più alti.

Casi di studio[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio degli anni novanta, nel pieno della crisi finanziaria, in Svezia fu creata una delle prime bad bank della storia: la Securum.

In Italia il primo caso di bad bank ha riguardato il Banco di Napoli a cavallo degli anni duemila. Dopo l'acquisizione dell'istituto partenopeo da parte di Sanpaolo IMI, infatti, il gruppo bancario torinese si servì della Società per la Gestione di Attività per recuperare i crediti in sofferenza, riuscendo a far rientrare circa il 94% delle esposizioni che avevano decretato la fine di uno dei più antichi e prestigiosi istituti di credito italiani.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bad bank - Borsa Italiana
  2. ^ Mariarosaria Marchesano, Com'era buona quella bad bank, in Corriere della Sera, 22 maggio 2009, p. 24. URL consultato il 4 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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