Angelo di Acquapagana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Beato Angelo di Acquapagana

Religioso

 
Nascita1261
MorteAcquapagana, 19 agosto 1313
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1845 da papa Gregorio XVI

Angelo di Acquapagana (1261Acquapagana, 19 agosto 1313) è stato un religioso italiano.

Eremita camaldolese, il suo culto come beato è stato confermato da papa Gregorio XVI nel 1845.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Abbracciò ventiquattrenne la vita religiosa come fratello converso nel monastero camaldolese di San Salvatore ad Acquapagana; passò poi al monastero di Valdicastro e infine fu riassegnato a quello di Acquapagana.[1]

Con il permesso dei superiori, si ritirò a condurre vita eremitica in una grotta nei pressi del cenobio ma continuò a partecipare quotidianamente alla celebrazione dei sacramenti in comunità e alla recita corale dell'ufficio divino.[1]

Il culto[modifica | modifica wikitesto]

Fu sepolto nella chiesa abbaziale di Acquapagana e il 19 agosto 1630 Emilio Altieri, vescovo di Camerino, fece sistemare le sue reliquie nella chiesa eretta in suo onore.[1]

Papa Gregorio XVI, con decreto del 24 luglio 1845, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 19 agosto.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Costanzo Somigli, BSS, vol. I (1961), col. 1233.
  2. ^ Index ac status causarum (1999), p. 407.
  3. ^ Martirologio romano (2004), p. 652.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.