Associazione Italiana della Rosa

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Associazione Italiana della Rosa
AbbreviazioneAIR
TipoOrganizzazione non lucrativa di utilità sociale
Affiliazione internazionaleWorld Federation of Rose Societies
Fondazione1963
FondatoreNiso Fumagalli
ScopoEstendere l'amore per la rosa e la sua coltivazione, e di stabilire un dialogo a livello professionale e dilettantistico in Italia e all'estero con le diverse associazioni internazionali
Sede centraleBandiera dell'Italia Monza
Area di azioneItalia
PresidenteBandiera dell'Italia Silvano Fumagalli
Lingua ufficialeitaliano
Sito web

L'Associazione italiana della Rosa (AIR) è un'associazione il cui scopo è quello di estendere la diffusione della rosa e la sua coltivazione, sia in Italia sia all'estero.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'AIR fu fondata da Niso Fumagalli e dalla moglie Ester Boschetti Fumagalli nel 1963[1]. Scopo dell'associazione, come citato nell'art. 3 del suo statuto, è : "... di diffondere la conoscenza delle rose, della loro coltivazione e di incoraggiare, migliorare ed estendere la coltivazione della rosa a mezzo di esperimentazioni, esposizioni, pubblicazioni, concorsi ed altre attività per l'esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale".

Niso Fumagalli ne fu il presidente sino al 1990, anno della sua morte. Successivamente la presidenza fu affidata alla moglie Ester Boschetti Fumagalli che con lui aveva collaborato alla creazione dell'associazione. Con il passare degli anni la signora Fumagalli ha mantenuto la presidenza onoraria e l'attuale presidente è il figlio Silvano Fumagalli.

L'Associazione Italiana della Rosa è l'unica associazione che rappresenta l'Italia nell'ambito della World Federation of Rose Societies.[2] Citata in numerosi libri relativi alla coltivazione della rosa,[3][4] la sua reputazione non ha fatto altro che crescere negli anni, non solo in Italia ma anche all'estero.[5] Questa reputazione è legata anche alla qualità del concorso che si tiene annualmente a maggio presso il "Roseto Niso Fumagalli" nel giardino del Serrone degli aranci della Villa Reale di Monza. Nel settore si considera che: " I concorsi più famosi dedicati alla rosa in Italia sono quelli di Roma, Monza e Genova".[6]

Il concorso[modifica | modifica wikitesto]

Il primo concorso organizzato dall'associazione ebbe luogo nel 1965. Oltre ai premi per "La rosa dell'anno" nelle diverse categorie: Hybrid Tea, Floribunda, e Shrub, Climber, Ground Cover, Miniature, esiste un premio speciale per "La Rosa Profumata".[7]

La prima madrina del concorso fu Carla Fracci nel 1969, nel 1970 partecipò la Principessa Grace e nel 1991 il Premio Nobel Rita Levi-Montalcini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ester Boschetti Fumagalli, su arengario.net. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2010).
  2. ^ (EN) NATIONAL ROSE SOCIETIES, su worldrose.org. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2019).
  3. ^ Charles Quest-Ritson, Brigid Quest-Ritson, American Rose Society Encyclopedia of Roses, 2010, p. 446, ISBN 9780789496751. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2019).
  4. ^ Royal National Rose Society, The Rose Annual, the University of Michigan, p. 155. URL consultato il 31 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2019).
  5. ^ Roger Spencer, Horticultural Flora of South-Eastern Australia, 2002, p. 545, ISBN 9780868406602. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2019).
  6. ^ L'Italia agricola, 1989, p. 97. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2019).
  7. ^ Storia, su airosa.it. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Airosa WEB, su airosa.it. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2019)., sito ufficiale dell'Associazione italiana della rosa
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