Changpihae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Ashamed)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Changpihae
Titolo originale창피해
Lingua originalecoreano
Paese di produzioneCorea del Sud
Anno2010
Durata129 min
Generedrammatico, sentimentale
RegiaKim Soo-hyeon
SceneggiaturaKim Soo-hyeon
ProduttoreLee Gyeong-hui
FotografiaKim Jin-woo
MontaggioLee Yeon-jin, Seo Seung-hyeon
MusicheLee Eun-jeong
Interpreti e personaggi

Changpihae (창피해?, noto anche come Ashamed) è un film sudcoreano del 2010 diretto da Kim Soo-hyeon.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale nella sezione New Currents al 15° Busan International Film Festival[1][2] e proiettato nella sezione Panorama del 61º Festival Internazionale del Cinema di Berlino.[3][4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Jung sta preparando una mostra d’arte. Durante una lezione di disegno la sua attenzione viene catturata da alcuni disegni di nudo fatti da una sua studentessa assai ribelle, Hee-jin. Yoon, la giovane fanciulla ritratta nei disegni, non è solo estremamente bella, c’è in lei anche qualcosa di misterioso, davanti a lei si percepisce che nasconde qualcosa. Jung chiede a Yoon di posare nuda per il suo progetto artistico; lei acconsente e, poco tempo dopo, Jung, Yoon e Hee-jin partono per girare alcuni video sulla spiaggia. E così, per caso o coincidenza, tre donne che non potrebbero essere più diverse una dall’altra, si trovano unite in una bellissima sera. Sono sedute in riva al mare; bevono e ascoltano Yoon che racconta del suo perduto amore: stanca della sua depressione, totalmente annoiata della vita, Yoon pensava a come suicidarsi. La fortuna volle che incontrasse Kang, una giovane vagabonda che si guadagnava da vivere col borseggio. La loro storia d’amore iniziò quando si trovano ammanettate una all’altra. Yoon e Kang progettano la fuga e una volta che si sono liberate della guardia, si baciano per la prima volta. Fuggono insieme e iniziano a godersi una vita spensierata. Ma questa felice esistenza non è di lunga durata. Kang soffre la mancanza di una prospettiva e Yoon ha crescenti aspettative (tutte cose che diventano un peso insopportabile per la loro relazione).[5][6]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato al botteghino 14.466 dollari americani.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ashamed, su BIFF.kr (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2012).
  2. ^ Ashamed, su Cinema Digital Seoul Film Festival. URL consultato il 17 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  3. ^ Ashamed, su Berlinale. URL consultato il 10 febbraio 2011.
  4. ^ Scott Roxborough, Films by Lee Tamahori, Abe Sylvia, Michael McDonagh Among Berlin Panorama entries, in The Hollywood Reporter.
  5. ^ So-young Sung, Breaking a taboo, first major film about the L-word opens in Korea, su Korea JoongAng Daily (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2012).
  6. ^ Claire Lee, Two different gay films to arrive on K-film scene, su The Korea Herald.
  7. ^ Life is Peachy, su boxofficemojo.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]