Aristide Ratti

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Aristide Ratti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 2012
Carriera
Squadre di club
2001-2002San Pellegrino-Bottoli
2003-2005Bottoli-Artoni
2006Finauto
2007Team Tata Alba
2008A-Style-Somn
2009-2010Carmiooro
2011Team Wit
2012Team Idea
Nazionale
2003Bandiera dell'Italia Italia Under-23
Statistiche aggiornate all'11 giugno 2020

Aristide Ratti (Lecco, 7 giugno 1982) è un ex ciclista su strada italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1982 a Lecco, da under-23 ed élite ottiene diverse vittorie, le principali il Giro del Casentino e il Trofeo Comune di Acquanegra sul Chiese da under-23 nel 2003 con la Bottoli-Artoni. Nello stesso 2003 viene convocato in nazionale Under-23 sia agli Europei di Atene (14º nella gara in linea di categoria) sia ai Mondiali di Hamilton (21º sempre nella gara in linea di categoria).

Nel 2008, a 26 anni, passa professionista con la squadra Continental dell'A-Style-Somn. Rimasto con la stessa squadra, diventata Carmiooro nel 2009, nel 2010 partecipa alla Milano-Sanremo, arrivando 132º, e al Giro di Lombardia, ritirandosi.

Chiude la carriera al termine della stagione 2012, a 30 anni, dopo un'annata al Team Wit e una al Team Idea[1].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Memorial Enrico Panicali
Giro del Casentino
Coppa d'Inverno
Trofeo Comune di Acquanegra sul Chiese
Giro della Valsesia
Trofeo G.S. Gavardo Tecmor
Coppa d'Inverno
Medaglia Oro Angelo Fumagalli a.m.
Trofeo Holcim
Trofeo Petroli Firenze - Memorial Corrado Pelatti
Gran Premio Colli Rovescalesi
G.P. Sportivi di Podenzano - Trofeo A. Biondi

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Hamilton 2003 - In linea Under-23: 21º

Competizioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Atene 2003 - In linea Under-23: 14º

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nuova e italiana, l'Idea di Boifava. L'Androni si lega al Venezuela, su gazzetta.it, 20 gennaio 2012. URL consultato l'11 giugno 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]