Angelo Luciano Tondelli

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo partigiano a cui è dedicato il brano "I campi in aprile" del cantante Ligabue, vedi Luciano Tondelli.

Angelo Luciano Tondelli (Collagna, 24 aprile 1924Ciano d'Enza, 19 novembre 1944) è stato un partigiano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Per sottrarsi alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana, l'8 giugno 1944 Tondelli aveva lasciato la sua casa di Collagna per raggiungere le formazioni partigiane. Inquadrato nella 144ª Brigata Garibaldi con il nome di battaglia di "Baracca", si era presto distinto per il suo coraggio, tanto da essere nominato comandante di squadra. Tondelli fu catturato dai tedeschi durante un massiccio rastrellamento a Legoreccio culminato con l'eccidio di 18 partigiani. Fu fucilato sulla piazza di Ciano d'Enza dopo essere stato torturato.

La massima ricompensa al valore militare alla memoria è stata concessa ad Angelo Tondelli nel 1990, con decreto del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, in sostituzione della medaglia d'argento al valor militare "alla memoria" già conferita nel 1957[1].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Caposquadra nelle formazioni partigiane, si distingueva particolarmente durante un attacco di sorpresa condotto dal nemico con grande decisione contro l'accantonamento del reparto. Senza perdersi d'animo, in una situazione fattasi disperata, continuava a far fuoco con la sua mitragliatrice fornendo così, scampo e salvezza ad alcuni compagni. Colpito, veniva catturato e, dopo lunghi interrogatori e brutali sevizie, fucilato sulla pubblica piazza, sacrificando, così, la giovane vita per il trionfo degli ideali di Patria e Libertà»
— Ciano d'Enza (Reggio Emilia), 19 novembre 1944[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]