Antonio Bottinelli

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Antonio Bottinelli (Viggiù, 8 settembre 1827Viggiù, 26 settembre 1898) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera per proseguire gli studi a Roma dal 1852. La prima delle sue opere di maggior successo è Armida, esposta a Parigi nel 1855 dove l'artista in quello stesso anno si trasferisce. Al termine della Seconda guerra di indipendenza del 1859, che lo ha visto impegnato come soldato volontario, va a vivere a Milano. Risalgono a questo periodo Camilla (1861), Santa Paola (1863) per il fianco meridionale del Duomo di Milano, Santa Lucia, Sant'Aquila (1865). Nel 1867 espone a Parigi La toilette. La sua attività gli procura critiche favorevoli all'estero[1][2], premi internazionali[3] e partecipazioni a esposizioni universali[4] a Roma, Vienna, Filadelfia, Melbourne, Nizza. La fama dello scultore si deve in particolar modo ai soggetti delle sue opere, in cui domina la figura femminile, resa con un modellato e con pose romantiche. Un suo buon corrispettivo a Roma è Orazio Andreoni.

Nel 1898 partecipò alla Esposizione generale italiana di Torino.

Tra le opere che si conservano a Viggiù:

  • La Modestia, premiata all'Accademia di belle arti di Roma, rappresentata da una fanciulla; l'opera, che si trovava nella Cappella Corti del cimitero vecchio di Viggiù, è ora esposta nella sala ottagonale di Villa Borromeo
  • La Pace, in origine su una tomba del cimitero vecchio di Viggiù, è ora esposta in una sala di Villa Borromeo.

Nel Museo della scultura viggiutese dell'Ottocento si possono vedere:

  • Prime rose, l'opera rappresenta una giovane donna che tiene fra le mani delle rose appena sbocciate difendendole da un capretto insolente che cerca di ghermirle
  • due frammenti di un gruppo raffigurante un baccanale, rispettivamente una gamba e il dio Bacco
  • un Autoritratto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Museum builders in the West
  2. ^ Melbourne International Exhibition (1880-1881)
  3. ^ Vd. Ugo Pesci, I primi anni di Roma capitale (1870-1878) Bemporad 1907; Scultura romantica e floreale nel Duomo di Milano a cura del Museo del Duomo di Milano, 1977 (p.26)
  4. ^ openstarts.units.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • S. Pellegatta, Tre giorni a Viggiù: Guida storica – artistica – descrittiva di Viggiù, Milano, Ed. Verri, 1894.
  • F. Gualdoni, Scultura a Varese dal verismo ad oggi, Varese, Lativa, 1994.
  • Picasass, Varese, Macchione, 1995.
  • G. Bottarelli, W. Guerra, Dizionario Architetti, Ceramisti, Incisori, Pittori e Scultori di Varese e del Varesotto dal sec. XII al sec. XX, Varese, Archivio Artistico Varesino, 1998.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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