Archivio di Stato di Fermo

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Archivio di Stato di Fermo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
CittàFermo
IndirizzoVia Saffi, 5 - Fermo
Dati generali
Tipologia giuridica conservatorepubblico
Tipologia funzionaleArchivio di Stato
Caratteristiche
SANscheda SAN
Sito web ufficiale
Coordinate: 43°09′37.91″N 13°43′08.46″E / 43.16053°N 13.719018°E43.16053; 13.719018

L'Archivio di Stato di Fermo è l'ufficio periferico del Ministero per i beni e le attività culturali che per legge[1] conserva la documentazione storica prodotta dagli enti pubblici della provincia di Fermo e per deposito volontario, custodia temporanea, donazione o acquisto ogni altro archivio o raccolta documentaria di importanza storica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Archivio di Stato di Fermo trae origine dalla Sezione dell'Archivio di Stato di Ascoli Piceno, istituita, prima in Italia, con d.m. del 10 luglio del 1965, in applicazione del d.p.r 1409/1963, la c.d. legge archivistica. A seguito della costituzione della Provincia di Fermo con l. 147 dell'11 giugno 2004, è stato elevato ad istituto autonomo, con d.m. del 28 dicembre 2007.

Patrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il materiale documentario conservato è ricchissimo e di grande rilevanza storica e rispecchia la notevole importanza che Fermo ebbe nelle vicende storiche della regione. Si segnalano, in particolare, il fondo del Comune di Fermo, con un ricco nucleo di pergamene, gli archivi notarili di Fermo, di Sant'Elpidio a Mare e di Montegiorgio, versati tra il 1975 e il 1989. Di notevole interesse sono anche i fondi della Prefettura del dipartimento del Tronto (1808-1816), della Delegazione apostolica (1817-1860) e della Sottoprefettura di Fermo (1860-1926). Ricchi e di gran consultazione sono il Catasto prenapoleonico e napoleonico (1537 - 1825) e il Catasto fabbricati e terreni di Fermo (1876 - 1972) e i catasti dei territori limitrofi.

Da segnalare, infine, gli archivi di persona, tra cui quelli delle famiglie Vinci (secc. XVI - XX), Pascucci-Righi (secc. XVI - XX) e Gigliucci (1637 - 1891).[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ DPR 1409/1963 e Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio
  2. ^ Archivio di Stato di Fermo, su Sistema informativo degli Archivi di Stato - SIAS.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guida generale degli Archivi di Stato italiani (PDF), I (A-E), Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, 1981, pp. 408–428.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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