Armando Campioni

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Armando Campioni (Coazze, 1914Bora Bora, 1998) è stato un imprenditore e dirigente d'azienda italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in economia e commercio, lavorò come disegnatore e poi come direttore all'IPRA, azienda torinese produttrice di radiatori per automobili.[1] Della medesima azienda, Campioni divenne il proprietario nel secondo dopoguerra, fino al 1990, quando fu ceduta alla multianzionale francese Valeo.[2][3]

Nel 1953, assieme a due dirigenti della Fergat, l'ingegner Adelchi Candellero (1894-1977) e il cavalier Filiberto Gatta (1887-1961), avviò a Torino una ditta per la produzione di frigoriferi denominata Spirea.[4][5] Divenuta Indel e poi Indes nel 1956, l'azienda assunse in breve tempo dimensioni industriali, e divenuta Indesit nel 1961, si affermò come uno dei maggiori produttori nazionali ed europei di elettrodomestici.[5][1] Campioni, che di Indesit divenne socio di maggioranza, vi ricoprì la carica di amministratore delegato dal 1961 al 1980, e di presidente in diversi periodi fino al 1985, anno in cui l'azienda, travolta da una grave crisi fu posta in amministrazione straordinaria.[1]

Morì nell'estate del 1998, all'età di 84 anni, a causa di un incidente stradale in cui fu investito da un'auto mentre girava in bicicletta, durante una vacanza a Bora Bora, nella Polinesia francese.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Cassi.
  2. ^ S. Tropea, NOBILI ABBANDONA L'INDESIT SUBENTRA UN UOMO DI CAMPIONI, in La Repubblica, 17 luglio 1985. URL consultato il 26 febbraio 2021.
  3. ^ Atti parlamentari. Resoconti delle discussioni, Senato della Repubblica, X legislatura, p. 118
  4. ^ Annuario industriale della provincia di Torino 1939-XVII, 1940, pp. 25-26.
  5. ^ a b G. Ciravegna, Indesit: Storia di una fabbrica e di una lotta per il lavoro, RTP, 1986, pp. 3-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]